A vole quando cala il buio la giornata, più che finire, potrebbe essere appena cominciata. D’estate la luce cede lentamente il passo all’oscurità in una sinfonia che partendo dall’azzurro, sfuma nel blu e poi si arrende alla tenebra. E’ in questo momento che, talvolta, può partire la vera essenza del vivere un giorno fino in fondo.
Non sempre serve che sia sabato sera. Non sempre serve essere in una grande compagnia di amici e avere un programma da urlo per la nottata. le nottate sono come le persone.. imprevedibili. La nottata che ti lascia il segno può capitare quando meno te lo aspetti.
Di notte il mondo cambia, e lo puoi apprezzare di più. La città diventa un mosaico silenzioso e dormiente di insegne e lampioni, le strade si svuotano e puoi scivolare veloce da un posto all’altro come ti pare. Quando guidi la moto di notte, il silenzio ti regala l’emozione del rumore vero, quello del vento mescolato al motore, in una progressione di snella e rapida accelerazione, attraverso strade che, di notte, ti regalano l’emozione di un qualcosa che di giorno non conosci. Puoi vedere mille luci lontane, guardare il lago che diventa una danza di scintille elettriche riflesse.. puoi vedere il fascio dei fari che si inclina e segue la via… puoi abbandonare il cielo color rame della metropoli, inquinato dal fumo e dalle luci, e correre verso nord cercando il cielo nero e le stelle.
La notte è così, la notte è magica.
Hai sempre un posto dove andare e non sei mai solo. Può essere il solito pub o un autogrill sulla tangenziale… in attesa di rimettersi in strada e andare chissà dove. E poi, non sai mai cosa capita. Non sai mai dove finirai davvero, in che città, in che locale ti ritroverai.. di notte è maledettamente facile cambiare idea.
Di notte molti di noi hanno un mondo tutto loro, fantastico, dove fuggire da tutto quel caos e quel casini che c’è di giorno.
E quando la notte si scioglie nell’elba, e inizia un nuovo giorno, non importa, tanto sai che ce ne sarà un’altra. E poi un’altra. E poi….