Kontoauszug: buste paga e stipendi in Germania, raccontati dai Tedeschi

La serie di articoli “Kontoauszug” del quotidiano tedesco ZEIT offre una interessantissima finestra sulle retribuzioni in Germania. All’interno di questa serie, vengono analizzate le storie di persone che condividono quanto guadagnano e come spendono i loro soldi, sotto forma di articolo/intervista.
Senza volersi addentrare in inutili dettagli, ho raccolto dalla serie di interviste quello che è più interessante: i valori degli stipendi mensili (lordo e netto) ricavati dalle informazioni pubblicate negli articoli.

Prima di procedere, quattro precisazioni molto importanti:

  1. In taluni casi viene specificata solo la retribuzione lorda annua. In tal caso per ottenere lo stipendio mensile io ho diviso per 13, essendo che buona parte dei contratti in Germania prevedono almeno una mensilità extra o comunque dei premi.
  2. Negli articoli non sempre è specificato come è composta la retribuzione: a seconda dei contratti, soprattutto quando trattasi di contratti “Außertarif”, la composizione delle retribuzioni può essere molto variegata e contemplare premi, provvigioni, obiettivi, eccetera. Pertanto in taluni casi dividendo la RAL per 13 quello che si ottiene, più che uno stipendio, è una sorta di cash flow medio.
  3. Negli articoli viene (giustamente) rispettata la privacy delle persone: i nomi sono di fantasia, le Aziende non vengono menzionate (si menziona solo il ruolo e il settore) e non viene menzionato in quale regione lavorano i protagonisti delle interviste. Questo è (purtroppo) un importante fattore mancante, in quanto in Germania gli stipendi sono fortemente influenzati dalla regionalitá: gli stessi contratti collettivi di lavoro hanno minimi salariali differenziati nei diversi Bundesland (ne ho parlato anni fa nel mio articolo sul contratto dei metalmeccanici in Germania). Pertanto, bisogna fare attenzione nell’utilizzare questi stipendi come benchmark, perché manca una informazione molto importante.
  4. Per calcolare lo stipendio netto ho utilizzato la Steuerklasse I con Kirkensteuer senza Kinderfreibeiträge con una assicurazione sanitaria pubblica, ovvero il worst case scenario: peggio di cosí difficilmente puó andare. In taluni casi tuttavia, certi benefit (come ad esempio una auto aziendale) possono andare ad inasprire ulteriormente le trattenute in busta paga. Se si hanno figli, si è in una Steuerklasse differente, si ha magari una Krankenkasse privata e e se non si è battezzati, le trattenute in busta paga calano. In ogni caso, ricavare il netto dal lordo con assoluta certezza non é possibile in quanto molto dipendente dalla situazione personale di ciascuno.

Fatte le dovute precisazioni, ecco qui alcune informazioni su professioni e retribuzioni che é possibile estrarre dalla serie di articoli:

EtáProfessioneStipendio lordoStipendio netto
38Professore universitario di matematica8200 4510
34Responsabile sicurezza sul lavoro in azienda chimica7700 4260
33Ingegnere specialista in algoritmi guida automatica8400 4607
36Impiegato ufficio acquisti3000 1985
37Consulente clienti assicurazione sanitaria5400 3185
33Caposquadra magazzino/logistica8400 4607
50Revisore dei conti in grande Azienda11000 5935
38Project Manager in start-up tecnologica9200 5028
31Capocantiere6000 3492
35Product Manager7500 4185
39Operatore sanitario terapia intensiva part time (60%)3000 1985
36Capo ufficio tecnico in grosso gruppo automobilistico128006910
33Sviluppatore Software89504900
32Professore educazione fisica58603425
64Chirurgo capo equipe in clinica privata26000 13700
 35 Store manager catena di abbigliamento 3300 2147
 29 Sales account manager 3900 2450
 39 Ingegnere Chimico addetto sviluppo 6950 3900
    
    
    
    
    

Kontoauszug: https://www.zeit.de/serie/kontoauszug

Steuererklärung: perché conviene sempre fare la dichiarazione dei redditi in Germania

È stato uno dei primi consigli che ho ricevuto dal mio capo, durante le pause caffé nelle mie prime settimane di lavoro in Germania: fare sempre lo Steuererklärung.
In particolare, nel mio caso, sarebbe risultato molto conveniente in quanto essendomi trasferito in Germania a metá anno, ed essendo le mie trattenute in busta paga tuttavia calcolate considerando il reddito annuo, l’anno successivo avrei ottenuto un cospicuo rimborso.
Naturalmente ho dovuto poi tenere conto del reddito prodotto in Italia, che non é stato tassato in Germania (la mia residenza fiscale era l’Italia) ma ha tuttavia contribuito alla determinazione dell’aliquota per la tassazione del reddito prodotto in Germania (Progressionsvorbehalt). Pur con questo aggiustamento, il rimborso fu cospicuo (anche se assolutamente non sufficiente a compensare la mazzata che presi con la dichiarazione dei redditi in Italia).

Tuttavia, come ho poi avuto modo di scoprire negli anni successivi, fare lo Steuererklärung conviene sempre, anche quando non si ha “molto” da scaricare dalle imposte. Io infatti in Germania ho sempre abitato vicino al lavoro e quindi non ho mai potuto approfittare della Pendlerpauschale (una delle piú “ricche” deduzioni disponibili per i lavoratori dipendenti), in piú avendo ogni genere di attrezzatura professionale fornita dall’Azienda e una carta di credito corporate per le mie spese, non ho mai avuto chissá quante spese deducibili.
Tuttavia, ho sempre preso dei rimborsi interessanti.

Esiste infatti, per tutti i lavoratori dipendenti, una deduzione forfettaria di 1000 Euro (dall’anno prossimo saranno 1200), indipendente dalle spese sostenute. Quindi giá inoltrando un semplicissimo Steuererklärung come Arbeitnehmer, senza presentare alcuna spesa deducibile, é possibile portare a casa dei soldini. Quanto si porta a casa, dipende ovviamente da quanto si é tassati; se siete specializzati ed avete un alto stipendio, una deduzione di 1000 Euro significa giá portarsi a casa 500-600 Euro di rimborso. Niente male direi.

Tre opzioni per la dichiarazione dei redditi

Da anni in Germania la dichiarazione dei redditi é un processo in gran parte digitalizzato. I dati vengono inviati per via digitale ai Finanzamt competenti e solo su richiesta specifica di questi ultimi il contribuente deve integrare quanto giá inoltrato con documentazione cartacea (questo é normalmente necessario per gli Steuererklärung piú sostanziosi, in cui vi sono piú fonti di reddito e/o abbondanza di spese da dedurre).
Esistono fondamentalmente tre modi per presentare il proprio Steuererklärung:

  • Utilizzare il software gratuito ELSTER, messo a disposizione dal ministero delle Finanze Tedesco
  • Utilizzare una piattaforma internet a pagamento, come smartsteuer.de
  • Rivolgersi ad uno Steuerberater

Il software ELSTER (Elektronische Steuererklärung) rappresenta la via piú economica ma anche la piú complicata. ELSTER infatti é un tool molto esigente e ben poco user friendly. Presuppone che voi sappiate giá a perfezione (o quasi) dove vanno inserite tutte le voci e non é di grande aiuto in caso di incongruenze. Ma se conoscete molto bene il Tedesco, avete buona comprensione delle normative fiscali e la vostra dichiarazione dei redditi non é eccessivamente complicata, ELSTER rappresente una alternativa percorribile, ed… é gratis.

Il miglior compromesso qualitá/prezzo é sicuramente un portale internet. Con poche decine di Euro potete inoltrare digitalmente il vostro Steuererklärung e avrete a vostra disposizione una interfaccia che vi guiderá passo passo in modo chiaro, indicandovi dove andare a cercare le informazioni e dove inserirle, con esaustive spiegazioni riguardo ad ogni voce e diversi check per assicurarsi che ció che avete inserito sia congruente. È peró necessaria una buona conoscenza del Tedesco.
Qui di seguito alcuni dei principali portali per lo Steuererklärung:
smartsteuer.de (con cui mi sono sempre trovato bene)
taxfix.de
steuererklaerung.de
lohnsteuer-kompakt.de
WISO Steuer

Il vostro Tedesco non é all’altezza? Potete virare su un portale in lingua inglese, come ad esempio: steuergo.de.

Una interessante caratteristica di questi portali é quella di calcolare il rimborso (o il conguaglio) passo passo durante il processo. Avrete quindi una stima del rimborso che vi spetta giá dalle prime fasi della compilazione.

L’ultima opzone, piú costosa, é rivolgersi ad uno Steuerberater, che puó essere considerato l’equivalente tedesco di un commercialista. Rappresenta il piú delle volte la soluzione ottimale se avete uno Steuererlärung complicato, con piú fonti di reddito e un sacco di documentazione per i rimborsi. Lo Steuerberater si fará carico di tutto, voi dovrete solo occuparvi di fargli avere tutti i documenti che lui vi chiederá.
Un ulteriore e non indifferente vantaggio é che lo Steuerberater puó fare un quadro dettagliato della vostra situazione e, conoscendo la normativa a menadito, farvi accedere a deduzioni e detrazioni di cui neppure sospettavate l’esistenza.
Questo servizio tuttavia ha un suo prezzo, che non é indifferente: gli Steuerberater in Germania sono costosi, generalmente di piú rispetto ad un commercialista per fare un Modello Unico in Italia. Pertanto lo Steuerbarater “covinene” solo se la vostra situazione personale vi mette in condizione di ricevere sostanziosi rimborsi.

Cosa serve per lo Steuererklärung e come si procede

Per iniziare il vostro primo Steuererklärung da lavoratore dipendente, vi serve innanzitutto documentazione del vostro reddito e delle imposte e contributi che vi sono già stati trattenuti in busta paga: a tal scopo vi servirà il Lohnsteuerbescheinigung. Si tratta di un documento semplice e sintetico (generalmente una pagina) che riporta tutte i dettagli del vostro reddito lordo e delle trattenute che vi sono già state applicate dal datore di lavoro.
Il Lohnsteuerbescheinigung arriva generalmente con la busta paga di gennaio e se nell’arco dell’anno avere avuto più lavori, riceverete un Lohnsteuerbescheinigung da ciascuno dei vostri datori di lavoro.

Partendo da questo documento, l’inserimento dei dati é cosa tutt’altro che complicata: se utilizzerete un portale online, dopo avere inserito tutti i vostri dati personali (generalitá, indirizzo, professione, Steuerklasse, ecc…) vi verrá chiesto di inserire in una tabella le cifre presenti nelle voci del vostro Lohnsteuerbescheinigung. Le voci all’interno della tabella sono numerate e sarete guidati nel procedimento in maniera dettagliata; é pressoché impossibile sbagliare!
Una volta completato l’inserimento dei dati, l’algoritmo potrá giá calcolare il rimborso spettante.

Se compare una cifra di qualche centinaio di euro a vostro credito (Erstattung) allora significa che il vostro datore di lavoro non ha considerato i 1000 Euro di detrazione nel computo delle buste paga, quindi avete diritto al rimborso. Questo avviene nella maggioranza dei casi.
Se tuttavia non compare alcun rimborso, o se la cifra si aggira nelle vicinanze dello zero, significa che la deduzione é giá stata considerata e quindi non vi spetta nessun rimborso. È una eventualitá abbastanza rara, ma puó capitare. In questo caso, proseguire nello Steuererklärung ha senso solo se avete spese da dedurre superiori a 1000 Euro.

Difatti, la deduzione di 1000 Euro rappresenta una sorta di forfait di spese che lo Stato tedesco riconosce ad ogni lavoratore dipendente. Volendo andare a dedurre spese ulteriori, esse andranno effettivamente ad abbattere la vostra base imponibile solo per la quota che supera i 1000 Euro.
Ergo, se le vostre spese deducibili non superano i 1000 Euro, nel vostro Steuererklärung (dal punto di vista del rimborso) di fatto non cambierá nulla.

Werbungkosten

I Werbungkosten coprono una moltitudine di spese che il lavoratore dipendente sostiene di tasca propria nell’ambito del proprio lavoro. La piú popolare é sicuramente la Pendlerpauschale, il “forfait del pendolare”, che permette di dedurre dalla base imponibile i costi dei trasferimenti casa-lavoro.
Vi é poi la Homeofficepauschale, 5 Euro al giorno di deduzione per chi lavora da casa (introdotta dopo la pandemia).
Sussiste la possibiltá di dedurre tantissime spese, ad esempio abbigliamento da lavoro, spese per allestire una stanza ufficio, spese per la doppia residenza per i pendolari del weekend, spese per internet (se usato principalmente per lavoro), spese per assicurazioni, e tantissimo altro.
Come anticipato un paragrafo piú su, i Werbungkosten iniziano ad avere effetto sulla base imponibile solo quando superano i 1000 Euro.

Pendlerpauschale

La Pendlerpauschale é il rimborso per le spese di trasporto dalla propria abitazione alla sede di lavoro, ed é valida qualunque sia il mezzo di trasporto utilizzato. Si tratta probabilmente della piú “ricca” deduzione riservata ai lavoratori dipendenti tedeschi, e ogni volta che penso che in Italia ho fatto 50 km a/r al giorno per 10 anni senza avere avuto indietro una lira, mi sento un po’ un imbecille (a non essermene andato prima!).

Il lavoratore dipendente in Germania ha diritto ad una deduzione di 30 cent a chilometro, che incrementa a 38 cent/km dopo i 20 chilometri di distanza casa-lavoro.
In teoria, é la via piú breve che dovrebbe far testo per il calcolo della deduzione, tuttavia spesso i Finanzamt accettano anche percorsi piú lunghi, quando la via piú breve é sconveniente. In generale, la prima soluzione di Google Maps é considerata un buon benchmark.
Successivamente, devono essere calcolati i giorni effettivi di lavoro effettuati durante l’anno, considerando anche ferie e malattia.
Il calcolo dell’importo deducibile é quindi:

distanza casa-lavoro (sola andata) in km * giorni di lavoro nell’anno solare * 0,30 cent

per la distanza da 0 a 20 km.
Per i chilometri successivi:

distanza casa-lavoro (sola andata) in km * giorni di lavoro nell’anno solare * 0,38 cent

Si tratta di una deduzione fiscale notevole, che, insieme alle autostrade gratuite, basta a spiegare come mai in Germania é normale trovare gente che ha il lavoro a 70 km da casa (giá da prima del Covid).

Nei portali online, il calcolo della Pendlerpauschale é veloce e semplicissimo.

Rimborso

Una volta inviato lo Steuererklärung, in genere passano da 6 a 12 settimane prima che arrivi il rimborso. Arriva direttamente sul C/C da voi indicato nella procedura ed é generalmente preannunciato da una lettera del Finanzamt che vi arriverá per posta qualche giorno prima del’accredito.
Se é filato tutto liscio, l’accredito sará esattamente quello che vi é stato prospettato dal software o dal portale online.
A me é capitato un paio di volte che la cifra variasse (poche decine di Euro, nulla di che), in quel caso il Finamzamt si é limitato a rimborsare la cifra da loro ricalcolata (peraltro maggiore di quella preventivata) senza alcun commento o “rimprovero”.

Germania sí, Germania no. Orientarsi e informarsi nella rete degli esaltati e dei detrattori.

