Definizione di automobilista sportiveggiante: esemplare di guidatore che è solito procedere a velocità molto elevate o con stile di guida marcatamente sportivo e/o aggressivo, costituendo spesso pericolo per la circolazione stradale. Dietro a questa definizione, che di per sé potrebbe essere già esauriente, si celano diverse tipologie di automobilisti dal piede pesante. Eccone un’analisi approfondita…
Lo sportiveggiante professionista
La categoria più “vera” di appassionati di guida veloce/sportiva e, se vogliamo, anche la più corretta e meno pericolosa ma non per questo esente da difetti. Lo sportiveggiante professionista è un appassionato di auto sportive, ha un’auto sportiva, la custodisce come una reliquia, la adora, le vuole bene. Ha dato fondo a otto anni di risparmi per comprarsela, vive col conto in banca costantemente a zero per mantenerla e metterci la benzina. La taglianda regolarmente utilizzando materiali di specifica superiore a quella raccomandata, monta solo gomme e pastiglie freni top, ne aumenta le prestazioni solo dopo avere valutato se ne vale davvero la pena. Per lo sportiveggiante professionista il piacere di guida non è solo la potenza, difatti spenderebbe più volentieri soldi per un kit di ammortizzatori Bilstein piuttosto che per una rimappatura della centralina, se non fosse che le disastratissime strade italiane già sono proibitive per l’assetto stock della sua automobile.
Il suo divertimento sono curve, tornanti, strade divertenti e ben asfaltate. E’ stato almeno una volta al Nurburgring e sfoggia con orgoglio l’adesivo di rito applicato sulla parte posteriore della sua amata. In mezzo al traffico si deprime e perde ogni velleità sportiveggiante, se non fosse che poi alla vista di qualcosa di simile ad una curva (che di solito è una rotonda) gli occhi gli si illuminano, la scintilla si riaccende e in tempo zero pianta una mega accelerata seguita da iper staccata poi imposta l’entrata in rotonda con traiettoria millimetrica per avere una percorrenza di 130 km/h, se non fosse che gli altri automobilisti (che non hanno assolutamente idea della velocità folle a cui sta percorrendo la rotatoria) lo vedono ancora distante e sono convinti di avere tutto il tempo di immettersi…. e invece se lo ritrovano addosso in tre decimi di secondo; risultato inchiodate, sgommate, strombazzate, insulti, incidente.
Nelle strade con buche e/o dossi di rallentamento procede a 5 km/h destreggiandosi cautamente con precisi zig-zag tra le asperità per non rovinare i suoi cerchioni e i suoi ammortizzatori, causando esaurimento nervoso e attacchi di ulcera gastrica ai poveracci che seguono e che si ritrovano costretti a procedere a siffatta andatura. E’ iscritto ad almeno 5 o 6 forum di auto sportive, segue tutti i blog internet che parlano del suo marchio e della sua automobile, ha visto tutte le puntate di Top Gear e nei suoi preferiti su youtube ci sono praticamente solo video di trackdays e di prove su strada.
Lo sportiveggiante cafone
Uno dei flagelli più diffusi sulle nostre strade. Lo sportiveggiante cafone è un automobilista afflitto da un serio complesso di inferiorità e con un pessimo carattere il quale, nel tentativo di convincere se stesso che il suo pisello è più lungo di quello che i centimetri dicono, ha acquistato a rate una berlina/station wagon di grossa cilindrata (quasi sempre tedesca e turbodiesel) con assetto ribassato e cerchi da 19 pollici. Alla guida i suoi tratti distintivi tipici sono: viaggiare a cannone in terza corsia sfareggiando come un pazzo nevrastenico, incollarsi al paraurti dell’auto che precede stile “levati o ti entro nel baule”, sorpassare a destra e a sinistra anche in piena città in orario di punta, saltare le code ai semafori, infilarsi dappertutto pur di guadagnare anche solo pochi metri nel traffico. Non ha alcun rispetto per gli altri e per la loro sicurezza, non ha neppure particolarmente fretta o necessità di fare presto, e non è neppure un appassionato di guida sportiva. Semplicemente è un buzzurro maleducato e irresponsabile, al quale andrebbe dato in mano al massimo un Doblò a metano depotenziato. Andare in giro come un imbecille kamikaze rischiando incidenti dalla mattina alla sera è la sua gratificazione, il suo modo per sentirsi un grand’uomo, uno “con le palle”, un super pilota (il che fa riflettere su quanto debba essere tetra e squallida la sua esistenza).
