Mithbuster: sfatiamo qualche mito sulla Germania

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Sono in molti a dirlo: la Germania sta cambiando. In meglio, e in peggio. C’é un netto schock generazionale, molto più sentito che in Italia, tra le nuove generationi green, ecologiste, sportive e salutiste, e i loro più “grezzi” predecessori. E questo sta portando, lentamente, a demolire tutta una serie di “miti” sui tedeschi.

I tedeschi sono beoni e grandi bevitori di birra: FALSO. È probabilmente vero per le precedenti generazione di tedeschi, ma ora le cose stanno cambiando. Tutti i miei colleghi sulla trentina, ma anche i miei colleghi più giovani, non sono affatto grandi bevitori di birra. Quando si esce, massimo un boccale. Poi magari ne bevono altri tre, ma Alkoholfrei. Proprio così, credeteci o no, in Germania negli ultimi anni si sta affermando con successo la birra analcolica (esiste persino quella isotonica da bere dopo lo sport!) soprattutto tra i giovani. Il messaggio, recepito da molti 25-30enni, è semplice e chiaro: l’alcool fa male, se vi piace la birra bevetela analcolica, e cercate di investire nella salute visto che dovrete lavorare almeno fino a 67 anni. Detto, fatto: giovani tedeschi di oggi sono dinamici e salutisti: hanno la bicicletta come mezzo di trasporto principale, fanno tantissimo sport (io che vado a nuotare tre volte a settimana, per i loro standard sono sedentario); sono vegetariani o vegan (la metà dei miei colleghi giovani lo è) e bevono birra analcolica. Credeteci o no. Se volete farvi una spanciata di birra, è più probabile che ci riusciate uscendo con italiani, inglesi, americani, ucraini, rumeni… che con tedeschi.
Non ci credete? Andate in qualunque supermercato in Germania e nel reparto birre data un’occhiata al vasto assortimento di birra Alkoholfrei disponibile. 10 anni fa non c’era.

In Germania si beve solo birra: FALSO. Nella zona di Francoforte è famoso e consumato in discreta quantitá  l’Apfelwein, ma se vi dirigete verso la valle del Reno o il Pfalz è il vino che va per la maggiore. E scoprirete che i tedeschi sono parecchio fieri dei loro vini (che in effetti malvagi non sono, anche se vinciamo comunque noi). Molti tedeschi preferiscono un buon calice di vino ad un boccale di birra, soprattutto in inverno. E ho trovato sorprendente quanto il tedesco medio (perlomeno qui in Assia, dove abitiamo noi) sia preparato sui vini locali e abbia sempre qualche buon consiglio da darti sui migliori “Weingebiet” e sule cantine da visitare.

I tedeschi vanno a wurstel e schnitzel: anche qui FALSO. Prima di tutto, si tratta di un regime di alimentazione  che solo un pazzo terrebbe a tempo pieno. Secondo, come detto sopra, le nuove generazioni di tedeschi sono molto più salutiste, e li vedrete mangiare moltissima insalata, verdura, frutta fresca e pesce.

In Germania gli stipendi sono più alti, ma il costo della vita è altrettanto più alto: FALSO. Nella maggior parte dei casi, questa proporzione non si verifica. Per un professionista qualificato e con esperienza lo stipendio netto può essere anche più che doppio rispetto all’Italia, con il costo della vita globale ugugle o solo di poco superiore all’Italia. Vi sono alcune voci isolate (come immobili o trasporto pubblico) che risultano più costose in Germania che in Italia, mente invece altre voci (bollo auto, spesa, energia) rimangono più economiche qui, chiudendo il cerchio in una sostanziale parità. Attenzione, il costo della vita in Germania è un argomento molto articolato e varia a seconda delle condizioni al contorno, se volete saperne di più vi rimando a questo articolo.