Articolone di fine anno tra il filosofico e il polemico

Sulla Germania da sempre si discute moltissimo, soprattutto in questi ultimi anni contrassegnati da una fortissima emigrazione dall’Italia e dal successo di alcuni vloggers e bloggers che parlano di questo Paese.

Si distinguono, in questo frangente, due grandi schieramenti contrapposti.

I Germania-Esaltati

Sono quelli per cui la Germania é il top assoluto, un paradiso in terra con qualitá della vita a livello ultraterreno, stipendi da supermanager anche per chi é impiegato come operaio in fabbrica, cittá lastricate di puro benessere con servizi perfetti e zero criminalitá, Aziende pronte ad accoglierti col tappeto rosso offrendo trattamenti economici sconosciuti in Italia.
Si tratta anche generalmente di persone che disprezzano l’Italia in modo massivo, e impegnano tutte le loro energie quando si tratta di rimarcare tutto ció che in Italia va male e tutto ció che in Germania va bene.
E ovviamente, dicono a tutti “andate in Germania”.

I Germania-Detractors

Sono quelli che ti dicono che la Germania é finita, che é diventata uno schifo, che va tutto male. Generalmente é gente che vive in Germania da anni, magari anche da molti anni, e che utilizza tale “anzianitá” come rafforzativo della validitá delle proprie opinioni (lascia che ti dica io come stanno le cose, che io in Germania ci vivo da trent’anni) e che della Germania racconta dei prezzi delle case fuori controllo, del’immigrazione incontrollata, del degrado rampante nelle cittá, dei minijob, del Kurzarbeit, della sottoccupazione, del ridimensionamento dell’industria, dei licenziamenti nelle fabbriche, delle periferie degradate delle Mietkaserne, e cosí via.
E ovviamente, dicono a tutti “non venite in Germania”.

Proviamo a tornare sulla terra

Houston, abbiamo un problema! Immaginiamo di essere a bordo di una capsula Apollo (anzi Orion, per stare al passo coi tempi) e ci troviamo bloccati a cavallo tra due orbite: quella degli esaltati e quella dei detrattori. Muoversi tra le due orbite é molto facile, basta qualche spintarella dei razzi di controllo di assetto e possiamo vedere contenuti sia da un lato che dall’altro. Quello che é difficile é iniziare il rientro nell’atmosfera e la discesa sul pianeta Terra.

Perché finché rimaniamo nelle due orbite, vediamo il pianeta da molto in alto e possiamo farci la nostra idea di come sono le cose lá sotto… ma l’unico modo per capire davvero é avere la voglia e l’intraprendenza di approfondire piú da vicino.
E approfondire in modo dettagliato é molto piú impegnativo! È necessario avvicinarsi, rientrare nell’atmosfera e scendere sulla Terra. E per rientrare nell’atmosfera sono necessari calcoli complicatissimi e precisione millimetrica, pena finire arrostiti oppure essere imbalzati nel gelo del cosmo.

Questa metafora nerd-aerospaziale é per spiegare come tutto questo purtroppo abbia a che fare con i meccanismi perversi alla base di Internet. I contenuti, per massimizzare la generazione di click, devono essere estremi, sensazionalistici, portatori di notizie pesanti e che fanno colpo.
Veloci da consultare, impattanti e non troppo approfonditi. Perché il loro scopo non è fare vera informazione bensì soltanto quello di generare click e di innescare discussioni-vespaio nei commenti, che attraggono a loro volta altre visualizzazioni e altri click…
Contenuti obiettivi, ricchi in informazioni, ragionati e dettagliati, sono purtroppo svantaggiati dalla “selezione naturale” operata dagli algoritmi di Internet.

Io stesso, sul mio blog, propongo contenuti “vecchia maniera”, ovvero testi descrittivi e tecnici. Giá alcune volte mi é stato criticato questo approccio (sono stato contattato da sedicenti “esperti di comunicazione” che proponevano, ovviamente a pagamento, servizi di “revisione” dei miei contenuti per renderli piú adatti ai tempi e piú acchiappaclick).
Oggi infatti l’internet mainstream vuole contenuti brevi, di impatto, meglio se organizzati in bullet points oppure meglio ancora: niente testo, fare un bel video. Perché la soglia media di attenzione nell’era dell’internet moderno é di pochi minuti quindi (sempre secondo gli esperti) non ha senso preparare “muri di testo” perché oggi ormai non li legge piú nessuno.

Non dubito della buona fede degli “esperti” tuttavia la mia risposta che viene dal cuore é: benissimo, se non sei disposto a prenderti del tempo per leggere, studiare, preparati e imparare, allora i contenuti degli esaltati/detrattori mainstream sono perfetti per te.
Perché riflettono quella che é la tua voglia di approfondire e di imparare veramente: zero.
I miei contenuti sono di un altro livello, quindi non fanno per te. I miei contenuti sono approfonditi e richiedono attenzione, riflessione e magari anche una rilettura. Quindi a chi è pigro suggerisco di lasciar perdere.

Trasferirsi all’estero é una decisione che cambia la vita e non la si puó prendere a cuor leggero. I miei post sono volti a fornire elementi utili a chi vuole prendere una decisione circa un trasferimento in Germania offrendo informazioni prima di tutto utili, ma anche mirate, approfondite e il piú possibile imparziali.
Dico “il piú possibile” perché tutti quanti abbiamo dei bias e nessuno é perfetto: anche io certe volte, quando scrivo, mi rendo conto che devo rielaborare e riformulare alcune mie frasi perché ci metto troppo del mio personale, col rischio di mandare al lettore un messaggio parziale. Mentre invece, quando scrivo articoli informativi su come funzionano le cose qui, questo non andrebbe fatto.
Ma vi assicuro che, nel limite del possibile, questo é uno sforzo che faccio sempre.

Il fatto é che ogni storia di emigrazione é una storia a sé stante, é una delle piú grandi sfide che si possono affrontare nella vita, ed é qualcosa di strettamente personale. Ci sono storie di emigrazione di grande successo e di realizzazione cosí come ci sono storie di emigrazione di grande sofferenza costellate di cocenti delusioni.

Gli esaltati cercheranno di convincervi che se verrete qui sará sicuramente un successo, mentre i detrattori faranno di tutto per instillarvi nella testa di non venire qui perché la vostra esperienza sará sicuramente una schifezza.
Il piú delle volte dietro a queste prese di posizione nette e drastiche c’é solo brama di click e di visualizzazioni, senza contare una certa voglia di dare nutrimento ai propri confirmation bias. Magari perché loro si sono trasferiti qui a loro volta e a loro é andata bene (o male), quindi vogliono convincervi che andrá bene (o male) anche a voi. Per farlo faranno un accurato cherry picking, stando attenti a dare risalto solo a quelle notizie e informazioni che sostengono le loro opinioni.

Insomma, bisogna fare molta molta attenzione a chi si dá ascolto circa il tema “Germania”.
E non fatevi impressionare da quelli che si mettono su un piedistallo forti del fatto che “io in Germania ci vivo da trent’anni” perché non conta un fico secco da quanto tempo sei qui, conta quanto hai imparato. Un tronco non diventa un coccodrillo solo perché sta trent’anni in acqua.
Uno puó stare in Germania anche 50 anni e imparare poco o nulla, della Germania. Ho conosciuto gente che é qui da 30 anni e ha ancora un tedesco da terza elementare senza azzeccare mezza declinazione, tiene ancora il cellulare in Italiano, a casa guarda solo la TV Italiana, e per qualunque evenienza burocratica si rivolge ancora ai patronati che parlano Italiano.
Io sono qui da 5 anni e mi sono sempre sbrigato tutta la burcrazia da solo, tengo seminari tecnici in tedesco, gestisco clienti e fornitori in tedesco, e sempre in tedesco eseguo operazioni finanziarie appoggiadomi a Finanzberater indipendenti; e da poco ho anche iniziato a investire in immobili nella Metropolregion Rhein-Neckar. E nonostante ció, ho sempre ancora l’impressione di stare solo iniziando a scoprire questo Paese, e nel tempo libero cerco poco alla volta di imparare di più della sua storia e letteratura.
Perché da quando sono arrivato qui non ho mai spesso di studiare e di imparare tutto il possibile sulla Germania. Nel bene e nel male.

La verità alla fine è una sola, e cioè che se verrete qui, la vostra storia la costruirete voi. Cercate quindi di non farvi influenzare da messaggi eccessivamente antisonanti e impetuosi, e concentratevi su voi stessi.
Se deciderete di avventurarvi in Germania per una nuova esperienza di vita, sará una storia solo e soltanto vostra, unica e irripetibile.
Nessuno puó dire se andrá bene o andrá male, ma credetemi, voi potete fare molto per influenzare il risultato. Informandovi e preparandovi.

Internet é una autentica miniera d’oro per chi vuole informarsi e prepararsi, ma ha purtropo un grande difetto: é ottimizzato per chi ha bassissimi livelli di attenzione e per la promozione di contenuti estremi e antisonanti. Serve quindi uno sforzo extra per trovare informazioni di qualitá, possibilmente anche conoscenza della lingua tedesca per estrarre notizie e informazioni il piú precise possibili.

Per chi fosse capitato in questo Thread proprio a seguito di una ricerca sul tema Germania e volesse approfondire, consiglio di fare un salto sulle mie pagine Vita in Germania e Trasferirsi all’estero per consultare lo storico dei miei articoli, preselezionati per argomento.

Idealmente, se mi venisse chiesta una ipotetica checklist delle informazioni da cercare e da analizzare, direi che per prima cosa andrebbe capito se la Germania puó fare per voi, se vivere qui vi potrebbe piacere oppure no. Ne ho parlato in un articolo di qualche tempo fa, in cui ho affrontato alcune delle domande da porsi per capire se siete tipi da Germania.
La Germania, poi, é molto grande, e le differenze regionali sono marcate, esattamente come in Italia. Se avete giá chiara la regione in cui volete trasferirvi, vi consiglio caldamente di concentrare i vostri sforzi sulla ricerca di informazioni attinenti alle regione che vi interessa. A cambiare infatti non é solo la gente, le tradizioni, gli usi e i costumi, ma anche la lingua (con cambi di inflessione molto pesanti e importanti differenze di vocabolario), i passatempi nel tempo libero, gli hobby, l’orientamento politco e l’atteggiamento verso i forestieri.
Vi é poi il discorso lavorativo: é importate cercare di capire quanto potete guadagnare realmente e quale riferimento stabilire per le negoziazioni. Sugli stipendi in Germania (e su come informarsi) ho scritto un articolo tempo fa che é ancora oggi attuale; ma in molti casi é adirittura possibie mettere le mani su cifre concrete come nel caso del contratto dei metalmeccanici IG Metall di cui ho parlato in un articolo apposito.
Sempre rimanendo in tema lavorativo, vi sono molte differenze di mentalità e di metodo tra l’Italia e la Germania, il modo in cui si lavora qui è sostanzialmente diverso rispetto all’Italia e la stessa vita di tutti i giorni in ufficio è “abbastanza” diversa. Ne ho parlato anni fa in un articolo: 10 abitudini lavorative che probabilmente dovrai abbandonare se ti trasferisci in Germania. Queste diversità potrebbero rendervi la vita in Germania molto gradita (o molto meno) rispetto all’Italia.
Molto importante e strettamente collegato al tema lavoro è l’aspetto assicurazioni e previdenza sociale: in Germania vi sono assicurazioni sanitarie pubbliche e private con vantaggi e svantaggi, le pensioni (statali) sono molto basse e organizzarsi il proprio retirement con strumenti integrativi è un must assoluto, senza contare altri tipi di assicurazioni che è assolutamente opportuno stipulare se vi trasferite qui.
Dovete inoltre mettere in conto uno Stato abbastanza esigente in termini di rispetto delle regole e una mentalità in generale molto “quadrata” di fronte ad errori anche piccoli. Leggerezze e “ragazzate” fatte nella vita o sul lavoro in Italia vengono quasi sempre perdonate e si chiude un occhio (anche due) mentre in Germania si verrà sempre puniti secondo le regole, senza eccezioni. Questo talvolta può portare a subire conseguenze molto gravi per errori anche piccoli ed è una cosa da tenere bene a mente perchè rappresenta una grossa differenza con l’Italia: in Germania sul rispetto delle regole non si scherza. Ne ho parlato in un articolo di qualche tempo fa.
Non voglio poi stressarvi sulla questione abitare, trovare casa o comprare casa, probabilmente saprete già che in Germania è decisamente più difficile che in Italia. Se vi interessa l’argomento consultate i vari articoli disponibili elencati sulla pagina Vita in Germania.
Anche l’argomento costo della vita è molto complesso. Ho provato ad affrontarlo qualche anno fa in un confronto tra Monza e Darmstadt, che tuttavia risulta abbastanza datato visto che riguarda il 2018, quando Covid-19 e inflazione ancora non erano arrivati. In linea di principio, posso dire che venendo dalla Lombardia, non ho notato grossi stravolgimenti nelle mie spese ordniarie e straordinarie e nel mio carrello della spesa. Ma siccome l’argomento varia molto anche da zona a zona, il mio consiglio è: documentatevi. Affitti, immobili, mezzi di trasporto, carburanti, ristoranti, automobili, mobilia, alimentari, sono tutte cose i cui prezzi si consultano facilmente su Internet. Fatevi un giro su rewe.de o kaufland.de e divertitevi.

Ora, in mezzo a tutto questo uno potrebbe legittimamente chiedersi, qual è la cosa più importante di cui tenere conto. Cosa fa davvero la differenza per un trasferimento all’estero che ti cambia la vita in meglio.
Secondo me il presupposto fondamentale è che sia soddisfatta la primissima condizione che ho elencato: la Germania deve essere un posto che vi piace, che vi fa sentire a vostro agio, che vi fa stare bene.
Altrimenti anche lo stipendio più alto del mondo, il lavoro più figo del pianeta o l’amore più appassionante dell’universo prima o poi vi staranno stretti e non vi sentirete bene.
Quindi secondo me vale la pena investire qualche energia sul capire se siete tipi da Germania. Se poi scoprirete che è così, avrete probabilmente ancora più motivazione a proseguire nel vostro intento.

Ma soprattutto, qualunque sia il vostro progetto (di espatrio o qualunque altra cosa) per il 2022, vi faccio i miei auguri affinchè sia un successo.

Gefeuert: licenziato! E adesso? Come comportarsi quando si perde il lavoro in Germania

Con l’arrivo del Coronavirus per molti si é realizzato l’impensabile: il proprio posto di lavoro, fino al giorno prima solidissimo e inattaccabile, é di colpo scomparso da un momento all’altro e ci si é ritrovati con una lettera di licenziamento in mano nel pieno di una pandemia con annessa crisi economica mondiale.

Sono molte infatti le persone che si sono viste recapitare lettere di licenziamento o si sono viste proporre degli Aufhebungsvertrag, soprattutto durante la sciagurata primavera del 2020.
Le statistiche fortunatamente ci rassicurano e, numeri alla mano, emerge che questa situazione é stata per molti temporanea, in quanto la disoccupazione a Ottobre 2021 si é riportata al 5,2 % (rispetto al 6% dell’Ottobre 2020) e le Germania viaggia nuovamente verso la piena occupazione.

Ciononostante, in questo post spiegheró brevemente che fare e come comportarsi in Germania in caso di licenziamento (perché oggi piú che mai vale l’assioma: you never know).