Se lo incontrate e vi provoca, resistete alla tentazione di castigarlo, non mettetevi al suo livello soprattutto se vi trovate su una provinciale trafficata o in autostrada, perché non sarebbe una sfida a chi è più bravo ma una sfida a chi è più idiota e incosciente quindi vincerebbe lui a mani basse. Senza contare che con le sue manovre da cafone imbecille finirebbe per schiantarsi o per coinvolgervi in un incidente. Aspettate qualche curva, un tratto guidato. Siccome si crede un super pilota ma in realtà sul misto non è assolutamente in grado di governare decentemente il barcone a quattro ruote con cui va in giro a fare l’idiota, vi basterà prendere qualche curva con percorrenza allegra per vederlo scomparire dallo specchietto e farvi due risatine alla facciazza sua.
Attenzione, però, qualora dopo le curve dovesse seguire un tratto rettilineo abbastanza lungo, perché per ripristinare l’orgoglio ferito lo sportiveggiante cafone darà fondo alla cavalleria del suo autoveicolo per recuperarvi e si produrrà in qualche manovra da perfetto imbecille (tipo: sorpasso sulla destra con uscita dalla “scia” all’ultimo e annesso pelo al vostro specchietto) per dimostrarvi che lui ha più palle di voi.
Ultimo consiglio: non lasciate che uno sportiveggiante cafone vi rovini la giornata, lasciatelo andare via nella sua boria e non prendetevela per il suo comportamento da deficiente pirata della strada. Alla fine anche lui farà i conti con la giustizia divina, e verrà il giorno in cui prenderà male le misure di un sorpasso e dall’altra parte sopraggiungerà un TIR moldavo; oppure il giorno in cui con qualche manovra delle sue farà incazzare un muratore bergamasco che al primo semaforo rosso lo tirerà giù dalla macchina e lo gonfierà come un pallone a suon di pugni.
Lo sportiveggiante ridicolo
Trattasi di automobilista imbecille che si atteggia a guidatore aggressivo e sportivo con un autoveicolo che di sportivo non ha assolutamente nulla. Solitamente è un ragazzino neopatentato con la monovolume della mamma casalinga, ma possono essere personaggi di ogni tipo, ad esempio muratori in canottiera con Passat station wagon TDI di 15 anni fa oppure impiegati stressati di mezza età alla guida di banalissime utilitarie familiari.
Ed eccoli quindi che, alla guida della loro Skoda Roomster, Fiat Multipla, Opel Zafira, Lancia Musa o similari importunano Subaru, Porsche, Audi e BMW attaccandosi al paraurti ed innescando balletti ridicoli per farsi vedere negli specchietti. Quando si imbattono in una auto sportiva il loro sistema endocrino scatena un devastante meccanismo ormonale e diventano pericolosissimi. La turba mentale che li affligge è irreversibile, e li porta ad essere sicurissimi di sé e assolutamente insensibili al pericolo; il loro unico pensiero è “non mi serve un’auto sportiva per farti il culo” e dentro di loro sono realmente convinti di essere abili quanto un pilota di Formula 1. Talvolta si lanciano in folli sorpassi di pericolosità assurda considerato che il loro veicolo ha, generalmente, una accelerazione di poco superiore a quella di un ippopotamo asmatico. Impiegano 500 metri a completare il sorpasso e costringono i poveracci che sopraggiungono nell’altra corsia a buttarsi nei fossi per evitare il frontale. Ancora peggio se invece stanno dietro: per dimostrare al proprietario dell’auto sportiva che hanno davanti che loro sono dei super piloti e che possono batterlo anche alla guida di una Fiat Ulysse, alla prima curva si lasceranno distanziare qualche metro poi vi si lanceranno a velocità folle (per far vedere che loro sono manici veri e in curva fanno la differenza), peccato solo che generalmente il trabiccolo che guidano ha più sottosterzo di un carrello della spesa e quindi li vedrete filare via dritti in un concerto di gomme fischianti mentre con manovre selvagge tentano di recuperare il veicolo ormai fuori controllo che si sta ineluttabilmente dirigendo verso un platano.
Se siete proprietari di un’auto sportiva o veloce e incontrate uno sportiveggiante ridicolo, non abbassatevi al suo livello. Fatevi in là e dategli strada. Dategliela vinta, lo farete felice e non rischierete che vi distrugga la macchina venendovi addosso. Andrà in giro a raccontare agli amici che con la sua Dacia Sandero ha bastonato una M3 e ne andrà fiero, anche se nessuno gli crederà e tutti gli rideranno dietro.