I tedeschi sono grandi appassionati di auto sportive e veloci: FALSO. Il mito che vede i tedeschi “piedi pesanti” alla guida di poderose grosse cilindrate a 250 all’ora sulle Autobahn necessita di un netto ridimensionamento soprattutto per quanto riguarda le nuove generazioni. Molti miei colleghi non hanno l’auto (pur potendosela benissimo permettere) e si muovono con bicicletta + mezzi pubblici. Per i viaggi lunghi, treno. Tra chi ha l’auto, dominano le ibride (Toyota su tutte, KIA e Hyundai in crescita) e i modelli eco-friendly. Per chi sta molto bene economicamente, l’oggetto del desiderio è la Tesla Model S. Io che ho una TT 2.0 turbo sono considerato una sorta di teppista killer ambientale.
Certo, è indubbio che in giro si vedano molte rombanti e veloci Porsche, Audi RS, Merdeces AMG, BMW M, ma nella maggior parte dei casi al volante ci sono turchi arricchiti, papponi slavi o tamarri italiani che quando partono sgommando ai semafori collezionano sguardi di deciso disprezzo e compatimento da parte degli astanti tedeschi sulle loro biciclette elettriche.
I tedeschi stanno virando massicciamente sull’ecologico e sulla mobilitá sostenibile, aiutati anche dal fatto che le grandi città qui sono davvero poco car-friendly (traffico infernale, pochissimi parcheggi, pochissimi box) e dall’ormai certo tramonto del Diesel che sta causando non pochi malumori tra gli Autopendlern.  La recente proposta di introdurre un limite di velocità universale a 130 km/h su tutte le Autobahn della Repubblica Federale trova ampio consenso soprattutto tra le nuove generazioni, per le quali ormai gli oggetti del desiderio a 18 anni sono il MacBook e la bici elettrica top di gamma; auto, moto e velocità ormai sono considerati passé. Roba da sfigati.

I tedeschi sono un popolo civile ed educato, molto piú degli italiani: FALSO. O quantomeno, non del tutto vero. In questo blog in svariate occasioni ci sono andato giú molto pesante con le mie critiche all’Italia e agli Italiani e non sarebbe corretto da parte mia non essere altrettanto critico nei confronti dei tedeschi, il cui “senso civico” durante la pandemia Covid-19, si é dimostrato assai deludente.
Pochi giorni prima della dichiarazione del il primo lockdown in Germania a Marzo 2020, ma anche in occasione del secondo lockdown, di Ottobre 2020, vi fu una autentica, irrazionale e insensata corsa alla carta igienica in tutto il Paese. Nel giro di pochi giorni la carta igienica era ovunque esaurita e introvabile.
In quei giorni ne ho viste di tutti i colori.
Ho visto con i miei occhi coppie tedesche, marito e moglie, arrivare al supermercato con una automobile a testa e riempire entrambe le vetture (abbassando i sedili posteriori) di carta igienica. Una cosa a mio avviso vergognosamente incivile.
Ho visto tedeschissime casalinghe mettersi le mani addosso tra gli scaffali dei supermercati per le ultime confezioni di carta igienica, con i mariti a dar man forte. Ho visto persone rincorrersi e litigare, sottraendo confezioni di carta igienica dai carrelli degli altri, urlando e insultando.
Che uno poi pensa.. se succede questo per la carta igienica, cosa succederá mai il giorno in cui, disgraziatamente, a scarseggiare dovesserero essere l’acqua.. o il cibo…? Mi viene un groppo alla gola. Preferisco svicolare e non provare a rispondere alla domanda.
No, i tedeschi non sono cosí ligi al senso civico come pensiamo, sono in fondo come tutti gli altri popoli del mondo: cvili ed educati, finché le cose vanno bene.

 

Alti e bassi… digitali. Umori e comunicazione in un mondo che cambia troppo in fretta.

alba invernale a milano-stazione centrale

Questo post é nostalgico, é scritto di getto e non ha una motivazione particolare.

Era una gelida mattina di Febbraio del 2005 qualdo scattavo questa foto con il mio Sony Ericsson Z500, appena uscito dalla Stazione Centrale di Milano diretto a Repubblica per prendere il passante verso Bovisa. Era una delle mie ultime lezioni al Poli.
Fu, ne sono certo, una tra le primissime foto a finire sul mio blog.