Arbeitslosmeldung (dichiararsi disoccupati) alla Bundesagentur für Arbeit

Un punto molto importante comune a pressoché tutti i casi di licenziamento consiste nell’obbligatorietá, dal momento in cui si riceve notifica del fatto che si é perso il lavoro, di recarsi presso i Jobcenter della Bundesagentur für Arbeit (Agenzia Federale del Lavoro) e dichiararsi Arbeitslos (disoccupati) e Arbeitssuchend (in cerca di lavoro).
Questo passo é importantissimo perché nel momento in cui vi registrate alla Bundesagentur für Arbeit, avrete la copertura di assicurazione sanitaria e i contributi per la Pflege– e Rentenversicherung coperti per tutto il periodo di disoccupazione.
Ignorare questo passaggio significa, de facto, rimanere senza copertura sanitaria. Quindi occhio! Se sete rimasti seza lavoro, dovete mettere subito al corrente l’Agenzia.

Essere registrati come Arbeitssuchend presso l’Agenzia del Lavoro, oltre che darvi diritto all’indennitá di disoccupazione ALG I e permettervi di conservare la vostra copertura sanitaria, vi dá la possibilitá di accedere al portale online dell’Agenzia dove potete consultare offerte di lavoro, creare/aggiornare il vostro profilo e anche partecipare a un interessante assortimento di corsi online (corsi di lingue, di sicurezza sul lavoro, di gestione del personale, eccetera) che, una volta completati, andranno ad impreziosire il vostro profilo online.

Durante il vostro periodo di disoccupazione, Agenzia vi recapiterá per posta una serie di offerte di lavoro attinenti al vosto profilo. Ogni volta che l’Agenzia vi segnala una offerta di lavoro, siete tenuti a candidarvi per quel lavoro. Se non intendete farlo, dovrete fornire all’Agenzia per iscritto la motivazione del perché non vi volete candidare per quella posizione.
Troppi rifiuti ingiustificati da parte vostra potrebbero portare l’Agenzia a rivedere la vostra posizione ed, eventualmente, a chiudere il rubinetto dei sussidi erogati nei vostri confronti (molto difficile, ma puó accedere).

Nulla vi vieta, naturalmente, di continuare a cercare lavoro per conto vostro.
L’importante é che, nel momento in cui avete trovato e accettato un nuovo impiego, avvisiate immediatamente l’Agenzia in modo che possa rimuovervi dalla lista dei disoccupati in cerca di lavoro ed interrompere l’erogazione dei sussidi.

Vediamo ora una carrellata delle principali modalitá di licenziamento in Germania.

Fristlose Kündigung (licenziamento senza preavviso / licenziamento in tronco)

Il termine tecnico-legale esatto é Außerordentliche Kündigung, ed é regolato dalla § 626 BGB. Si tratta della forma di licenziamento piú brutale possibile in Germania: si riceve la lettera e dal giorno dopo si é a casa. Fortunatamente, non é una forma di licenziamento liberamente utilizzabile dal datore di lavoro: devono esserci precisi presupposti per giustificare una tale misura altrimenti il licenziamento puó essere facilmente contestato per via legale.
Questa forma di licenziamento avviene normamente in caso di gravi negligenze del dipendente (e.g. ammanchi di cassa, sottrazione di materiale di proprietá dell’Azienda, comportamenti scorretti o vessatori nei confronti di colleghi o collaboratori) ma puó essere utilizzato anche per eventi esterni alla vita lavorativa (ad esempio se si viene condannati in un processo per un reato grave). Nella maggior parte dei casi é quindi un comportamento scorretto del lavoratore a causare la brusca interruzione del rapporto di lavoro: si parla in questo caso di verhaltensbedingte Kündigung (licenziamento per motivi disciplinari).
Questa forma di licenziamento, non prevedendo il periodo di preavviso, ha conseguenze pesanti: nel momento in cui ci si reca alla Bundesagentur für Arbeit per registrarsi come Arbeitslos e Arbeitssuchend, non si potrá accedere subito all’indennitá di disoccupazione ALG I ma bisognerá aspettare un periodo variabile da una settimana a tre mesi (questo meccanismo si chiama Sperrzeit) quindi sará necessario contare solo sui propri risparmi per poter tirare avanti in questo periodo.
Inoltre la lettera di referenze sará una pesante tegola sul vostro curriculum: il datore di lavoro é tenuto a scrivere nelle referenze il perché siete stati licenziati in tronco, e di sicuro questo non vi sará di aiuto nel trovare un nuovo lavoro.
Badate bene, in Germania é molto piú facile essere mollati a casa per motivi disciplinari rispetto all’Italia. Se infatti nel bel Paese spesso si chiude un occhio e si perdona, in Germania NO.

Ordentliche Kündigung (licenziamento con preavviso / licenziamento ordinario)

Si tratta della forma di licenziamento piú comune e utilizzata. Essa prevede il rispetto del Kündigingsfrist (periodo di preavviso) che é regolato secondo una legge federale, la Kündigungsschutzgesetz (KSchG), anche se possono esservi specifiche disposizioni all’interno dell’Arbeitsvertrag oppure nel Tarifvertrag.
Nel caso di contratti a tempo indeterminato, il periodo di preavviso é generalmente di un mese durante il periodo di prova, che ad assunzione confermata va poi ad incrementare progressivamente con l’anzianità aziendale. La legge definisce i seguenti periodi di preavviso:

Anzianitá in AziendaKündigungsfrist
Da 2 anni1 mese
Da 5 anni2 mesi
Da 8 anni3 mesi
Da 10 anni4 mesi
Da 12 anni5 mesi
Da 15 anni6 mesi
Da 20 anni7 mesi
Durata del preavviso in Germania secondo la § 622 BGB


La Kündigungsschutzgesetz consente ad una Azienda di licenziare un dipendente tramite Ordentliche Kündigung fondamentalmente in tre casi:
1) Licenziamento per scelte aziendali (Betriebsbedingte Kündigung) in caso di riorganizzazioni, tagli, ristrutturazioni, delocalizzazioni, trasferimenti produttivi, ecc..
2) Licenziamento per motivi disciplinari (Verhaltensbedingte Kündigung): similmente a quanto visto sopra, il dipendente scorretto o insubordinato puó essere licenziato anche con licenziamento ordinario, rispettando quindi il periodo di preavviso.
3) Licenziamento per motivi lavorativi/personali (Personenbedingte Kündigung): si applica qualora il lavoratore abbia performance eccezionalmente scadenti sul posto di lavoro, eseguendo sempre e solo lavori di pessima qualitá, in ritardo, ecc…
In tutti questi casi, al ricevimento della lettera di licenziamento fa seguito il rispetto del periodo di preavviso, che viene normalmente “arrotondato” calcolandone la durata a partire dal 15 del mese o dal primo giorno del mese successivo (a seconda di quale delle due date é piú vicina).
In tutti i casi, la protezione data dal periodo di preavviso permette di rivolgersi alla Bundesagentur für Arbeit mentre si sta ancora lavorando, dando cosí all’Agenzia tutto il tempo per processare la pratica e far partire l’erogazione del sussidio di disoccupazione ALG I, cosí come l’estensione della copertura sanitaria, a partire dal momento esatto in cui cessa il rapporto di lavoro.
Si é cosí coperti senza soluzione di continuitá fino al prossimo impiego.
Attenzione: in Germania non esiste liquidazione o TFR. Quando si perde il lavoro non si riceve quindi nessuna somma come trattamento di fine rapporto. È tuttavia possibile, in alcuni casi, incassare interessanti buoniuscita, come vedremo nel paragrafo successivo.

Aufhebungsvertrag

L’Aufhebungsvertrag (detto anche Auflösungsvertrag o Aufhebungsvereinbarung) é un contratto di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro sottoscritto dal datore di lavoro e dal dipendente.
Viene spesso utilizzato in caso di riorganizzazioni aziendali ed é normalmente riservato a dipendenti con inquadramento elevato (quadri o dirigenti) oppure ad elevata qualifica (e.g. Senior Project Managers, Lead Developers) e ha il vantaggio, per l’Azienda, di poter effettuare tagli di personale in modo “silenzioso” e riservato, garantendosi l’assenza di rimostranze e noie legali da parte degli interessati (a prezzo di uno sforzo economico extra).
Attraverso la stipula di un Aufhebungsvertrag il dipendente accetta di terminare il rapporto di lavoro e di rinunciare a qualunque pretesa nei confronti del datore di lavoro, a fronte di una prestazione compensativa erogata dall’Azienda (un buonouscita). Tale compensazione consiste in una somma in denaro, normalmente calcolata in mensilitá. A seconda del grado rivestito in Azienda, della seniority e del livello di qualifica, tale compensazione puó essere piú o meno elevata. Non di rado, l’Aufhebungsvertrag contiene precise e vincolanti clausole di segretezza riguardo all’entitá della compensazione economica e spesso anche riguardo al contratto stesso (il dipendente deve raccontare a tutti che é stato lui a decidere di licenziarsi).
Benché perdere il lavoro non sia (quasi) mai una esperienza piacevole, essere licenziati con un Aufhebungsvertrag puó essere un ottimo affare: conosco personalmente un paio di Ingegneri che accettando tale contratto si sono portati a casa in soluzione unica molteplici mensilitá di stipendio, e nel giro di neanche un mese dal licenziamento avevano giá trovato un nuovo impiego. Decisamente un win-win!
Tuttavia, da un punto di vista squisitamente legale, accettare un Aufhebungsvertrag equivale ad essersi licenziati di propria iniziativa; inoltre, non sempre questo tipo di contratti prevede un preavviso ma il piú delle volte la risoluzione del rapporto di lavoro é pressoché immediata. Questo comporta alcune conseguenze nel momento in cui ci si recherá alla Bundesagentur für Arbeit per registrarsi come Arbeitslos e Arbeitssuchend: non si potrá infatti accedere immediatamente all’indennitá di disoccupazione ALG I ma si sará anche in questo caso soggetti allo Sperrzeit.
Inoltre non sempre l’agenzia del lavoro puó accordare l’erogazione di sussidi a chi ha firmato un Aufhebungsvertrag proprio perché, come scritto poche righe piú su, accettare questo contratto equivale ad avere dato spontaneamente le dimissioni.
Vi é tuttavia una clausola che puó essere inclusa all’interno dell’Aufhebungsvertrag allo scopo di permettere all’interessato di accedere ai sussidi di disoccupazione, ovvero l’indicazione precisa che l’Aufhebungsvertrag viene proposto quale alternativa ad un Betriebsbedingte Kündigung.
In ogni caso, qualosa vi venisse proposto un Aufhebungsvertrag, é sempre buona cosa farlo vedere ad un legale prima di prendere una decisione. È sempre possibile “contrattare” e giocare al rialzo con il buonouscita, ma molto dipende ovviamente dalla vostra storia aziendale e da quale posizione rivestite.

La Germania fa per me? Qualche domanda che é il caso di porsi

Darmstädter Schloss e Markplatz visti dai tavoli del Ratskeller.

Tra le varie questioni che é dovere sviscerare quando si prende in considerazione un trasferimento in Germania, c’é n’é una che non ho mai approfondito a dovere, ma che tuttavia é meritevole di grande attenzione.

Ovvero essere in grado di porsi attivamente ed efficacemente le domande:
la Germania fa per me?
sono un tipo da Germania?
mi troveró bene in Germania?

Non sono domande di poco conto. In Germania molte professioni permettono di guadagnare davvero bene, su questo siamo d’accordo. Si vive bene, il welfare é generoso e la qualitá della vita é tra le migliori al mondo, anche qui d’accordo.
Ma attenzione: é una societá diversa, il modo di vivere é diverso, le persone sono diverse. È bene tenerlo scrupolosamente a mente onde evitare di doversene dolorosamente rendere conto quando ormai é troppo tardi, e tornare mestamente in Italia delusi e amareggiati.

Proveró quindi a fornirvi qualche spunto di riflessione per capire se siete tipi da Germania.

Siete estroversi, esuberanti, casinari, vi lasciate andare subito con tutti e non potete vivere senza la vostra quotidiana scorpacciata di socialitá?
Allora pensateci bene prima di trasferirvi in Germania.
Non perché i Tedeschi siano orsi, asociali o chiusi (anzi tutt’altro), ma perché sono molto piú riservati e danno confidenza a poco a poco. Con i Tedeschi non si diventa amiconi subito, come succede spesso in Italia, ma ci vuole tempo. E il personaggio super estroverso, chiassoso ed espansivo é visto con diffidenza, sospetto e quasi con paura. Quindi se siete fatti cosí caratterialmente, fate qualche accurata riflessione.
La vita in Germania é piú “tranquilla” che in Italia.
Se escludiamo le grandi cittá come Frankfurt o München, dove c’è “movida” e gioventú, e le cittá universitarie come Heidelberg o Darmstadt dove alla sera in centro qualche giovane in giro c’é, in Germania alla sera é tutto molto piú tranquillo. Uscendo alla sera in auto alle 21 in una serata infrasettimanale di inverno il traffico che si trova sulle strade é pari a quello che si troverebbe, nel Nord Italia, a mezzanotte.

Vi piacciono le situationi goliardiche e caciarone, il vostro ambiente di lavoro ideale é un continuo di scherzi e prese in giro (anche pesanti) tra colleghi, intervallati da vari “momenti cazzeggio” ?
Allora non traferitevi in Germania.
Questo genere di goliardia in Germania esiste solo all’Oktoberfest o in tutte quelle situazioni in cui si smuovono fiumi di birra (o di altri alcoolici). Negli uffici e nelle officine tedesche si lavora in tranquillitá, in religioso silenzio e senza grandi momenti di divagazione. Sono pochi gli ambienti di lavoro in cui si vedono situazioni “movimentate” e si tratta per lo più ambienti a maggioranza straniera. Per i tedeschi c’è una distinzione netta e totale tra il lavoro e la pausa per la chiacchierata o il caffè, che si effettua rigorosamente nel locale a esso adibita e mai in ufficio. Al lavoro si “chiacchiera” poco e ci si concentra sulle discussioni attinenti, si mantiene un atteggiamento professionale e non si fa uso di espressioni o modi di fare eccessivamente informali.

Siete eleganti e stilosi, adorate gli ambienti pettinati, vi sentite a vostro agio solo in giacca e cravatta e per voi l’apparenza conta piú di tutto?
Allora non trasferitevi in Germania.
I Tedeschi sono assolutamente indifferenti all’apparire e le loro scelte nel vestire sono dettate esclusivamente dalla funzionalitá e dalla comoditá. Questo comporta autentici orrori stilistici che sono all’ordine del giorno in ogni parte della Germania: combinazioni di colori improponibili e abbinamenti di vestiario per noi senza alcun senso sono assolutamente normali qui, del resto parliamo del popolo che ha fatto del calzino bianco di spugna con i sandali uno dei suoi simboli nel mondo. Ma i Tedeschi sono fatti così, a loro non importa nulla delle apparenze e del giudizio degli altri, la loro priorità è stare comodi e avere abbigliamento puramente funzionale all’attività svolta. Qui non è assolutamente infrequente trovare, negli uffici, gente in ciabatte o in pantaloncini corti (o entrambe le cose) e lo stesso vale, in alcuni casi, anche per i reparti produttivi (esistono apposite “ciabatte antinfortunistiche “). E il loro tipico “vestito della domenica” è … una tenuta da trekking.

