Finalmente… assunto!

Caro Fog.. la pacchia è finita!
Da lunedì 4 dicembre si va a LAVURA’!
Finalmente, dopo dozzine di colloqui e menate burocratiche assortite, la conferma definitiva…. destinazione AgustaWestland, vice direzione generale tecnica, reparto sperimentale, come specialista di laboratorio (quanti paroloni.. uhauhahahah).
Negli ultmi tempi, ad essere sincero, avevo avuto un pò di dubbi… dopo il colloquio di gruppo è seguita una fase di silenzio di un mese e mezzo che mi ha spinto sul pessimismo. Oltretutto durante il famigerato "assessment" ero il più giovane, l’unico con laurea di I livello, di fronte a me avevo "avversari" tutti dotati di curriculum studentesco ben più gonfio del mio (tutte lauree quinquennali, più alcuni con master e dottorati in italia e all’estero…..) e la cosa mi aveva fatto un tantino dubitare dell’interesse effettivo che potessero avere per me, nonostante mi fossi ben comportato durante lo stage per sviluppare la mia tesi.
Invece è andata a gonfie vele.
Leggevo giusto ieri un articolo su OKnotizie dal confortante (per me 🙂 titolo : "Lauree triennali? Un successo solo per gli ingegneri". Sembra difatti che, mentre per le altre facoltà sia praticamente impossibile avere speranze di lavoro dopo i tre anni di I livello, per noi "ing" invece la cosa è stata parecchio vantaggiosa. Alle aziende piacciamo, siamo giovani, volenterosi, flessibili e costiamo meno di un laureato di II livello.
Ergo, alla fine posso dire di aver fatto la scelta giusta. Poco mi importa se ogni tanto mi capita di incontrare qualche borioso che, fregiandosi della sua laurea V.O. conquistata in 8 anni, definisce noi "nuovi" triennali dei buoni a nulla… (mi è già successo, anzi, a quanto mi hanno detto dei compagni di corso, è un fenomeno abbastanza frequente) credo piuttosto che il loro astio denota una forte componente di invidia 🙂 considerato che "loro" iniziavano a lavorare a 28 anni scoprendo poi che la metà delle cose che avevano faticosamente studiato nel mondo del lavoro risultavano inutili.
Oltretutto, mi è anche andata di stralusso, considerato che sono stato inserito in un reparto che"fitta" alla perfezione l’indirizzo di studi da me scelto.
Ora la mia vita cambierà parecchio…. ma è bello sapere che potrò lavorare in una realtà appassionante, stare a contatto con macchine volanti tutti i giorni, portare a casa (FINALMENTE!) uno stipendio degno di questo nome, e poter continuare a coltivare le mie passioni con un supporto economico finalmente consistente… ihihihih
 
Nota tecnica: ho aggiuto alle immagini una sezione per i miei disegni.. per ora c’è n’è uno, appena ho tempo li scannerizzerò… non aspettatevi grande arte, sono pur sempre un ingegnere….. eheheh saluti a tutti!
 

L’ennesima cazzata all’italiana

Bene, proprio adesso che mi appresto a entrare nel mondo del lavoro, vengo a sapere dell’ultima minchiata made in italy: un’ora di stipendio in meno a chi fuma.
La motivazione sarebbe indotta da precise ed infallibili statistiche secondo le quali un fumatore perde in media un’ora di lavoro al giorno per uscire a farsi le pause-sigaretta. Ovvero, 4 minuti per andare e tornare, più 6 per fumare, moltiplicato per 6 sigarette nelle 8 ore di lavoro. Questo "infallibile" sondaggio, però mi sa di alquanto lacunoso. Per come viene posto il risultato, esso presuppone infatti che:
 
– TUTTI i fumatori fumano durante l’orario di lavoro
– TUTTI i fumatori consumano almeno 6 sigarette durante le 8 ore di lavoro
– TUTTI i lavoratori non fumatori lavorano in tirata unica per 8 ore e non fanno mai pause. Mai.
 