Non so per quale precisa ragione, mi sono trovato a riflettere sul fatto che il mio blog tra poco meno di un anno e mezzo taglierá il traguardo dei 15 anni e vista la criptica sfuggevolezza del mondo digitale odierno, lo trovo un discreto traguardo.
Nel 2005 questo era un Windows Live Space, una sorta di surrogato mai decollato di MySpace che alcuni (non tutti) utilizzavano a corredo del loro account MSN con cui si chattava in Messenger (ve lo ricordate MSN messenger? E prima ancora di lui, ICQ? Che tempi… io ho ancora tutte le cronologie) ed era una sorta di spazio personalizzabile per caricare post, foto, files e via discorrendo… iniziava la fase embrionale del social networking, e la selezione darwiniana tra la varie piattaforme era già inesorabilmente in atto.

I Windows Live Space non sopravvissero alla selezione, nel 2010 vennero cancellati e tutto il contenuto migró sulla piattaforma WordPress che (grazie al cielo) ha comunque il suo buon numero di bloggers e utilizzatori, molti dei quali davvero di alto livello (ben al di sopra di me!), e non é stata “spazzata via” come accaduto a tante altre realtà.

Mi sono reso conto di come gli anni passino (e di come le cose cambino) in fretta da quando ho a che fare con una stagista diciottenne che é diventata la mia vicina di ufficio. Parla una lingua che fatico a comprendere (i teenager germanici dei giorni nostri parlano un tedesco incredibilmente fitto di inglesismi e di termini che sicuramente nel Langenscheidt non esistono), non ha Facebook perchè “é da vecchi”, ha migliaia di foto su Instagram, considera i Blog “archeologia” e in linea di principio non concepisce che le cose si “scrivano” perché se hai qualcosa da dire o un pensiero da esprimere oggi fai un video su YouTube. Semplice. E dannatamente efficace.

Due settimane fa uno Youtuber tedesco 26enne noto come Rezo ha pubblicato, un paio di giorni prima delle elezioni europee, un video-monologo fiume di ben 55 minuti in cui si scaglia in una feroce critica alla classe politica tedesca dipingendo un paese in cui i ricchi sono sempre piú ricchi, i poveri sono sempre più poveri e l’ascensore sociale non esiste più (perché mi sta venendo in mente l’Italia? mah..).
Rezo é uno Youtuber come tanti altri, uno di quelli che normalmente caricano movimentati e rumorosi video i cui temi principali sono la musica o i videogame, e questo suo monologo politicamente impegnato é arrivato come un fulmine a ciel sereno. Il video é intitolato “la distruzione del CDU” (la CDU é il partito attualmente al governo in Germania, ndr) e il giovane influencer si lancia in particolare proprio contro il primo partito tedesco denunciando l’incompetenza e l’inettitudine dei suoi rappresentanti e l’unfairness della politica da loro attuata, che, a detta di Rezo, ha impoverito il ceto medio, arricchito i privilegiati e le lobbies ignorando le esigenze delle generazioni future. Si tratta di una densa e travolgente discussione in cui l’autore, citando innumerevoli articoli e statistiche (credo che alla fine del video ci sia una bibliografia con qualcosa come 300 voci, ndr) critica la politica tedesca degli ultimi anni in termini di distribuzione del reddito, politiche ambientali, politica internazionale, traffico di armi, missioni di pace e rappori con gli USA, e molto altro.
Il video ha avuto un seguito inaudito, totalizzando in pochi giorni milioni di visualizzazioni (qualcosa come 10 milioni in tre giorni) e ha scatenato discussioni furiose, finendo anche sulle prime pagine dei principali giornali nazionali e nei titoli dei telegiornali, tanto che il CDU é stato costretto a formulare un comunicato ufficiale di risposta. Nei giorni successivi, tutti i più famosi Youtuber/Influencer tedeschi si sono accodati a Rezo pubblicando video di sostegno e di solidarietá al giovane fino ad arrivare ad una sorta di “comunicato congiunto” in cui ben 70 giovani “influencer” tedeschi hanno fatto quadrato esprimendo il loro dissenso contro il primo partito tedesco e invitando tutti i loro coetanei a non votare CDU. Invito che a quanto pare é stato recepito. La CDU rimane il primo partito in Germania, ma perde sempe più consensi soprattutto tra i giovani, i cui voti vanno sempre più ai Verdi diventati ormai seconda forza politica del paese (c’è chi dice che siano già diventati il primo partito).