Adorate il mare, l’odore della salsedine, siete dei romantici innamorati della spiaggia e dell’atmosfera estiva?
Allora lasciate perdere la Germania.
Non tanto perché in Germania il mare non c’é, o quantomeno, non c’é come lo concepiamo noi in Italia, ma proprio perché l’atmosfera é completamente diversa. Anche nelle piú famose localitá di mare tedesche come Stralsund o Sylt non troverete mai un ambiente che possa rassomigliare anche vagamente ad una localitá di mare Italiana. È un modo completamente diverso di vivere il mare e difficilmente un Italiano che adora il suo mare ci si potrá mai adattare.
Inoltre la conformazione geografica dell’Itaia fa sí che quasi ovunque, vivendo nello stivale, si ha la possibilitá di raggiungere il mare con un paio d’ore di automobile al massimo. In Germania non é assolutamente cosí: bisogna macinare centinaia di chilometri andando a Nord o a Sud, e il mare é lontano, molto lontano.
Per compensare, i Tedeschi sono soliti utilizzare qualunque pozzanghera laghetto a scopo balneare: soprattutto a sud, é possibile trovare numerosi Badesee dove si puó prendere il sole e nuotare. Alcuni cono molto ben curati, con tanto di spiaggia artificiale con sabbia riportata, giochi per bambini, bar/ristorante eccetera. Io come nuotatore li apprezzo molto, perché permettono la nuotata open water praticamente dietro casa; ma io sono un caso atipico. L’italiano medio ha quasi schifo a fare il bagno in un laghetto e andare in uno di questi Badesee per compensare la mancanza del mare Italiano sarebbe come mangiarsi una pizza fatta da un kebabbaro Turco per compensare l’astinenza dai sapori di casa propria: un nonsenso assoluto.

Siete integralisti della buona cucina, portabandiera sfegatati della tradizione Italiana, soffrite di dipendenza patologica dai profumi e dai sapori di casa nostra e impalereste vivi quelli che mettono il ketchup sopra gli spaghetti?
Allora pensateci bene prima di trasferirvi in Germania.
Partiamo da un presupposto chiave: in Germania non si mangia male, basta sapere cosa mettere nel carrello della spesa. Le verdure locali sono molto buone, la carne é buona, l’insalata e la rucola arrivano quasi sempre fresche dall’Italia cosí come tanti altri prodotti agricoli e caseari.
Sul cucinarvi le pietanze a casa, non avrete quindi grossi problemi.
Tuttavia in Germania assisterete anche a indicibili violenze perpetrate nei confronti della cucina Italiana, sotto forma di orrende pizze con gli ingredienti piú improbabili, pietanze che non sanno di niente, melanzane alla parmigiana color viola fosforescente, terribili “spaghetti pronti” da fare al microonde o tortellini giá pronti in barattolo, per non parlare (ormai sí, sono arrivati anche qui) delle storpiature italo-americane come i “Mac&Cheese”, le “fettuccine Alfredo” e gli “spaghetti bolognese”.
Se siete degli integralisti della cucina Italiana, qui vedrete realizzarsi i vostri incubi peggiori.
Le pizzerie buone e i ristoranti buoni, gestiti da Italiani, ci sono anche, ma non sono cosí facili da trovare e per trovarli prima é necessario provare; ed é proprio provando che potreste fare… alcune delle piú terribile esperienze culinarie della vostra vita.
Inoltre tenete anche conto del fatto che, se vi farete amici Tedeschi, quindo sarete invitati a casa loro per colazione/pranzo/cena sarete quasi sempre messi di fronte a Wurst, arrosticini, pollo allo spiedo e birra (anche a colazione!) e la cosa si fa ancora piú… interessante se vi fate amici Turchi o dell’Est Europa. Dovete quindi essere pronti ad avere molta “elasticitá culinaria” e a infliggere pesanti tormenti al vostro apparato digerente.

Vi piace la natura, la montagna, fate lunghe camminate all’aria aperta e adorate il trekking?
Allora la Germania potrebbe piacervi molto.
C’è una ragione per cui alla domenica molte cittá tedesche sono semideserte e trovate praticamente solo stranieri seduti nei café e negli Shisha-Bars: i Tedeschi vanno a camminare e a godersi le loro colline e le loro montagne.
Wandern (termine tedesco che significa camminare in montagna) é un autentico sport nazionale e quasi tutti lo praticano. Se vi piace camminare nella natura, qui troverete il vostro elemento. Le montagne non sono esattamente come da noi, ma in compenso abbondano le zone collinari, i boschi e le foreste. Le foreste come lo Schwarzwald e l’Odenwald sono autentici idilli per chi ama la natura. Percorsi ciclabili e sentieri rendono gite anche impegnative alla portata di (quasi) tutti.

Odiate il caos, le urgenze, le “cose di adesso da risolvere adesso”, i lavori che devono essere sempre fatti per ieri, la mancanza totale di pianificazione, di metodo e di ordine?
Allora la Germania probabilmente fa per voi.
Da quando vivo in Germania ho dimenticato cos’é lo stress. Sia lavorativamente che non. I Tedeschi hanno una abilitá fantastica e innata nel prendere le cose con calma e con metodo, in modo da fare i lavori una volta sola, e farli bene. Questo ha anche indubbiamente degli svantaggi, perché con questa mancanza di flessibilitá a volte ci si scontra (e pure pesantemente) ma ha un grandissimo vantaggio: qui si lavora bene, secondo un piano, con metodo e senza stravolgimenti di fronte continui.
I Tedeschi sono per natura avversi al modo di lavorare caotico, disorganizzato, arraffazzonato e improvvisto che contraddistingue molte realtá in Italia.
Se, come me, detestate con tutta l’anima questo modo di lavorare e vi manda in bestia la mancanza di organizzazione, la Germania potrebbe cambiarvi la vita.
In meglio.

Non vi piace guidare, vorreste vivere senza automobile oppure sognate di muovervi solo in bicicletta e mezzi pubblici, con infrastrutture adeguate?
Allora potreste prendere in considerazione la Germania.
In questo blog mi sono piú vote soffermato su come la Germania si stia trasformando in una nazione di ciclisti (non siamo ai livelli di Danimarca e Olanda, ma il trend vede una indubbia crescita) e su come i piú grandi fan dell’auto tedesca siano, per assurdo, gli stranieri.
La svolta green della Germania é ormai inarrestabile e nei prossimi anni dobbiamo aspettarci sempre piú iniziative, sussidi e incentivi alla mobilitá sostenibile a scapito dell’automobile.
Ma giá oggi, in molte localitá della Germania, é possibile vivere senza automobile e muoversi agevolmente grazie a piste ciclabili presenti in ogni dove, tranvie urbane e extraurbane capillari ed efficienti che si snodano anche lontano dalle grandi cittá, e ad un trasporto ferroviario cadenzato e flessibile.
Sempre piú famiglie tedesche, soprattutto nelle cittá, scelgono di non possedere un’automobile e optano, in alternativa, per le biciclette elettriche, nelle vesioni cittadine, da viaggio oppure “cargo”, con appositi carrelli appendice per il trasporto dei piú piccoli.

Non vi sentite a vostro agio in una societá che premia chi é piú “furbo” e chi é piú “sgamato”? Non vi riconoscete in un contesto sociale che esalta la furberia?
Vi posso capire molto bene. Allora la Germania puó fare per voi.
Questo punto, lo ammetto, é un po’ personale. Nei miei anni in Italia, nonostante non mi ritenga una persona stupida o eccessivamente “sempliciotta”, da piú parti mi arrivava il messaggio, veemente e martellante, di non essere un tipo “sgamato”. Me lo criticavano gli amici, i familiari, persino le mie ex fidanzate. A piú riprese, mi veniva contestata questa presunta “inadeguatezza”.
Ho perso il conto di quante volte nella vita mi sono sentito dire “ma sei cosí intelligente, come puoi essere cosí poco furbo“.
Ecco, in Germania questa cosa non esiste. La furbizia qui non é socialmente riconosciuta come un pregio. O perlomeno, siamo lontani anni luce dal culto della furbizia tipico e distintivo dell’Italia.
Per cui, se soffrite molto questa cosa, qui é assai probabile che vi troverete bene.

Conclusioni

Questo é solo un elenco di spunti, non vuole essere un mantra assoluto.
Guardate dentro voi stessi e chiedetevi se la Germania puó fare per voi, informandovi non solo su questo blog, ma anche su altri siti internet. Magari fatevi un viaggio e visitate il Paese, scrutate le persone, provate a parlare con la gente. Cercate di capire se vi puó piacere.
Un trasferimento all’estero non é un tema da prendere alla leggera. Vale la pena di fare qualche considerazione prima di “armarsi e partire”.

Ingegneri Aerospaziali in Germania (e non solo): dove trovare lavoro nell’Aerospazio al di lá delle Alpi

Il mio lavoro ha probabilmente un solo lato negativo: gestisco in gran parte progetti coperti da solidissimi NDA e non sono quindi autorizzato a condividere alcunché circa i dettagli tecnici, tecnologici e commerciali di ció che faccio. Da un certo punto di vista é un peccato, perché mi piace molto il mio lavoro, e da grande appassionato del mondo Aerospace & Defense parlerei per ore delle sfide tecniche e del valore che riesco a creare nelle collaborazioni con i miei clienti, senza contare tutta la tecnologia allo stato dell’arte con cui entro in contatto nei miei viaggi per il mondo.
Purtroppo peró, non si puó fare (e sotto ogni aspetto, é giusto cosí) anzi, tenere il piú assoluto riserbo su ció che faccio per i miei clienti é anche una parte necessaria e importantissima della mia professionalitá.

Quello che posso fare peró é elencare una serie di realtá che possono rivelarsi molto interessanti per chi come me vuole trovare lavoro nell’aerospazio e contemporaneamente iniziare un percorso professionale all’estero.
Ecco quindi un elenco (in evoluzione) di Aziende impegnate nell’Aerospazio in Germania.

AIRBUS www.airbus.com
Iniziamo con il gigante europeo dell’Aviazione, il numero 1 in assoluto. AIRBUS ha la sua piú importante sede tedesca presso Finkenwerder nelle vicinanze del porto di Hamburg. Qui ha sede la linea di assemblaggio finale della famiglia A319-A320-A321 cosí come varie divisioni di ingegneria e laboratori.
La seconda sede piú grande in Germania é invece a Bremen nelle immediate vicinanze dell’aeroporto. Qui vengono ultimate parti strutturali di A330 e A350 oltre che condotti test strutturali e prove elettrovioniche. A Stade, in Niedersachsen, si trova la terza sede tedesca di Airbus; qui vengono prodotte parti per Eurofighter, A400M ed A350. Qui ha inoltre sede il centro di ricerca e sviluppo CTC (Composite Technology Center) di Airbus.
Chiudiamo poi con il piccolo centro di Buxtehude, sempre in Niedersachsen, specializzato nello sviluppo di sistemi elettroavionici per la gestione della cabina, il noto CIDS (Cabin Intercommunication Data System).
Airbus Helicopters é invece presente con una grande sede a Donauwörth, in Baviera, dove hanno luogo produzione di parti rotanti, sviluppo, flight testing e ground testing. Una sede minore si trova a Ottobrunn, sempre in Baviera, dove aveva sede parte dell’Engineering (poi trasferito a Donauwörth). A Kassel, in Hessen, Airbus Helicopters é presente con una piccola sede per manutenzione e training.
Airbus Defence and Space é presente in molteplici sedi, anche attraverso le sue molte controllate quali ad esempio Arianespace, Eurofighter Jagdflugzeug GmbH e MBDA. Tra i molti siti di Airbus Defence & Space in Germania vi sono quello di Manching, centro di competenza per l’aviazione militare e il progetto Eurofighter, Friedrichshafen é invece centro di competenza per i satelliti, cosí come Ulm e Potsdam. A Ottobrunn, presso München, vengono invece prodotti pannelli solari.

PREMIUM AEROTECH www.premium-aerotec.com
Questa compagnia specializzata nella produzione di fusoliere e pari strutturali é direttamente controllata da AIRBUS ed ha molteplici sedi in Germania.
La sede principale di Premium Aerotech si trova a Augsburg, in Baviera, dove ha sede il grosso della produzione e vengono ultimate grandi parti strutturali. A Nordenham, in Niedersachsen, vengono prodotte strutture in parete sottile e pannelli. Altre sedi si trovano a Varel, sempre in Niedersachsen, cosí come a Bremen.

IABG www.iabg.de
La Industrie-Anlage Betriegsgesellschaft, o IABG, é un grande gruppo che offre servizi di elevato contenuto tecnologico per l’industria, tra cui ricerca, sviluppo e collaudo. IABG é attiva nell’automotive, nell’aerospaziale, energetico, e molti altri campi. Circa il nostro campo di interesse ovvero l’aerospazio, IABG ha due importanti sede di testing aerospaziale a Ottobrunn in Baviera, nei pressi di München, e a Dresden nei pressi dell’aeroporto (dove é stata eseguita la prova a fatica full-scale dell’Airbus A380). IABG ha una grande esperienza nel campo ed é un gruppo solido.

IMA www.ima-dresden.de/

La IMA Materialforschung und Anwendungstechnik GmbH, o semplicemente IMA Dresden, é un grande laboratorio indipendente accreditato per molteplici tipi di prove. È molto attiva nell’Aerospazio ed é partner di Airbus. Con le sue strutture ed il suo know-how supporta ogni tipo di prova strutturale, dal provino al subcomponente fino ai test full scale.
La sede principale, manco a dirlo, si trova a Dresden nelle immediate vicinanze dell’aerostazione.

RUAG www.ruag.com/de
Il rinomato gruppo di Aerospace & Defense Svizzero ha diverse sedi in Germania: a Gilching, in Baviera, nei pressi dell’aeroporto di Oberpfaffenhofen, si trova una importante sede della divisione aerostrutture. A Coswig si trova invece ina sede di RUAG Space.

RHEINMETALL www.rheinmetall.com
Famosa per la sua importante presenza nell’industria militare tedesca (produce il rinomato carro amato MBT Leopard II), Rheinmetall ha anche una sua divisione legata all’aviazione. Rheinmetall Aviation Services si occupa della manutenzione della flotta elicotteristica della Bundeswehr ed é attualmente impegnata nel programma CH53K, che vedrá Sikorsky fornire l’ultimissima versione King Stallion all’esercito tedesco. In virtú di queste attivitá, Rheinmetall ha molte posizioni aperte in campo tecnico/elicotteristico a Laupheim e Holzdorf.

FRAPORT www.fraport.com/de.html
Fraport AG é il gestore dell’aeroporto intercontinentale di Frankfurt a.M., principale aeroporto in Germania. Sebbene ad oggi il livello di traffico sia solo poco piú del 50% rispetto al 2019, é prevista una lenta ripresa fino ai livelli pre-pandemici da qui al 2024. L’offerta di posti e quindi limitata rispetto al passato, tuttavia la Jobbörse di Fraport continua a proporre un numero di offerte interessanti.

LUFTHANSA TECHNIK https://www.lufthansa-technik.com/
Parte del grande gruppo Lufthansa, la divisione Technik é il principale provider di servizi MRO del Paese. Le sedi principali in Germania sono Frankfurt a.M. e Hamburg, ovviamente nei pressi dei´lle rispettive aerostazioni.