Per quanto mi riguarda, durante il mio periodo di lavoro in Agusta, le sigarette che fumavo in orario di lavoro erano di norma due: una alla pausa delle 10 (che fanno ANCHE i lavoratori NON FUMATORI) e una alla pausa delle 15 (idem). Le restanti le fumavo prima di entrare, durante la pausa pranzo, e all’uscita dal lavoro. Ok, sono 5 sigarette in circa 9 ore e mezza… ma solo DUE consumate in orario di lavoro, per di più all’interno della pausa che spetta ad ogni videoterminalista (15 min ogni 2 ore… anche se spesso i min erano 10, o ancora meno, perchè avevo del lavoro importante da fare).
 
Ergo, se passerà davvero questa stronzata, è inevitabile che mi incazzerò assai. 
 
Vorrà dire che tutti i giorni, a un’ora dall’uscita, smetterò di lavorare e uscirò dall’ufficio a farmi un giro…. così almeno l’ora in meno di stipendio avrà una ragione di esistere.  E che cazzo, non mi piace essere preso per il culo.
 
Se proprio vogliamo fare i PRECISINI, allora facciamo così:
 
– Due ore di stipendio in meno a tutti quelli che bevono più di 2 caffè nelle 8 ore, perchè poi sono nervosi e lavorano male.
– Tre ore di stipendio in meno a tutti quelli che invece di lavorare sodo al pc, tengono attivo MSN Messenger e chattano con gli amici.
– Quattro ore di stipendio in meno a tutti quelli che escono tutte le sere e la mattina sono rincoglioniti e lavorano male.
 
E via così… di sicuro me ne verranno in mente altre. Saluti a tutti, amici fumatori, e speriamo che questa ennesima minchiata italiota passi con la prima pioggia……

Mi sono rotto

Mi sono rotto di questo mondo che va alla rovescia.
Mi sono rotto le palle di vedere sistemi basati su consuetudini idiote e non sulla meritocrazia. Mi sono rotto di vedere che gli sforzi che fai sono ripagati solo SE li fai in un certo modo. Mi sono rotto delle regole, tanto più quando sono stupide e vengono messe lì solo per farti incazzare.. mi sono rotto di essere giudicato dalla gente per quello che faccio, sembro, dico, penso, sempre con abbondanza di preguidizio e senza cognizione di causa. Mi sono rotto le palle di questa protosocietà idilliaca e fighetta modello castello di carte, capace di tagliarti fuori se hai sbagliato vestito. Mi sono rotto il cazzo, dei fascisti e dei comunisti, dei superfighetti e superfighette che invece che camminare volano a mezzo metro da terra, dei "pacifisti" che vanno a esprimere le loro "idee" con le spranghe e il passamontagna, dei buonisti e dei prebenisti veri fenomeni a predicare come quanto a razzolare male, di questo stato che non punisce chi ruba, chi fa del male, chi UCCIDE, mi sono rotto di sentirmi dire sempre le solite cose, di tutte quelle persone che quando parlano sembrano insegnarti la vita dall’alto delle loro prosopopeiche illusioni…
Mi sono rotto di vedere un mondo dilaniato dalla stupidità dell’uomo, dalla sua cattiveria, dalla sua brama di potere. Mi sono rotto di vedere un mondo in cui buono, onesto o generoso sono sinonimi di COGLIONE, mi sono rotto dell’abuso delle ideologie per menarsela e fare i superiori, mi sono rotto del sistema barricata, ben distinto e separato, dove puoi stare solo di qua o di là, senza poterti prendere la libertà di campare nel mezzo.
Mi sono rotto, sì, ma in fondo me ne frego.
Perchè la vera libertà non sta nel cercare di uscire dal sistema….
…. la vera libertà è stare nel sistema ma poterne uscire e rientrare quando si vuole.