A pensarci bene, é pazzesco. Un ragazzo qualunque, con un account Youtube e una webcam, é riuscito a mettere all’angolo il primo partito tedesco e a influenzare il risultato delle elezioni. E molto probabilmente ha ancor più fortificato un trend che sembra ormai irreversibile: quello della digitalizzazione totale e “green-izzazione” delle generazioni tedesche più giovani, in forte contrasto con la generazione che ha guidato il Paese negli ultimi anni.
Credo che vedremo tantissimi cambiamenti nei prossimi anni, sarà interessante ma sarà anche un po’ triste, sotto certi aspetti.

MySpace, i Windows Live Space e altre piattaforme come quella che oggi è WordPress nascevano dalla necessità di una generazione di sfogarsi, la mia generazione, e lo facevamo scrivendo. Certo, a corredo c’erano immagini, audio, links e metacontenuti vari (non per niente non si parlava più di testo ma di “ipertesto”, e chi come me aveva conosciuto all’epoca la programmazione html se lo ricorda bene…)  poi arrivò Facebook, e dopo ancora è scoppiato Instagram: il trionfo della fotografia e dell’immagine. Adesso entra a gamba tesa, prepotentemente, l’era video: se oggi vuoi fare il tuo o dire la tua, é con i video che ti devi misurare. E in pochi mesi puoi diventare qualcuno, influenzare decine di migliaia di persone, mettere in crisi l’establishment, cambiare addirittura il corso di una Nazione.

Pazzesco.

Mi é sorta una domanda, però.

Mi sono chiesto cosa avrebbe fatto un ipotetico Rezo 10 anni fa. Arebbe scritto un post si Myspace, o su Windows Live Space? Avrebbe ottenuto lo stesso seguito? Quale effetto avrebbe avuto?

Non metto in dubbio la validità del suo operato. Ho visto tutto il video, e ha fatto un lavoro eccezionale raccogliendo il materiale, mettendolo insieme, e concentrando in meno di un’ora di monologo una quantità di informazioni (suffragate da fonti) così elevata. Per di più, da qual poco che so di dizione e di recitazione (che mi é stato trasmesso da qual mattacchione di mio Zio Luca) posso affermare che avventurarsi nel monologo rappresenti probabilmente una della sfide di maggior livello per chiunque si appresti a voler fare il “comunicatore”. Anche aiutandosi con registrazione, post-lavorazione e montaggio, il monologo rimane sempre un campo minato in cui anche un esperto può facilmente cadere in fallo.
Tuttavia, vi sono in Internet anche tantissimi Blogger e scrittori competenti, esperti, preparati, che scrivono da parecchio tempo e preparano articoli assolutamente pungenti, giusti, attuali, adeguati ai tempi, che però nonostante tutto non hanno mai sfondato al di fuori della stretta cerchia di seguiti che si sono creati. Gente di assoluta cultura, bravura e competenza, ma che 10 milioni di visualizzazioni non riesce a totalizzarle neanche in tre vite. Figuriamoci in tre giorni.

In tutto ciò, non posso fare a meno di chiedermi una cosa.

Sono i mezzi di oggi davvero così più potenti di quelli che avevamo a disposizione noi 10 anni fa, oppure siamo noi che non siamo stati in grado? Siamo noi che siamo stati una generazione di mezze calzette quando era il nostro turno di farci sentire, oppure no? Siamo noi che abbiamo sbagliato tutto?
Questi ventenni/venticinquenni di oggi, sono davvero così più in gamba di noi trentenni/trentacinquenni?

Come diceva il Manzoni: ai posteri l’ardua sentenza. Ma io ho uno spiacevole sospetto.