DEUTSCHE FLUGSICHERUNG (DFS) www.dfs.de
Sito a Langen, poco a sud di Frankfurt a.M. nelle vicinanze dell’Aeroporto intercontinentale, il Deutsche Flugsicherung forma i controllori di volo in Germania occupandosi del delicato Ausbildung previsto per questa professione. Oltre alle opportunitá di formazione per controllori di volo, offre anche altre posizione lavorative connesse alla sicurezza del volo e al traffico aereo.

DEUTSCHES ZENTRUM FÜR LUFT- UND RAUMFAHRT (DLR) www.dlr.de
Il DLR, centro di ricerca Tedesco per l’aviazione e l’aerospazio, impiega moltissimi ricercatori, tecnici ed Ingegneri in una moltitudine di sedi dedicate a diverse discipline specifiche dell’aviazione e dell’astronautica. È davvero difficile menzionarle tutte: a Braunschweig ha sede il centro di ricerca sull’aviazione, con tanto di aeromobili di ricerca a disposizione presso il locale aeroporto, a Göttingen ha sede il centro di eccellenza tedesco riguardo l’aerodinamica, mentre a Bremen si concentrano le attivitá relative alle missioni spaziali.
Sono davvero moltissime le discipline e le sedi, localizzate in tutta la Germania, in cui DLR é attivo. Con una visita sul sito internet si possono conoscere tutti i dettagli.

EUROPEAN AVIATION SAFETY AGENCY (EASA) www.easa.europa.eu
L’EASA ha sede nel cuore di Köln nel Konrad-Adenauer-Ufer, dove lavorano complessivamente piú di 800 addetti. Si tratta di una delle istituzioni piú ambite in assoluto in cui lavorare, sia per il prestigio, sia per la location esclusiva, che per i notevoli vantaggi fiscali derivanti dal lavorare per una istituzione Europea (ricevi lo stipendio lordo e decidi tu dove/come pagare le tasse). Sul sito dell’EASA vengono periodicamente aggiornate le offerte e le posizioni vacanti, che tuttavia non sono moltissime e ricevono una miriade di candidature – la selezione conseguentemente é di alto livello.

EUROPEAN SPACE AGENCY (ESA) www.esa.int
L’Agenzia Spaziale Europea ha due sedi principali in Germania. Il centro di controllo satellitare (ESA-ESOC) ha sede a Darmstadt, in Assia, mentre il centro di addestramento e preparazione per astronauti ESA-EAC si trova a Köln.
A Darmstadt ho avuto il piacere di conoscere personalmente colleghi impiegati in ESA, lo definiscono un ambiente bello e stimolante, soprattutto se si é giovani; una esperienza in ESA é da molti considerata un ottimo trampolino di lancio per poi proseguire la carriera nel privato.

LILIUM https://lilium.com/
Nata nel 2015, Lilium é una realtá importante e innovativa nel campo della Advanced Air Mobility (AAM) che ha giá attratto moltissimi investitori da tutto il mondo.
Localizzata a Weßling nelle vicinanze di München, nei pressi dell’aeroporto di Oberpfaffenhofen, ha come sua mission lo sviluppo, test, certificazione e la futura commercialzzazione del Lilium Jet, un concetto molto interessante di aeromobile elettrico VTOL. Lilium é una realtá in espansione e ha molte posizioni aperte.

VOLOCOPTER www.volocopter.com
Volocopter é un’altra Azienda molto interessante che sta sviluppando aeromobili nel campo AAM. Volocopter ha sede a Bruchsal, nelle vicinanze di Karlsruhe in Baden-Wurttenberg, e ha al momento in progetto due velivoli elettrici a decollo verticale: il Volocity e il Voloconnect. Come Lilium, anche Volocopter é una realtá in forte crescita e le posizioni aperte sono molteplici.

ISAR AEROSPACE http://www.isaraerospace.com
Come Lilium e Volocopter, Isar Aerospace fa parte delle nuove realtá emergenti del panorama aerospaziale Tedesco ed Europeo. Fondata nel 2018 e considerata da alcuni l’equivalente Europeo di SpaceX, é una Azienda molto giovane e dinamica la cui missione é quella di metere a punto un lanciatore di nuova generazione per inviare payloads nell’orbita terrestre. La sua sede principale é a München.

MT-PROPELLER https://mt-propeller.com/
Uno dei principali produttori europei di palette in composito per eliche propulsive, ha sede presso l’aeroporto di Straubing Wallmuhle in Baviera. MT-Propeller produce parti OEM per moltissimi produttori di velivoli, oltre che naturalmente parti aftermarket.

GKN AEROSPACE http://www.gknaerospace.com
Il noto gruppo aerosaziale e tecnologico inglese ha una sua sede anche in Germania, per la precisione a München, in cui vengono fabbricate parte strutturali in materiale composito per diversi aeromobili Airbus e Bombardier.

BREEZER AIRCRAFT https://www.breezeraircraft.de/
Breezer Aircraft é un produttore di ultraleggeri e di velivoli leggeri sportivi con sede a Reußenköge in Scheswig-Holstein.

DIEHL AEROSPACE https://www.diehl.com/aviation/de/
Diehl Aerospace é una Azienda specializzata in arredi interni e sistemi elettroavionici, con sede a Überlingen nella regione del lago di Costanza. È fornitore di Airbus, Boeing, Bombardier ed Embraer; risulta inoltre coinvolta in programmi militari quali Tornado ed Eurofighter.

EXTRA AIRCRAFT www.extraaircraft.com
Rinomato costruttore di velivoli acrobatici, tra i quali il piú famoso é senza ombra di dubblio l’Extra 300, Extra Aircraft ha sede a Hünxe in Nordreno-Westfalia e conta circa 60 dipendenti. È una piccola realtá che tuttavia ha ritagliato la sua importante e stabile fetta di mercato all’interno del suo particolare tipo di prodotto.

GROB AIRCRAFT https://grob-aircraft.com/en/
Grob Aircraft progetta e produce addestratori leggeri a elica utilizzati da diverse Aviazioni MIlatari in tutto il mondo. Ha sede a Tussenhausen-Mattsies, in Algrovia (sud Baviera) e conta circa 270 dipendenti. È anche OEM per diversi costruttiro, ai quali fornisce laminati in carbonio.

LIEBHERR AEROSPACE www.liebherr.com
Si tratta di una consociata del grande gruppo Liebherr che opera nel ramo aerospazio. Liebherr Aerospace produce attuatori, cinematismi, parti per carrelli di atterraggio per diversi costruttori al mondo tra cui Boeing, Embraer, Leonardo. Nell’unica grande sede di Lindemberg, in Algrovia, occupa circa 2800 addetti.

MTU AERO ENGINES www.mtu.de
MTU è un grande gruppo attivo nella produzione di motori per aeromobili con sede principale a München. Molteplici sedi di manutenzione e supporto sono sparse per la Germania (Berlin e Hannover) e per il mondo, per un totale di 14 siti. MTU é coinvolta come partner in pressoché tutti i principali programmi di propulsione aerospaziale in atto presso i grandi big del settore (Rolls-Royce, Pratt&Wjitney, General Electrics, Safran) in campo sia civile che militare.
Con i suoi 10.000+ addetti, figura tra i grandi player internazionali della propulsione aerospaziale.

PFW Aerospace https://www.pfw.aero/unternehmen
Questo Gruppo con circa 2.200 dipendenti ha la sua sede principale in Germania presso Speyer, in Baden-Wurttenberg, nelle immediate prossimitá dell’aeroporto cittadino. PFW Aerospace GmbH vanta piú di 100 anni di storia ed é fornitore di parti strutturali, tubazioni e serbatoi per Airbus e Boeing.

RECARO AIRCRAFT SEATING www.recaro-as.com
Il noto produttore di sedili sportivi per l’Automotive é anche uno dei leader mondiali nel campo dei sedili e degli arredamenti interni per aeromobili. La sede principale a Swäbisch Hall, in Baden-Württemberg, occupa circa 1000 addetti.

ROCKWELL COLLINS www.collinsaerospace.com
Rockwell Collins Deutschland si trova ad Heidelberg, in Baden-Württemberg, ed é dedita principalmente a sistemi elettroavionici. La divisione aerostrutture é invece sita ad Hamburg.


Eigentümer: guida in 5 step per comprare casa in Germania

E cosí volete fare il grande passo ed entrare nella cerchia degli Eigentümer (in Italiano: proprietari). Sarete cosí parte di una certa “Elíte“, ovvero coloro che possiedono immobili in Germania. Il perché si possa parlare di una categoria privilegiata, é presto detto: la percentuale di persone che vive in casa di proprietá in Germania é molto piú contenuta rispetto ad altri Paesi occidentali (parliamo di circa il 40%) ma soprattutto gli immobili abitativi in Germania sono oggi probabilmente il miglior investimento possibile, in crescita ininterrotta ormai dal 2010 e anche oggi ini piena pandemia le quotazioni conoscono una sola direzione: verso l’alto. Questo inarrestabile trend al rialzo sta rendendo l’abitazione di proprietá nelle grandi cittá un “sogno” sempre piú proibitivo per la middle class tedesca, difficile da raggiungere anche per professionisti ben retribuiti.

Se non conoscete bene la situazione immobiliare tedesca vi consiglio di leggervi questi articoli, prima di proseguire nella consultazione di questo post:
Kapitalanleger – Investire in Immobili in Germania
Conviene comprare casa in Germania nel 2021?

Se nell’articolo sull’investimento immobiliare in Germania ho trattato in generale delle varie possibilitá che offre oggi l’investimento in immobili in Germania, in questo articolo andró invece molto piú sul pratico e cercheró di spiegare in soldoni come si aquista un immobile in Germania.

Se avete un bel po’ di soldi da parte, tanti da poter comprare casa in contanti, una buona parte dei problemi e delle difficoltá evidenziate in questo articolo per voi non si porranno. Ma se invece fate parte della schiera dei comuni mortali con patrimoni normali e stipendi normali, allora dovete prepararvi a darvi da fare!

Posso anticiparvi da subito che comprare casa in Germania, se cercate in una zona ad alta richiesta immobiliare, é estremamente stressante. È una maratona sfiancante tanto quanto trovare casa in affitto se non ancora peggio. Servono agilitá e prontezza, perseveranza e (soprattutto) pazienza.
È una gara a chi é piú veloce in cui vi troverete ad armi impari contro una feroce e spietata concorrenza.
Ci sono alcuni trucchi che si imparano solo con l’esperienza, e con questo articolo mi auguro di risparmiarvi i primi errori che inevitabilmente quasi tutti fanno (soprattutto chi arriva dal moribondo mercato immobiliare Italiano e non ha la piú pallida idea di come vanno le cose qui!).

Che vogliate comprare per abitare, oppue a scopo di Kapitalanlage, la lunga strada verso la vostra prima casa di proprietá in Germania si snoda lungo cinque fasi fondamentali:

  • La Ricerca
  • Il Contatto con il venditore
  • La Visita dell’immobile
  • Il Finanziamento
  • La firma del contratto dal Notaio (Notar)

Esaminiamole nel dettaglio una per una:

1) Ricerca

Una volta che avete deciso il vostro budget, il tipo di immobile e la zona, settate i vostri alert per email su tutti i principali portali (Immoscout24, Immowelt, ecc..) sulla base dei parametri di ricerca che rispondono ai vostri requisiti. Non appena vi arriva l’email con la notifica che un nuovo immobile é stato pubblicato, esaminate il prima possibile le informazioni dell’annuncio per capire se vi puó interessare. Se vi interessa, chiamate immediatamente. Non aspettate. Non rimandate. Se l’alert vi arriva nel primo pomeriggio, e voi decidete di guardarlo con calma alla sera una volta finito con gli impegni della giornata, potreste avere giá perso la casa.
Pensate che sto esagerando? Pensate che sia impossibile? Ecco, vi sbagliate di grosso.
Se volete avere a che fare con il mercato immobiliare tedesco dovere entrare nell’ottica che si tratta di un mercato che, in questo momento, ha dei contorni prossimi alla follia.

Questa é una storia vera:
Un venerdí pomeriggio della scorsa estate, mentre ero in viaggio in automobile, ricevo un email alert per un appartamento a Darmstadt. Trilocale, bellino, in centro, vicinanze fermata tram, da privato (quindi niente provvigione) prezzo decisamente sotto media. Sfortunatamente mi trovavo in Svizzera in quel momento, e decisi di aspettare di arrivare a destinazione per poi chiamare. Una volta arrivato a Desio, poco prima di cena chiamo l’inserzionista per fissare un appuntamento per visionare l’appartamento: all’altro capo del telefono mi risponde una gentile signora la quale mi comunica che ha giá fissato 20 appuntamenti per la visita dell’immobile e non ne prende altri. Molto gentilmente, si é prodigata di annotare i miei dati promettendo di richiamarmi nel caso nessuno dei 20 pretendenti si fosse poi dimostrato interessato.

Ovviamente non mi ha piú richiamato.

Appartamento venduto in 4 (quattro!) ore.

Questo per darvi un’idea.

In Germania un appartamento a prezzo appetibile in una zona ad elevata richiesta rimane sul mercato al massimo per pochi giorni, quando non poche ore. Bisogna essere veloci.
Speed is at the essence!

Per la cronaca, non si tratta solo di un fenomeno “tedesco”. Alcuni miei conoscenti attivi nel real estate in UK e in USA mi riferiscono di situazioni analoghe in atto in alcune zone dei Paesi dive vivono. Il potenziale ritorno dell’inflazione e l’incertezza della ripresa post-covid sta spingendo gli investitori in massa verso gli immobili vista anche la condizione dei mercati finanziari ormai da “troppo” tempo ai massimi livelli.
Non a caso qualche settimana fa la CNN titolava: People are panic buying homes as prices skyrocket around the world. In tutto il mondo é iniziata una corsa a rifugiarsi nel mattone, e i prezzi stanno reagendo di conseguenza.

