
Ieri mattina mi sono alzato di buon’ora e zaino in spalla sono uscito di casa alle 7:30 per andare al Großer Woog.
Si tratta di un Naturfreibad ovvero di un laghetto balneabile all’aperto, poco distante dal centro cittadino di Darmstadt. Ha riaperto da circa una settimana ed e rappresenta al momento l’unica possibilitá di nuotare nel raggio di chilometri.
Era da tanto che non nuotavo in acque libere, e mi sono divertito molto, è bello tornare a fare bracciate dopo tento tempo, anche se in palese situazione di disallenamento e di fiato corto…
Ad un certo punto si é anche messo a piovere a dirotto, ma noncurante di tutto ció, come del resto anche tutti gli altri nuotatori che erano in acqua con me, ho continuato dritto per la mia strada, macinando bracciate sotto la pioggia battente, con una sensazione di libertá e di appagamento che non sentivo davvero da tanto tempo.
La riapertura delle piscine dopo il picco Coronavirus in Germania sta avvenendo con un notevole ritardo rispetto all’Italia, in parte dovuto all’uso locale di chiudere tutti gli impianti al chiuso in estate (il che diminuisce notevolmente la disponibilitá di piscine), in parte dovuto ad un (a mio avviso) estremo eccesso di prudenza, e infine in parte dovuto al fatto che in estate in Germania le Freibad diventano veri e propri luoghi di aggregazione e svago dove moltissimi giovani e famiglie vanno per trascorrere una giornata all’aria aperta e prendere il sole (solo una minima parte dell’utenza va per nuotare) e di conseguenza sono considerati, a tutti gli effetti, come assembramenti. E conseguentemente, ahinoi, vietati.
Attualmente la piscina dove sono solito nuotare, la DSW-Freibad, per me comodissima perché risulta anche essere a due fermate di tram dalla mia Azienda, é aperta dal primo giugno solo per i tesserati della locale squadra di nuoto e cosí rimarrá per tutta l’estate. Ho quindi perso il mio punto d’appoggio principale per gli allenamenti. La piscina di Weiterstadt é anch’essa aperta solo per la locale squadra di nuoto e cosí sará fino all’inizio delle Sommerferien, dopo di che sará aperta al pubblico (massimo 8 persone alla volta) previa prenotazione telefonica e solo per gli abitanti di Weiterstadt (quindi io sono fuori dai giochi).
Per il Vereinsport (gli allenamenti delle squadre di nuoto) le misure di distanziamento in corsia sono rigidissime: si nuota massimo 8 atleti per corsia, in corsie di larghezza doppia. Gli atleti non possono sorpassarsi e va sempre rispettata una distanza minima di due metri. Queste condizioni spiegano perché sia necessario riservare intere piscine solo per le squadre di nuoto: serve un’enormitá di spazio per potersi allenare!

Sulla pagina della DSW-12, la squadra di Nuoto e di Triathlon di Darmstadt, una frase fa molto riflettere:
“Uns sollte allen bewusst sein, dass wir als DSW-Mitglieder in einer privilegierten Situation sind und in den heutigen Zeiten ein freies Schwimmen in einem Bad nicht mehr selbstverständlich ist“
Tradotto: “Dobbiamo renderci conto che come squadra di nuoto godiamo di un grande privilegio e che di questi tempi la possibilitá di nuotare liberamente in una piscina non é piú una cosa scontata“
Insomma, sta succedendo né piú né meno quello che avevo pronosticato tre mesi fa, quando vennero chiuse tutte le piscine per il Coronavirus. Nuotare potrebbe diventare un privilegio per pochi. Il nuoto potrebbe diventare esclusivo solo per i piú dotati, per i piú veloci, e (eventualmente) per i piú facoltosi.
Non é un mistero che noi nuotatori siamo stati gli sportivi piú penalizzati dal lockdown e la mia preoccupazione é che continueremo ad esserlo per molti anni. Chi corre o chi va in bicicletta ha potuto continuare a farlo senza problemi e ha avuto solo uno stop di poche settimane, ma per noi lo stop é stato di quasi quattro mesi e chi nuota sa quanto uno stop del genere sia devastante. In due settimane di stop si perde la velocitá, un un mese si inizia a pardere il fiato. Dopo due mesi tutto il fiato specifico per i lavori in acqua é perso, e anche fare lavori a secco aiuta poco.
Per chi, come me, bicicletta e corsa non sono una opzione (considerato come si é sgretolata la mia anca nel botto del 2009, posso considerarmi davvero fortunato se oggi riesco a camminare senza problemi!) lo stop é stato disastroso. Infatti mi trovo oggi a scrivere con tutta la parte alta della schiene in preda a dolori e indolenzimenti per appena 1500 metri a stile libero fatti a ritmo decisamente tranquillo. Per non parlare poi del fatto che ieri dopo l’allenamento il mio battito cardiaco é rimasto accelerato per qualcosa come 8 ore… insomma, la forma fisica é andata completamente a farsi benedire e devo solo sperare di poter continuare a nuotare per riuscire a recuperare.
Perché purtroppo non é affatto sicuro che si potrá continuare. Il grosso punto di domanda é cosa succederá a settembre.
Attualmente il Großer Woog é accessibile per nuotare (ma anche solo per prendere un po’ di sole e rilassarsi) in base a turni prenotabili in anticipo su una piattaforma messa a disposizione dal Comune via Internet. I turni sono 8:00-10:00 ; 11:00 -14:30; 15:30-19:00; tra ogni turno vi é una pausa di un’ora per sanificare tutti gli ambienti comuni. Io ho preso il primo turno del mattino, che oltre ad essere quello piú usato dai nuotatori é anche.. l’unico disponibile! Per via del distanziamento sociale i biglietti disponibili sono limitati e i due turni pomeridiani sono giá esauriti fino a metá Luglio… rimane, per fortuna, con buona disponibilitá, il primo turno, che é stato pensato espressamente per chi nuota.
Ma cosa succederá quando si chiuderá a metá settambre? Se la piscina principale della cittá resterá riservata alla locale squadra di nuoto, rimangono solo la piscina dell’universitá (da sempre riservata alla squadra di nuoto e all’universitá), e il Bezirksbad Bessungen, una piscina coperta da 25 m vicino a casa mia. Se peró in questa piscina da 25 m bisognerá rispettare le prescrizioni di distanziamento viste sopra, quante persone potranno entrare? Quanto costeranno i biglietti di ingresso? Ma soprattutto… cosa deciderá di fare il Comune?
Si potrà ancora nuotare?
Ma soprattutto trovo assurdo che si applichino simili regole di distanziamento in acqua (dove il rischio contagio é minimo) e poi vengano permessi assembramenti al chiuso come le messe. Messe in cui peraltro sono giá scoppiati almeno tre focolai Covid-19 in Germania, causati dalla gente che si é tolta la mascherina per cantare, e non si é preso alcun provvedimento. Mentre invece una attivitá salutare e benefica come il nuoto é praticamente vietata o quasi.
Mi viene da dire che purtroppo le piscine e gli sport acquatici non sono una lobby abbastanza potente per ottenere privilegi… ma mi fermo qui per non cercare la polemica.