Con il Permesso di Soggiorno CE per Soggiornanti di lungo periodo posso lavorare in Germania? Domande e risposte

Vista la popolaritá dell’articolo che ho scritto due anni fa e le molte domande che ricevo, ho deciso di scrivere un post molto sintetico in cui riassumo i punti salienti su come trasferirsi in Germania con la carta di soggiornante CE di lungo periodo.
Per quanto riguarda gli altri paesi UE, ogni paese ha le sue regole ma in linea generale quasi ovunque funziona piú o meno come in Germania!
Consiglio importantissimo: che sia sul mio blog o su qualunque altro sito, informatevi prima di trasferirvi! Non trasferitevi senza informarvi prima. È uno degli errori più comuni e spesso lo si paga amaramente.

Qui trovate un documento molto interessante dell’ambasciata tedesca a Roma che spiega quali diritti hanno i possessori di Permesso di Soggiorno CE per Soggiornanti di lungo periodo e cosa é necesario fare per trsferirsi in Germania.

Traduco dal Documento:

I cittadini di stati terzi (per “stati terzi” in Germania si intendono gli Stati fuori dalla Unione), possessori di permesso di soggiornante di lungo periodo di un altro stato EU, hanno secondo l’articolo 38 delle legge sul soggiorno diritto a ingresso e soggiorno in Germania. Sono esclusi soggiorni per prestazione di servizi lavorativi o lavori stagionali.

Per un viaggio in Germania i detentori di Permesso di Soggiorno CE per Soggiornanti di lungo periodo non hanno bisogno di nessun visto. Questo vale anche nel caso in cui il soggiorno pianificato é superiore a tre mesi o se si ha in programma di intraprendere una attivitá lavorativa.

ATTENZIONE: I possessori di Permesso di Soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo che intendano chiedere un permesso di lavoro in Germania devono mettersi in contatto con l’Ausländerbehörde competente immediatamente dopo il loro arrivo inel territorio tedesco. L’inizio di una attivitá lavorativa in Germania é consentito solo dopo avere ottenuto un apposito permesso di soggiorno e permesso di lavoro dall’Ausländerbehörde.
Attenzione: se nel giro di 90 giorni dall’arrivo in Germania non é stato ancora rilasciato alcun permesso di soggiorno, dovere lasciare la Germania oppure chiedere un visto!

Il Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo permette di soggiornare in Germania ma non permette di lavorare in Germania. Solo dopo avere ricevuto un permeso di soggiorno dall’Ausländerbehörde puó essere iniziata una attivitá lavorativa.

Nel caso non siate sicuri se nel vostro caso sia necessario fare richiesta di permesso di soggiorno all’Ausländerbehörde, mettetevi in contatto anticipatamente con l’Ausländerbehörde competente per il luogo in cui volete trasferirvi.

Il documento vi ha lasciato qualche dubbio? Ecco le domande piú comuni e le relative risposte:

1) Con la carta di soggiorno di lungo periodo posso lavorare in Germania?
No, non puoi. Devi ottenere un permesso di soggiorno tedesco (Aufenthaltstitel) e un permesso di lavoro (Arbeitserlaubnis). La carta di soggiorno italiana non ti permette di lavorare in Germania.

2) Con la carta di soggiorno di lungo periodo posso cercare lavoro in Germania?
Sí, puoi. Puoi venire in Germania e restare fino a tre mesi, durante i quali devi cercarti un lavoro. Tuttavia devi essere tu ad andarti a cercare un lavoro e farti offrire un contratto: non puoi iscriverti alle liste di collocamento dei JobCenters, perché per poterlo fare ti serve il permesso di lavoro.
Se entro 90 giorni non hai trovato nulla, te ne devi andare o chiedere il visto.

3) Ho firmato un contratto di lavoro in Germania: cosa devo fare?
Metti insieme tutti i tuoi documenti, tutti i tuoi diplomi e titoli di studio e vai all’Ausländerbehörde (ufficio stranieri) della tua città con il contratto e chiedi di avere il permesso di lavoro.