2) Contatto con il venditore

Ok siete stati abbastanza veloci e il venditore (Makler se é un intermediario di agenzia, oppure direttamente Eigentümer se é un privato) vi ha comuncato che c’é disponibilitá per visitare l’appartamento. Il Makler vi avrá anche probabilmente spedito un Exposé per Email, il quale é generalmente piú dettagliato rispetto alle informazioni disponibili su Internet.
Vi sono degli ulteriori documenti importantissimi, che dovreste chiedere al venditore giá prima di visitare l’immobile perché vi saranno di aiuto nel prendere una decisione rapida. Essi sono:

  • I Nebenkostenabrechnungen degli ultimi anni e il Wirtschaftsplan per i prossimi anni
  • Le minute delle riunioni dei proprietari (Eigentümersversammlung) se la casa é una MFH (Mehrfamilienhaus)
  • La situazione degli Instandhaltungsrücklagen

Questi sono documenti importantissimi e non potete prendere una decisione ponderata senza averli attentamente analizzati. I Nebenkostenabrechnungen vi daranno una idea precisa dei costi mensili dell’appartamento. In Germania alcuni appartamenti in unitá abitative un po’ datate possono avere costi mensili molto alti! È quindi imperativo analizzare bene i Nebenkostenabrechnungen per capire quanto alte sono le spese condominiali dell’unitá abitativa. È anche importante chiedere il piano per i prossimi anni, comunemente detto Wirtschaftsplan, si tratta di un documento molto utile che oltre a illustrare i Nebenkosten futuri calcolati a preventivo, dettaglia anche eventuali manutenzioni, ristrutturazioni o interventi previsti per i prossimi anni. Appartamenti con elevate spese condominiali sono meno attrattivi per un ipotetico affittuario, e ovviamente anche meno convenienti per voi se ci andate ad abitare.
I Protokolle degli Eigentümersversammlung sono altresí utilissimi per capire se ci sono screzi tra i proprietari, problemi di disciplina/convivenza tra le persone oppure se vi sono stati importanti danni/riparazioni in tempi recenti.
Gli Instandhaltungsrücklagen sono una parte molto importante del bilancio di una MFH: si tratta di una riserva di liquiditá, basata su accantonameni annuali, che viene usata esclusivamente per le spese straordinarie. Avere degli Instandhaltungsrücklagen consistenti mette al riparo da possibili spese impreviste nel caso si verificassero degli inconvenienti all’abitazione. Nel momento in cui una unitá abitativa viene venduta, insieme all’appartamento “comprate” anche la corrispondente Instandhaltungsrücklage: é pertanto assolutamente opportuno che vi interessiate al riguardo!

3) Visita dell’immobile

Dopo avere dato un occhio all’Exposé approfondito, cercate di preparare tutte le domande possibili e immaginabili. Non avrete tantissimo tempo e dovete togliervi tutti gli eventuali dubbi prima di avere chiuso la visita perché potreste non avere una seconda possibilitá di vedere la casa.
Essendo i prezzi del nuovo esageratamente gonfiati a causa dell’Immobilienboom (nella Hessische Bergstraße un trilocale di nuova costruzione difficilmente si compra sotto i 450.000 Euro), un ottimale compromesso prezzo/qualitá sono gli immobili costruiti nei primi anni 2000. Hanno giá un buon livello di isolamento, efficienza energetica e qualitá costruttiva, e possono essere trovati sul mercato a cifre decisamente inferiori a quelle di un immobile nuovo. Normalmente gli immobili costruiti in questo periodo sono giá in classe energetica B o C. Siate certi di chiedere al Makler o al proprietario informazioni al riguardo, esigete sempre un Energieausweis recente: l’efficienza energetica sará un tema importante negli anni a venire!
Quando si visitano immobili preesistenti e non nuovi o in costruzione, vi sono alcuni accorgimenti da tenere a mente.
Innanzitutto a causa del clima che a tratti puó diventare molto piovoso, in un po’ tutta la Germania si ha a che fare con un nemico abbastanza insidioso e persistente che risponde al nome di muffa. Ogni lieve problema di isolamento nei muri o nel soffitto puó facilmente risultare in macchie di muffa piú o meno estese. Controllate quindi attentamente tutti gli angoli sui muri che danno all’esterno, gli spigoli (soprattutto vicino alle finestre) per eventuali tracce di muffa o tracce di recenti passate di vernice. Se l’appartamento/casa é ammobiliato, talvolta anche i mobili stessi possono essere usati per nascondere la muffa, quindi fate attenzione. Lo stato di caloriferi, infissi, interrutori dell’impianto elettrico e (eventuale) illuminazione rappresenta un altro punto importante a cui é bene dedicare qualche minuto.
Se c’é un Tiefgarage, guardate con attenzione le auto parcheggiate: vi daranno preziosissime indicazioni sugli occupanti dello stabile! Sobrie berline o SUV tedeschi, cosí come ibride giapponesi e auto elettriche sono il tipico segno della Mittelklasse tedesca e delle famiglie; auto sportive e tamarrate suggeriscono che avrete vicini magari un pó “esuberanti”; lo “stile” del parcheggio e la presenza o meno di varie suppellettili accumulate nelle postazioni del Tiefgarage (cosa normalmente vietata, ma che in alcuni condomini viene tollerata) sono un potenziale indicatore di quanto il tema ordine e rispetto delle regole é sentito e applicato all’interno dello stabile. Uno stabile che adotta un atteggiamento piú o meno lasco nell’applicazione dei regolamenti condominiali puó essere uno svantaggio o un vantaggio, a seconda di cosa si sta cercando.
Lo stesso discorso vale per i cognomi sui citifoni: anch’essi sono un potenziale indicatore. Una Mehrfamilienhaus a maggioranza tedesca sará potenzialmente piú tranquilla e curata, ma la probabilitá di avere vicini intransigenti e rompiballe si eleva al quadrato, e qualcuno potrebbe guardarvi storto per il vostro cognome Italiano. Viceversa una maggioranza di cognomi stranieri potrebbe indicare una situazione un po’ piú movimentata e rumorosa ma piú tolleranza e convivenza tra il vicinato e, perché no, un po’ piú di calore.
Ancora una volta, anche qui sta a voi la valutazione in base a cosa cercate o in base a qual é il volstro cliente-target (se state comprando casa come Kapitalanlage per affittarla).

Quando la visita volge alla conclusione, se pensate che la casa/appartamento vi possa interessare per davvero, pur con qualche dubbio residuo, non esitate: quando vi accommiaterete dal Makler, chiedetegli se puó cortesemente iniziare a inviarvi la documentazione per la richiesta di Baufinanzierung. Vi sará di aiuto per avvantaggiarvi nei tempi della successiva maratona documentale. Sulla documentazione necessaria daró ampi chiarimenti nel punto successivo.

4) Finanziamento (Baufinanzierung)

Siccome non facciamo parte della schiera dei fortunati che hanno ricevuto una bella casa in regalo da mamma e papá, ci tocca chiedere un finanziamento. In questo articolo non mi dilungheró sulle varie possibilitá e vari parametri (Tilgung, Zinsbindung, Restschuld, ecc…) previsti per i Baufinanzierung in Germania, in quanto appesantirebbero questo post in maniera eccessiva: scriveró in futuro in un articolo dedicato.
Qui andró quindi a concentrarmi esclusivamente sulla parte operativa e documentale.

La banca vi chiederá un cospicuo numero di documenti per procedere con l’analisi della vostra pratica. Si tratta di una fase molto delicata del processo, la cosiddetta maratona documentale. È una fase che richiederá da parte vostra molta proattivitá e molta attenzione.

Riguardo alla vostra condizione economica, generalmente vi verranno chiesti:

1) La compilazione di un Selbstauskunft – generalmete un formulario sulla vostra condizione economica e finanziaria
2) Un documento di identitá valido (se cittadino extraeuropeo, permesso di soggiorno valido e ove applicabile permesso di lavoro)
3) Ultime 3 buste paga se dipendenti, oppure le proprie fatturazioni degli ultimi 3 mesi se autonomi
4) Busta paga di Dicembre dell’anno precedente o, alternativamente, lo Einkommensteuerbescheid

Questi invece i documenti che piú comunemente vegono richiesti relativamente all’immobile:

1) Flächenberechnung (Bruttogrundfläche)
– Bruttogrundflächenberechnung Architekt/Bauingenieur/Bautechniker/Bauträger
2) Flächenberechnung (Wohn- / Nutzfläche)
– Wohn- und Nutzflächenberechnung Architekt/Bauingenieur/Bautechniker/Bauträger
3) Grundrisskonzeption
– Bauzeichnungen Architekt/Bauingenieur/Bautechniker/Bauträger
4) Objektlage und – Identität
– Flurkarte / Auszug aus der Liegenschaftskarte Katasteramt
5) Grundbuchdaten
– Grundbuchauszug (nicht älter als 6 Monate) Grundbuchamt/ Notar/ Verkäufer/ Bauträger
6) Baulasten
– Baulastenauskunft Bauaufsichtsbehörde
7) Aktueller Erwerb
– Kaufvertrag (Bauträgervertrag) ggfs. zunächst Entwurf Notar / Bauträger

Come potete vedere, ci sono un sacco di scartoffie da mettere insieme. E potete stare certi che sono proprio quelle relative all’immobile che vi daranno piú grane.
Se state comprando un immobile preesistente, talvolta i Wohnflächeberechnung e i Grundriss sono datati e non hanno la firma/stampigliatura del Bauingenieur. In quel caso, la banca non li accetta! Dovete arrangiarvi e far saltar fuori i documenti validi, altrimenti non ottenete il finanziamento. Purtroppo i Makler spesso sono di ben scarso aiuto. Se infatti c’é un altro potenziale acquirente in lizza che ha una banca meno puntigliosa con i documenti (oppure che ha i soldi pronti cash), l’intermediario piuttosto che aiutare voi andando a sbattersi per cercare i documenti, venderá l’immoble a lui. Fine della storia.

Il problema per voi é che non potete fare i passi successivi finché non avete sistemato tutti i documenti. Per poter andare del Notar a firmare il contratto di acquisto é necessario avere in mano la Darlehnzusage, l’approvazione per iscritto del finanziamento. Una conferma “mündlich” (a voce) da parte della banca o del vostro Finazberater non é ovviamente sufficiente anche se puó aiutare.
È quindi imperativo essere veloci nello sbrigare le pratiche documentali. Se siete arrivati a questa fase e l’immobile non é “reserviert“, vi trovate di fatto in gara con altri acquirenti e chi avrá la banca piú veloce avrá vinto.

Pertanto, se tra gli acquirenti interessati c’é un facoltoso Kapitalanleger con i soldi cash pronti, avete giá perso: l’immobile andrá sicuramente a lui, essendo che i soldi ce li ha in tasca e puó andare del notaio a firmare anche subito. In quel caso c’é poco da fare. Se il Makler é corretto (purtroppo non é detto che lo sia) in questo caso vi dovrebbe avvisare, in modo da evitarvi l’ennesimo tour de force in banca (perché quando ti trovi a perdere mezza giornata per aprire la dodicesima pratica di mutuo che poi finisce in nulla, inizi ad averne abbastanza le p***e piene!).

Per esperienza posso dirvi che le banche del Cash Group (Commerzbank, Deutsche Bank, Hypovereinsbank) fanno un sacco di storie con i documenti, chiedono diverse verifiche e vanno a tirare la questione abbastanza per le lunghe, anche quando hai piú del 50% di Eigenkapital.

Gli stessi Makler immobiliari lo sanno e mi hanno piú volte detto che andando a fare il finanziamento con loro probabilmente avrei perso perché le altre banche sono piú veloci nell’elaborare la pratica.
Banche piú elastiche e agili nell’elargire finanziamenti, a quanto mi é stato detto, sono ad esempio SpardaBank o TargoBank, al prezzo di un interesse leggermente piú alto.

Io mi sono “arenato” due volte (perdendo due appartamenti bellissimi) perché si erano incaponiti sul Wohnflächeberechnung e richiedevano un ricalcolo della metratura da parte di un Bauingenieur , cosa che ovviamente nessuno si voleva prendere in carico…

Tra le altre cose, dovrete avere un mano anche una bozza del Kaufvertrag. È quindi necessario, giá in questa fase, prendere contatti con un notaio. La pratica puó essere generalmente piú veloce se ci si affida al notaio che viene proposto dal Makler o dal venditore, che normalmente ha giá pronta una bozza del contratto. Proporre un vostro notaio di fiducia (se ne conoscete uno) é una possibile opzione, sempre che il venditore sia d’accordo.

Una volta che la banca ha tutti i documenti e non ci sono piú obiezioni da parte dell’istituto di vredito, in genere in pochi giorni arriva il Darlehnzusage. A questo punto tenete le dita incrociate e sperate che nessun altro vi batta sul tempo in questi pochi giorni mancanti!

5) La firma del contratto dal notaio

Una volta che il Darlehnzusage é ufficiale e tutti i documenti sono in ordine, potete prendere appuntamente con il notaio. A questo punto, potete tirare un bel sospiro di sollievo: avete battuto la concorrenza, l’immobile é vostro!
Come giá anticipato nel punto precesente, potete decidere di andare dal notaio che vi proporrá il Makler, o dal notaio di fiducia del venditore o, in alternativa, potete proporre voi un notaio di vostra fiducia (se il venditore é d’accordo).

Il notaio vi ha quasi sicuramente giá inviato una Kaufvertragsentwurf ovvero una bozza del contratto (questa comunicazione, generalmente formale, avviene per posta; tuttavia in epoca Covid é stato sdoganato anche l’invio per email) tale comunicazione viene inviata sia a voi che al compratore (quasi sempre la bozza del contratto é anche un documento richiesto dalla banca per avere il Darlehnzusage).
Dal ricevimento della bozza del contratto devono passare almeno 14 giorni prima di poter fissare un appuntamento per la firma. Durante questi 14 giorni avere diritto a chiedere tutti i chiarimenti del caso nonché di richiedere eventuali correzioni/modifiche al contratto.

I contratti sono generalmente molto chiari tuttavia se non masticate bene il tedesco fatevi aiutare. Vi sono parti molto delicate (ad esempio riguardo alle ipoteche preesistenti) che vanno lette con attenzione.
È in ogni caso compito del Notaio in questo frangente delle compravendita, proteggere sia gli interessi del compratore che quelli del venditore, e agire tutelando gli interessi di entrambi. Il notaio é obbligato legalmente a darvi tutti i chiarimenti che volete.

Ad esempio se vi sono ipoteche preesistenti sull’immobile va assolutamente verificato che queste non vengano prese in carico dal compratore! Va inoltre assolutamente verificato che sia messo per iscritto il fatto che vizi e difetti sono assenti o sconosciuti al compratore, e cosí via.
Avete ulteriori dubbi? Il notaio non é stato abastanza chiaro? Allora contattate un Rechtsanwalt e fate controllare il contratto. Vi costerá qualche centinaio di Euro, ma vi toglierete il pensiero. Potete farlo anche su internet: https://www.frag-einen-anwalt.de/

Una volta dato l’OK al contratto, il notaio vi proporrá un appuntamento per la firma. Il notaio é tenuto a leggere integralmente il contratto e a rispondere ad ogni vostra domanda.
Stanti le attuali disposizioni Covid, é possibile che venditore e compratore vengano chiamati a firmare in momenti diversi.

Che succede sopo avere firmato il contratto?

Avete firmato: congratulazioni! Potete fregiarvi del titolo di Eigentümer. Verosimilmente entro poche settimane potrete avere tra mani le chiavi della vostra nuova casa o appartamento.

Il notaio si fará ora carico di far iscrivere un Vormerkung (una sorta di preiscrizione) all’interno del Grundbuch con cui la proprietá dell’immobile viene attribuita al nuovo proprietario, cioé a voi (o a chi vete voluto intestare la casa). Soltanto nel momento in cui il Vormerkung sará stato inserito a catasto, l’immobile sará di fatto “bloccato” per voi; fino ad allora esso rimane nelle disponibilitá del venditore pertanto, a vostra tutela, il notaio vi dará istruzione di pagare il venditore solo ad avvenuta trascrizione del Vormerkung.
Contemporaneamente, se vi sono ipoteche preesistenti sull’immobile che devono essere rimosse prima della vendita, il notaio si prenderá in carico di reperire e verificare i Löschungsunterlagen ovvero i documenti attestanti la cancellazione delle ipoteche gravanti sull’immobile. Solo una volta che questi documenti sono in ordine, e le ipoteche possono essere rimosse del Grundbuch, allora avrete l’ok per pagare.
Se inoltre avete acceso un Baufinanzierung, il notaio si occuperá di iscrivere a Grundbuch la vostra ipoteca (Grundschuld) e si coordinerá in tal senso con la vostra banca.