Lo sportiveggiante furgonista
Lo sportiveggiante furgonista è un esemplare di guidatore estremamente pericoloso, assai diffuso in ambito extraurbano/autostradale soprattutto nei giorni feriali al mattino presto. Il tratto distintivo e particolare di questa infausta stirpe di guidatori è il veicolo da loro generalmente utilizzato, ovvero un potente e massiccio furgone turbodiesel. Lo sportiveggiante furgonista, grazie anche alle dimensioni e all’imponenza del proprio veicolo, è aggressivo e sfrontato quasi al pari dello sportiveggiante cafone. In più, si sente legittimato a compiere ogni violazione possibile del Codice della Strada perché “lui sta lavorando” e guarda con odio e disprezzo tutti gli automobilisti di fronte a lui, perché ai suoi occhi sono dei “maledetti fancazzisti” che vanno “in giro a cazzeggiare” intasando le strade e creando code, mentre lui deve correre alla massima velocità per lavorare. A tutto questo si aggiunge l’assoluto menefreghismo per eventuali danni al suo veicolo, tanto è della ditta quindi se si dovesse gibollare chissenefrega. Pertanto le sua manovre tipiche sono molto simili a quelle dello sportiveggiante cafone: viaggiare attaccato al paraurti dell’auto che precede, sfareggiare, saltare le code, passare sulla destra, bruciare le precedenze alle rotonde, saltare sui marciapiedi, ecc…
A questa rabbia funesta che lo porta a violentare l’acceleratore senza ritegno si aggiunge la natura tutto fuorché sportiva del veicolo da lui pilotato, che non è certo progettato per avere la tenuta di strada e la frenata di una Porsche. Tuttavia, lo sportiveggiante furgonista, travolto dall’impeto della sua ira, è convinto di poter stare davanti anche ad una Lotus Elise. Questo lo rende aleatorio e imprevedibile quasi quanto lo sportiveggiante ridicolo.
Lo sportiveggiante furgonista è forse il più pericoloso in assoluto poiché, esattamente come lo sportiveggiante ridicolo, è ai comandi di un veicolo che può trasformarsi in una trappola incontrollabile. La differenza, in questo caso, è che il veicolo in questione è un mastodonte di tre tonnellate in grado di ridurre in poltiglia qualunque sventurato dovesse avere la sfortuna di trovarsi sulla sua traiettoria.
Quindi, nel caso uno sportiveggiante furgonista dovesse prendersela con voi, le possibili strategie per la sopravvivenza sono fondamentalmente due: lasciarlo passare e farlo allontanare il più possibile, oppure dare tutto gas e mettere più metri possibili (e possibilmente un buon numero di altre automobili) tra voi e lui.
Lo sportiveggiante esaltato
E’ il nemico giurato dello sportiveggiante professionista. Elemento fortemente instabile e pericoloso, è ben riconoscibile per la vettura utilizzata nei suoi spostamenti che nella maggior parte dei casi è una hatchback ribassata dotata di cerchioni di dimensioni inaudite, centralina rimappata, fari tri-xenon azzurri, minigonne, alettoni, e marmitta da 180 decibel. Dopo aver visto per 78 volte tutti gli episodi di Fast&Furious ha subìto un danno celebrale irreparabile, e tutte le volte che si cala nell’abitacolo e mette in moto la sua autovettura si appresta a rivivere le avventure di Dominique Toretto e dei suoi amici.
Lo sportiveggiante esaltato è imprevedibile. Potreste trovarlo bello tranquillo sulla provinciale a 50 all’ora in ordinata fila indiana insieme agli altri automobilisti invischiati nel traffico dell’ora di punta, oppure potrebbe piombare dal nulla alle vostre spalle e prodursi in manovre che neppure uno sportiveggiante cafone strafatto di ecstasy si sognerebbe di fare.
Per lo sportiveggiante esaltato, infatti, la supremazia sulla strada è una questione personale. Lui è il numero 1, e deve vincere. Se incontra un possessore di auto veloce/sportiva o un altro automobilista aggressivo subito scatta in lui una tremenda, indomita, incontrollabile furia da sfida. Non conta quante altre auto ci sono in strada in quel momento, non conta se è l’ora di punta, se il semaforo è rosso, se c’è un TIR ungherese in mezzo all’incrocio… lo sportiveggiante esaltato ha solo una missione ovvero superare il suo avversario, perché chi supera vince. E per farlo è disposto a finire in rianimazione.
Lo sportiveggiante esaltato spesso ha una peculiarità che lo distingue dalle altre specie, ovvero l’essere settario. Egli predilige un tipo particolare di marchio automobilistico e disprezza aspramente tutti gli altri. Come un temerario soldato al fronte, è pronto a rischiare la vita per dimostrare che la sua auto è la migliore. Esistono rivalità decennali quali ad esempio Golfisti-Alfisti o BMWisti-Audisti che rendono le nostre strade dei pericolosissimi campi di battaglia. I casi più estremi si hanno quando uno sportiveggiante esaltato incontra uno sportiveggiante cafone con un’auto “nemica”. In quel caso all’accensione del semaforo verde quello che succederà è simile a quanto succede all’inizio de “il gladiatore” nel senso che al segnale si scatena realmente l’inferno. Il risultato, generalmente, è l’intervento di un paio di ambulanze, polizia e di un carro funebre.