4) Quanto ci mette l’Ausländerbehörde a farmi avere il permesso di lavoro?
Nel migliore dei casi due/tre settimane (lavori qualificati e molto richiesti) altrimenti fino a due mesi.

5) Il permesso di lavoro puó essere rifiutato anche se ho firmato un contratto?
Sì, le autoritá tedesche possono decidere di non darti il permesso di lavoro se il lavoro previsto nel contratto non é abbastanza qualificato oppure lo stipendio é troppo basso. Il sistema di immigrazione tedesco privilegia i lavoratori qualificati, quindi: tanto più il lavoro che vai a fare è qualificato, tante più possibilità hai di ottenere il permesso di lavoro.
Con il Coronavirus la disoccupazione é aumentata e avere l’approvazione é diventato piú difficile.

6) Esistono lavori per i quali il permesso di Lavoro ha piú probabilitá di essere approvato?
Sì, ci sono. Esiste un documento della Bundesagentur für Arbeit che elenca le figure qualificate che sono piú ricercate. L’elenco é in costante aggiornamento.
Si puó consultare qui.

7) Sono laureato e parlo tedesco, il permesso di lavoro può venirmi rifiutato?
È improbabile.
Tuttavia se ti è stato offerto un contratto per un lavoro per il quale sei troppo qualificato (ad esempio. sei un Ingegnere e vai a fare l’operaio), puó succedere.
È anche vero che col Coronavirus, purtroppo, la disoccupazione é aumentata e so di casi in cui il permesso é stato rifiutato anche a professionisti con qualifiche universitarie.

8) Non parlo tedesco e non ho nessuna qualificazione, il permesso di lavoro può venirmi rifiutato?
È assai probabile.
Anzi, purtroppo con l’aumento della disoccupazione a seguito del Coronavirus, la situazione si é fatta ancora piú dura.

9) Mi è stato offerto un lavoro per una professione inclusa lista delle professionalitá carenti in Germania. Il permesso di lavoro può venirmi rifiutato?
È molto improbabile.  Per lavori inclusi in questa lista l’approvazione é praticamente garantita.

10) Ho avuto il permesso di soggiorno tedesco. Ora il mio permesso di soggiornante di lungo periodo italiano non è più valido?
No, la carta di soggiorno Italiana rimane valida per altri 6 anni.
Attenzione però: sono stato informato di un caso particolare in cui il rinnovo del permesso di soggiorno in Germania é stato negato perché, dopo 6 anni dal primo Anmeldung in Germania, la carta Italiana di soggiornante di lungo periodo CE si considera scaduta. L’Ausländerbehörde ha quindi considerato non piú valido il diritto della persona ad avere un Permesso di Soggiorno tedesco.
Quindi se pensate di restare in Germania piú di 6 anni consiglio di fare richiesta di una carta di soggiornante di lungo periodo tedesca (oppure di un Niederlassungerlaubnis, un permesso di soggiorno illimitato) per sostituire la carta di soggiorno Italiana prima che scadano i 6 anni!!

11) Ho un permesso di soggiorno diverso dal permesso di Soggiorno CE per Soggiornanti di Lungo Periodo. Cosa posso fare?
Tutti gli altri permessi di soggiorni rilasciati dall’Italia (per motivi di lavoro, per motivi familiari, per motivi umanitari, ecc…) permettono di recarsi in Germania a scopo turistico per un massimo di tre mesi senza bisogno di chiedere un visto (serve un passaporto valido).
Tuttavia per poter lavorare in questo caso la procedura é molto diversa e bisogna prima chiedere un visto presso una ambasciata o consolato Tedesco in Italia.
Vi consiglio quindi di informarvi presso una ambasciata/consolato Tedesco per capire come fare.

Per chi vuole approfondire, qui potete leggere l’articolo intero in cui spiego la procedura da seguire in Germania.

Voglio ringraziare, per le informazioni aggiuntive che ho ricevuto, i molti ragazzi/ragazze che mi hanno scritto sul blog oltre che contattato sul forum di Italiansinfuga.