Pertanto, dal momento della firma del contratto al momento in cui avrete il via libera del notaio per pagare il venditore, possono passare da 4 a 8 settimane.
La consegna delle chiavi avviene normalmente subito dopo che il venditore ha ricevuto il pagamento.

Se per mettere le mani sulla vostra nuova casa dovrete quindi aspettare un po’, altrettanto non accadrá per i costi accessori dell’acquisto: subito dopo la firma del contratto dovrete iniziare ad aprire (anzi, spalancare) il porgafoglio per pagare i Kaufnebenkosten.
La prima fattura che vi arriverá, a pochi giorni dalla firma del contratto, sará, quella del Makler che vorrá ricevere da voi la sua sontuosa provvigione. Si tratta di una percentuale del prezzo finale di acquisto, che varia seconda del vostro Bundesland. È una fattura dall’importo decisamente importante, e (purtroppo) non é la piú alta che vi arriverá!
(se avete comprato casa da un privato, quindi senza il Makler di mezzo, avete messo a segno un bel colpo!)
Seguono poi due fatture del Notar: la prima é per l’iscrizione del Vormerkung all’interno del Grundbuch e tutti i servizi accessori; la seconda é per l’iscrizione del Grunschuld. Si tratta di solito di cifre decisamente piú basse rispetto alla provvigione ma comunque non indifferenti.
L’iscrizione del Vormerkung ha poi naturalmente un suo costo: riceverete quindi posta dall’Amtsgericht competente che vi fatturerá i costi dell’iscrizione del Vormerkung all’interno del Grundbuch.
A questo punto, generalmente, riceverete l’OK dal notaio per procedere al pagamento dell’immobile.

Pensate che sia finita? Ovviamente NO!
Qualche settimana dopo che il Vormerkung é stato iscritto nel Grundbuch, vi arriverá posta dal Finanzamt: si tratta della tassa di iscrizione a catasto, la Grunderwerbsteuer. A seconda del Bundesland in cui vivete, gli importi sono variabili , ma si tratta di una percentuale abbastanza importante del prezzo di acquisto (in Italiano: è una mazzata).
Si presume che prima dell’acquisto abbiate fatto bene i vostri calcoli determinando con precisione i Kaufnebenkosten: altrimenti, la vostra reazione all’apertura della lettera dal Finanzamt potrebbe essere questa.
Una volta pagata la Grunderwerbsteuer , il Vormerkung puó essere cancellato e convertito in una vera e propria Eintragung. Anche in questo caso, c’é da pagare. Pertanto aspettatevi, a circa un mesetto o due dal pagamento della tassa, un’altra fatturina (per fortuna assai piú contenuta).

Unica consolazione: la Grundsteuer annuale, che si puó considerare un equivalente alla IMU italiana, é decisamente piú bassa. Rispetto all’Italia, in cui una IMU sulla seconda casa puó superare i 1.000 euro all’anno anche per un piccolo appartamento (chi é iscritto AIRE e possiede immobili in Italia é ben a conoscenza di questa scocciatura), fortunatamente in Germania l’importo della tassa annuale é assai piú contenuto, pur con lo svantaggio di non prevedere esenzione per la prima casa.

Vivere all’estero e il rispetto delle regole: ogni piccola svista puó costare cara

Queste, ahimé, sono storie vere.

La storia di Andrea

Andrea é lombardo di nascita ma si é trasferito ormai da piú di un anno in Canton Ticino, in Svizzera Italiana. È Ingegnere e lavora per una azienda metalmeccanica a nord di Bellinzona. Visto che l’azienda si trova abbastanza lontana dal confine, ha deciso di trasferirsi qui. Per la posizione che ricopre ha la fortuna di fare parte delle “professioni carenti” in Svizzera ed ha potuto ottenere in modo relativamente facile un permesso di tipo B. Ha preso in affitto un appartamento a Bellinzona, si trova bene, é molto felice della sua situazione e del suo lavoro.

Andrea nei mesi estivi va sempre al lavoro in moto, quando il meteo lo permette.
È una mattina di Luglio, sono le 6. Per strada, non c’é quasi nessuno.
Andrea é in moto sulla cantonale, sta andando al lavoro. In moto, sulla cantonale semideserta, é facilissimo perdere per qualche secondo il senso della velocitá. In strada ci sono pochissime auto, Andrea entra in un piccolo centro abitato. Non si accorge di essere a 80 all’ora. Ma se ne accorge la pattuglia della Polizia Cantonale che sostava lí munita di radar autovelox. Andrea viene colto a 82 km/h appena entrato nel centro abitato, dove il limite é 50.

Andrea ora é in guai seri.

Superare il limite di velocitá di 32 km/h in un centro abitato, in Svizzera, significa finire davanti a un magistrato. È una infrazione di notevole gravitá e si sconfina nel penale.
Andrea ovviamente si consulta con un legale, che consiglia di tenere una linea molto morbida: ammettere la colpa, mostrare di avere coscienza dell’errore commesso e dimostrare un sincero pentimento. Cosí facendo, forse, il magistrato sará comprensivo e la pena non sará troppo severa.

In sede di processo, tuttavia, il magistrato applica la legge alla lettera senza nessuna attenuante: Andrea viene condannato ad una pena detentiva, che viene tramutata in sanzione pecuniaria per un importo complessivo di molte migliaia di franchi. Una cifra importante, che per Andrea significa dare completo fondo ai propri risparmi e vendere la moto.

Ma questo, purtroppo, é il problema minore. Andrea ora risulta condannato in un processo penale e per le ridigide internal policies vigenti all’interno della sua Azienda, una condanna é causale di licenziamento in tronco.
Nell’Azienda Andrea é conosciuto e stimato da tutti, è considerato un capace ingegnere ed ha anche ricevuto alcuni encomi dal Senior Management. Andrea scrive al CEO, si fa aiutare dal suo avvocato nel fare l’impossibile per conservare il posto, ma purtroppo non c’é nulla da fare: le regole sono regole. Una condanna é una condanna. Fare una eccezione sarebbe un pericoloso precedente.

Andrea perde il lavoro, e insieme ad esso, anche il permesso di soggiono B.

Andrea, disoccupato e senza una lira, é costretto a tornare in Italia.

La storia di Anastasia

Anastasia viene dall’Ucraina, vive e lavora in Germania ormai da quasi quattro anni.
Lavora come commessa in un grande magazzino vicino a Francoforte, é stimata e ben voluta da colleghi e superiori.

Sono ormai settimane che Anastasia lavora parecchie ore in piú a causa della Personalmangel nella sua filiale, per fortuna manca ormai poco alle ferie. Anastasia é stanca e stressata, e il grande caldo di questi giorni non aiuta. Manca poco alla fine del turno del sabato e prima di chiudere definitivamente la cassa, complici i pochi clienti in negozio Anastasia si concede pochi minuti per provare un profumo. Le piace, quindi decide di comprarselo. Porta un flacone al suo desk, per registrarlo a cassa e pagarlo.

Poco dopo essere tornata al desk, una collega si reca da Anastasia e le chiede informazioni per un reso; dopo di che arrivano alcuni clienti a chiedere informazioni; poi squilla il telefono. Anastasia chiude le ultime faccende della giornata e poi, stravolta, effettua la chiusura di cassa e si avvia all’uscita.

All’uscita del centro commerciale, viene fermata dalla security. In quel momento, Anastasia realizza: il profumo! Si é dimenticata di registrare a cassa e pagare il profumo che ha nel sacchetto. Anastasia spiega l’equivoco al Detektive della security aziendale e fa per tornare indietro a pagare il profumo, ma questo la ferma. Non le crede.
Per lui, Anastasia é stata colta in flagranza di furto. E ora, come da prassi, chiamerá la Polizia per effettuare la denuncia del reato.

Anastasia cade nel terrore. Cerca di spiegare la situazione, ma la guardia della security é irremovibile: “sto solo facendo il mio lavoro”. Anastasia cerca di chiamare in auito la sua responsabile, che peró non é reperibile. Mentre la tensione cresce, all’arrivo della Polizia Anastasia crolla e scoppia in un pianto disperato. Le cedono i nervi e ha un attacco di panico, respira a fatica, fatica a spiegarsi e a parlare. I poliziotti si limitano a registrare la denuncia per furto e se ne vanno.

La settimana seguente Anastasia viene a sapere che é stata licenziata in tronco per Ladendiebstahl (furto in negozio) e che avrá inoltre un Hausverbot, un totale divieto di entrare in tutti i centri commerciali della catena (sia come cliente che come collaboratrice) per il resto della sua vita: se dovesse solo entrare in un punto vendita, sará immediatamente denunciata alla Polizia.

Anastasia si rivolge alla sua responsabile e all’ufficio personale, spiega l’accaduto, si scusa, supplica e chiede comprensione. Lei non ha mai rubato nulla in vita sua, voleva soltanto comprare quel profumo per sè, si è solo dimenticata di registrarlo a cassa e pagarlo.
Ma tutti sono irremovibili: Anastasia in quattro anni é stata una brava lavoratrice, volenterosa e affidabile, ma Diebstahl ist Diebstahl (un furto é un furto, ndt) e le regole della catena di negozi sono tassative, sui furti c’é una politica di tolleranza zero, la denuncia alla Polizia é da procedura standard e non é possibile fare eccezioni per nessuno, neanche per il piú ligio dei dipendenti. Chi sbaglia, paga.

Anastasia perde il lavoro e deve sostenere un processo penale per furto.
Nonostante in sede di processo lo Staatsanwalt si dimostri comprensivo, e le commini soltanto una sanzione pecuniaria limitata senza sporcarle la fedina penale, Anastasia si trova comunque ad affrontare una bruttisima situazione.
Essendo il suo un verhaltensbedingte Kündigung (licenziamento in tronco per motivi disciplinari) Anastasia é soggetta ad uno Sperrzeit durante il quale non ha diritto all’indennità di disoccupazione ALG I, e in più l’Arbeitszeugnis (la lettera di referenze, assolutamente richiesta e necessaria insieme al CV per cercare un nuovo lavoro) che le è stato rilasciato dalla sua ex azienda non è di grande aiuto nel cercare un nuovo lavoro.

A causa delle brutte referenze ricevute nel suo precedente lavoro, nei mesi sucessivi Anastasia non riesce a trovare un altro impiego a tempo pieno, e questo le rende impossibile rinnovare il permesso di soggiorno.
Anastasia, a parte il supporto morale di alcune ex colleghe e amiche, non ha nessuno che può aiutarla. Anzi, era lei tutti i mesi a inviare piccole somme di denaro alla sua famiglia in Ucraina.

Anastasia nel frattempo non si dá pace, perde 10 chili e le viene diagnosticata una sindrome da stress post-traumatico. Ha attacchi di panico e non riesce piú a dormire da sola. Non avendo un lavoro e non percependo indennitá di disoccupazione, Anastasia deve anche pagare la Krankenkasse di tasca sua. Questo, unito alla multa comminatale dal giudice, prosciuga rapidamente tutti i suoi risparmi.

Passano i mesi, il permesso di soggiorno scade e Anastasia riceve dall’Ausländerbehörde una lettera di Abschiebung in cui viene invitata a lasciare la Repubblica Federale.

Anastasia é disoccupata, senza un soldo, ammalata, ed é costretta a lasciare la Germania.

Germania e Svizzera non sono l’Italia. Le regole sono regole. Sempre.
Anche quando forse non é del tutto giusto.

Andrea e Anastasia sono nomi di fantasia, ma le storie sono purtroppo reali. Sono due storie con cui ho avuto personalmente a che fare.

Che cos’hanno in comune Andrea e Anastasia? Entrambi hanno commesso in buona fede due leggerezze, due banali errori di distrazione, che in Italia molto probabilmente si sarebbero risolti senza grosse conseguenze, mentre invece in Svizzera e in Germania hanno avuto conseguenze di portata devastante.

Non voglio discutere se quello che é successo ad Anastasia e Andrea sia giusto o sbagliato. Ne uscirebbe una argomentazione infinita.

Voglio peró che queste due storie molto forti siano di insegnamento e monito, per tutti coloro che vogliono intraprendere una vita (lavorativa e non solo) all’estero, in Germania, Svizzera o Austria, ma in generale in tutto il mondo mitteleuropeo e nordeuropeo: rispettate sempre le regole. State attentissimi a non commettere sviste (anche banali) che potrebbero costarvi carissime.

In Italia é perfettamente normale che situazioni del genere si risolvano grazie a conoscenze, buoni rapporti e alla intrinseca indulgenza del sistema. In Italia il fattore “conoscenze” aiuta sempre a chiudere un occhio, soprattutto se c’é di mezzo un rapporto di fiducia. Ed errori come quello di Anastasia e Andrea vengono generalmente perdonati.

Con ogni probabilitá la distrazione di Andrea o quella di Anastasia avrebbero prodotto, in Italia, conseguenze di poco superiori a delle seccature. Magari delle multe.
Ma di certo non sarebbero sfociate nella perdita del lavoro, in gravi noie legali e nell’abbandono forzato del Paese.

L’Italia, e più in generale la mentalità Italiana, avranno pur tanti difetti, ma sicuramente hanno un pregio: di fronte a una cazzata si chiude (quasi) sempre un occhio.
E una piccola cazzata, nella vita, può capitare a chiunque. Siamo esseri umani, facciamo errori.

Ma al di lá delle Alpi la mentalitá é molto diversa e le cose cambiano.
La comprensiva indulgenza di cui si puó godere in Italia, all’estero non c’é.
Non conta se sei lavorativamente stimato e rispettato, non conta se tutti ti conoscono e sanno che sei bravo, non conta se tu sei conquistato la stima e la fiducia di tutti.
Il giorno in cui sarai beccato a infrangere la legge, commettendo una infrazione anche poco grave, sia pur involontariamente, sia pur in buona fede, tutti ti tratteranno come se fossi un estraneo. Gli anni di conoscenza non conteranno nulla e purtroppo (duole dirlo ma é cosí) il vostro cognome straniero sará un ultriore handicap che vi renderá molto difficile risolvere la situazione.
Sarete additati da tutti come “il solito straniero che vuole fare il furbo” o “il solito straniero che se ne frega delle regole” e in un attimo vi ritroverete soli contro tutto e tutti.

I tedeschi sono generalmente persone flessibili e comprensive, tranne quando trasgredisci le regole: in quel momento lo loro flessibilità scompare e diventano quadrati. E smussare gli angoli diventa impossibile.

Siatene consapevoli.
Regolatevi di conseguenza.

Il boom immobiliare in Germania – Conviene oggi (2021) comprare casa in Germania?

A circa due anni dalla pubblicazione dell’articolo del 2019, voglio tornare sull’argomento in quanto alcune cose sono cambiate.

La Pandemia Covid-19 non solo ha scardinato (forse per sempre) alcuni importanti valori del mondo del lavoro moderno, ma ha anche cambiato radicalmente molti paradigmi riguardo all’abitare. E molti di questi cambiamenti sono strettamente collegati l’uno all’altro.

La rivoluzione dell’Homeoffice ha fortemente ridimensionato il valore aggiunto dato dalla flessibilitá e dalla possibilitá di essere agili e pronti agli spostamenti. Ora con il lavoro da casa la flessibilitá data dal vivere in affitto non é piú un asset come lo era prima della pandemia. Negli ultmi mesi si iniziano a vedere, anche per posizioni di rilievo relative a middle management e top management, assunzioni “Homeoffice-Based” in cui la persona non solo é molto distante, ma in alcuni casi addirittura vive in un altro Paese (non posso citare le Aziende per correttezza e riservatezza, ma vi assicuro che sta succedendo).

Inoltre il modello abitativo “urbano” fatto di appartamenti piccoli nelle grandi cittá andrá probabilmente incontro ad una battuta di arresto. Le cittá non offriranno piú la qualitá della vita di prima (a causa delle limitazioni e restrizioni alla libertá Covid-19) e non saranno piú il “Place to be” assoluto. Verranno meno gli eventi, gli affollamenti, i divertimenti, le manifestazioni, la cultura, tutto ció che rendeva la vita in cittá cool, mentre contemporaneamente avere il lavoro sotto casa non é piú un valore aggiunto come prima, perché ora il lavoro é a casa.

Ora quindi la casa deve essere piú grande. Deve essere lontana del caos e offirre una sana qualitá della vita. Deve essere l’hub completo delle nostre vite, deve essere anche palestra, ufficio, centro benessere. Stanza hobby, stanza ufficio e giardino sono ora diventati accessori pressoché onnipresenti nelle richieste di chi cerca casa a scopo abitativo. Questo non lo dico io: é un trend giá partito e giá sorvegliato dai principali intermediari immobiliari che hanno visto spostarsi la domanda negli ultimi mesi.

Lo so, sembrerá una bestemmia detto da un fan dell’affitto come me, ma a questo punto la domanda sorge spontanea… forse ora, a fronte di questo nuovo scenario, puó essere conveniente comprare casa in Germania?
(comprare casa inteso a scopo abitativo o, come dicono qui, Eigennutzung).

Io dico di . Ma ovviamente deve essere una scelta ragionata e consapevole. A mio avviso, in questo momento ha senso comprare casa se sono soddisfatti i seguenti requisiti:

  • L’immobile é in buona posizione, ben servito (mezzi pubblici, negozi, scuole, ecc..), si trova in una zona in cui c’é lavoro e ci sono Aziende. Questo mitiga il rischio di avere significative perdite nel caso i valori degli immobili inizino un domani a scendere.

Perché: comprare quando i prezzi sono alti é sempre un rischio, chi ha comprato casa in Italia nel periodo pre-2008 ne sa qualcosa. In questo momento la situazione della Germania potrebbe essere paragonabile all’Italia pre-2008, ovvero potremmo effettivamente avere raggiunto un picco. Tuttavia ci sono anche elementi che portano a pensare il contrario, cioé che la crescita delle quotazioni immobiliari in Germania non si fermerá, questo anche solo sulla base di considerazioni squisitamente demografiche (la popolazione residente in Germania aumenta senza sosta da 10 anni e nulla fa pensare che questo trend si possa fermare). In ogni caso, comprare in una zona appetibile rimane la miglior mitigazione.

  • La somma di rata del mutuo piú i Nebenkosten mensili non supera un terzo dello stipendio netto piú alto in famiglia

Perché: questo é un parametro importante. Molte banche assumono a parametro le entrate totali dell’Haushalt, cioé la somma degli stipendi netti (se si é in due, come generalmente accade) sulla quale si va poi a parametrare una rata del mutuo sostenibile.
Io non sono d’accordo. In mia opinione, la rata va calcolata su un solo stipendio, in modo da risultare sostenibile a tempo indeterminato nel caso uno dei due stipendi venisse meno. Inoltre, come nota personale, ritengo che la rata del mutuo dovrebbe essere inferiore a quella dell’eventuale affitto che paghereste per quell’immobile. In questo modo potrete compensare il vostro debito con la banca con un maggior rispamio di liquiditá durante il pagamento delle rate.

  • Ad acquisto ultimato si ha a disposizione liquiditá sufficiente per fronteggiare almeno due anni di spese in caso di azzeramento totale delle entrate mensili familiari.

Perché: forse sono eccessivamente catastrofico, ma io penso sempre al worst-case scenario. Andiamo incontro ad un decennio di grande incertezza, il Coronavirus é tutt’altro che sconfitto, nessuno ha la piú pallida idea di quello che ci aspetta. A mio avviso, se non si ha la possibilitá di tenere da parte riserve liquide per tirare avanti almeno due anni senza reddito, non bisogna assolutamente indebitarsi per la casa. L’anticipo che mettete per comprare la casa, sommato a tutti i Kaufnebenkosten, ai costi accessori (cucina, mobilia, trasloco, ecc..) non deve prosciugare i vostri risparmi ma deve comunque lasciarvi una riserva di denaro sufficiente a tirare avanti almeno 24 mesi nel caso accada l’impensabile (il 2020 ci ha insegnato che l’impensabile a volte… accade).

Oltre a queste osservazioni valide a livello individuale, vi sono inoltre alcuni segnali macroeconomici che presto potrebbero far tornare l’acquisto di un immobile a scopo abitativo nel novero delle operazioni redditizie. Uno su tutti é il ritorno dell’inflazione. L’anno scorso si trattava solo di vocine isolate, ma ora iniziano a diventare piú voci in coro: sempre piú esperti ed economisti sono concordi nell’affermare che il ritorno dei tassi di interesse e il ritorno dell’inflazione dopo la pandemia potrebbero essere realtá. Anzi, forse sta giá accadendo ora.

Un eventuale innalzamento dei rendimenti dei titoli decennali (che si sta giá verificando) e un eventuale innalzamento dei prezzi al consumo (che per molti beni e materie prime si sta giá verificando) non lascerebbe alle banche centrali altra scelta se non quella di rivedere i tassi all’insú. Si tratterebbe di inflazione e tassi non elevatissimi, si parla di un qualche percento all’anno – che tuttavia, per come siamo stati abituati negli ultimi 20 anni, non é certamente poco.
Del resto, va anche messo in conto che l’elevatissimo indebitamento che sta interessando i bilanci di molti Paesi porrá nei prossimi anni una “sanguinosa” questione di risanamento delle finanze pubbliche. L’inflazione, come “tassa occulta”, potrebbe essere per molte Nazioni della UE una attraente alternativa alle politiche di austerity, soprattutto in chiave di accettazione popolare delle politiche economiche.
Mettere tasse e avviare programmi di austerity produce malcontento e abbatte i consensi; mentre invece una inflazione ben controllata abbatte il debito e abbelisce il bilancio dello stato dando la possibilitá di raccontare al popolo che é colpa dell’economia di mercato e della ripresa post-pandemia.


Certo, per ora siamo nel campo delle speculazioni: l’incertezza regna sovrana, nulla é certo e nessuno puó dire oggi quello che succederá domani.
Ma una cosa é sicura: in tempi recenti non vi erano mai stati cosí tanti argomenti a favore di un possibile ritorno dell’inflazione.
(non metto le fonti, perché ne ho guardata davvero troppe e non ho memorizzato tutti i link; ma ce ne sono tantissime: se fate qualche ricerca Google o su Youtube troverete un sacco di materiale)

Per chi ha acceso un mutuo e bloccato le rate per i prossimi 10, 15 o 20 anni, approfittando degli attuali tassi prossimi allo zero, il ritorno dell’inflazione e dei tassi di interesse sarebbe una autentica epic win, mentre per chi continua a pagare l’affitto sarebbe un affare tutt’altro che piacevole.

È chiaro che per pensare di comprare una casa o un appartamento in Germania, pur con uno stipendio medio/alto e qualche risparmio da parte, non possiamo avventurarci sulle grandi cittá come Frankfurt, München, Stuttgart a causa dei loro prezzi ormai irraggiungibili (per un trilocale da 80 mq nei sobborghi di München si parte da 700.000 Euro!) e anche cittá meno grandi come Darmstadt o Heidelberg sono ormai diventate troppo care. Questo non significa che non si possa comprare casa in queste cittá: l’acquisto é sempre possibile, tuttavia imporrebbe di accollarsi un mutuo piú gravoso (quindi una rata piú elevata) con la consapevolezza che si sta acquistando un immobile dal prezzo gonfiato. Cosa che per un immobile a scopo abitativo e non di investimento, a mio avviso, non ha senso.

Guardando alla mia zona, ad esempio, le cittá della Bergstraße come Bensheim, Heppenheim e Weinheim offrono prezzi decisamente piú accessibili e un ottimo livello di servizi e qualitá della vita. Una buona rete di trasporti, le colline dell’Odenwald dietro casa e un sacco di opportinutá per il tempo lbero; cittadine piacevoli e ideali per vivere in tranquillitá senza rinunciare alle comoditá. Queste cittá non hanno importanti universitá o grandi Aziende, tuttavia si trovano nel bel mezzo di una delle zone piú ricche e dinamiche della Germania (la Metropolregion Rhein-Neckar) con una miriade di opportunitá professionali e di crescita a portata di auto, di treno o … di tram.

È in zone simili a queste che si possono trovare opportunitá interessanti per vivere in casa di proprietá. I prezzi pur non essendo alti come in altre cittá sono comunque considerevoli, quindi occorre monitorare il mercato per le opportunitá piú convenienti. In virtú dell’elevatissima domanda e dei prezzi alti, tutte le offerte piú interessanti tendono a essere bloccate a pochissimo tempo dalla pubblicazione, quindi é necessario essere veloci.

Una volta analizzato il costo/opportunitá da un punto di vista meramente economico, rimane poi la questione dei rischi di tipo non economico connessi al comprare casa: ne ho parlato anni fa in un mio articolo dal titolo Comprare casa? No grazie in cui riassumevo alcune delle possibili disgrazie che possono capitare a chi decide di legarsi definitivamente ad un bene immobiliare. Tra queste ci sono i vicini: possono capitarne di rompipalle, problematici, o peggio ancora violenti e squilibrati. Non é il massimo quando ci si ritrova a convivere con una situazione sociale problematica proprio alla porta accanto, e quando si ha comprato casa diventa un grosso, grossissimo problema.

C’é un modo per mitigare o addirittura schivare questo rischio: scegliere con cura la proprietá.
Se conoscete la Germania e avete giá esplorato un po’ le cittá e i contesti abitativi, probabilmente giá sapete distinguere le zone residenziali. Il mio non vuole essere un discorso classista o razzista ma una pura descrizione della realtá e lo so che é poco bello come discorso ma la realtá purtroppo funziona cosí: come in ogni parte del mondo, esistono zone “brutte” e zone “belle” (all’interno di queste ultime poi ci sarebbe un sottoinsieme che io chiamo le zone “per Privatiers” ma questo é un altro discorso).

Le zone “brutte” sono riconoscibili per via delle edilizie popolari; si tratta di MHF (Mehrfamilienhäuser) in alcuni casi di dimensioni enormi. Alle periferie delle grandi cittá é facile trovare questi giganteschi condomini, spesso chiamati in modo dispregiativo “Mietkaserne”, si tratta di agglomerati popolari abitati quesi interemante da immigrati e in cui purtroppo non di rado si verificano situazioni sociali poco piacevoli. In tedesco queste zone sono denominate “Soziale Brennpunkte” e non sono esattamente l’ideale se cercate un contesto tranquillo e rilassato.

Le zone “belle” sono riconoscibili dalle EFH (Einfamilienhäuser, ovvero le villette unifamiliari) e da edilizie piú piccole e curate (non piú di una mezza dozzina di appartamenti per edificio). Generalmente al loro interno la viabilitá é del tipo Schrittgeschwindigkeit 7 km/h, riconoscibile dall’apposita segnaletica. Si tratta di zone fatte su misura per le famiglie della classe media tedesca e rappresentano probabilmente i Wohngebiet piú ambiti e ricercati.

Per comprare casa in queste zone non é sufficiente disporre delle risorse economiche ma talvolta serve anche dimostrare un certa dose di “creanza e garbo” sociale. Uno dei compiti dei Makler immobiliari e degli intermediari addetti alla vendita di immobili infatti é quello di assicurare il mantenimento del “decoro” del condominio e del vicinato. Pertanto, se vi presentate come una persona istruita, elegante, posata, tranquilla, con una ottima conoscenza del tedesco, molto probabilmente verrete preferiti rispetto a qualcuno magari anche con migliori credenziali finanziarie delle vostre, ma potenzialmente piú chiassoso, ingombrante e “vivace”. Pertanto é molto importante fare una buona impressione e illustrare all’intermediario il proprio background pe fare piú “bella figura” possibile.

Esistono anche casi in cui a vendere gli appartamenti sono direttamente le societá che possiedono e amministrano lo stabile. Anche in questa situazione l’amministrazione spesso ha cura di “selezionare” tra i possibili acquirenti chi appare piú “promettente” in termini di buon vicinato.
Comprare casa in un immobile cosí amministrato riduce, e di parecchio, il rischio di trovarsi a che fare con situazioni spiacevoli.

Nelle zone “belle”, in ogni caso, non troverete solo Tedeschi ma anche una discreta percentuale di stranieri. La classe media con background migratorio in Germania sta aumentando sempre di piú, costituita sia da Tedeschi con “Migrationshintergrund” di seconda o terza generazione, sia dai nuovi expats ad elevata qualificazione/istruzione arrivati negli ultimi anni. Quindi no, non si tratta di zone invalicabili abitate da membri di caste chiuse.

Ovviamente, comprare casa in Germania significa entrare nella cerchia privilegiata degli Eigentümer (temine tdesco che indica i proprietari immobiliari) e come ogni privilegio, ha un suo costo. La Grundsteuer (equivalente della IMU Italiana) non é esosissima, ma sfortunatamente il calcolo non é semplice. Un calcolatore per stimare la sua entitá si trova qui. Digitando il prezzo di acquisto e selezionando il tipo di immobile avrete una stima (piú o meno affidabile) della Grundsteuer.
Tenete presente che la Grundsteuer é basata su valori catastali ormai antiquati, completamente scollegati dalle valutazioni odierne, pertanto é difficile da calcolare a priori. Inoltre questa imposta verrá profondamente riformata e dal 2025 in Germania si pagherá la nuova Grundsteuer: maggiori informazioni in questo articolo.
Vi sono poi altri costi e informazioni da considerare in dettaglio, ma questo sará un altro articolo.

E poi é chiaro, comprare casa in Germania oggi significa anche sperare che il boom immobiliare tedesco continui e che il valore del proprio immobile continui a crescere al ritmo di diversi percento all’anno, come hanno fatto gli immobili di mezza Germamia dal 2010 ad oggi, raddoppiando quasi di valore (in quasi assenza di inflazione!).
Questo trend potrá continuare? Difficile dirlo. Il boom immobiliare tedesco e la Wohnungsnot hanno le loro cause in diversi fattori, demografici ed economici (ne ho giá parlato in vari articoli) ed é verosimile ritenere che fintanto che questi fattori rimarranno in essere, le valutazioni degli immobili continueranno a salire. Secondo questo studio, nei prossimi 14 anni arriveranno in Germania più di 200.000 “ausländische Fachkräfte” (lavoratori stranieri qualificati) all’anno e questo porterà ad una domanda aggiuntiva di 3.000.000 di appartamenti. Questo senza contare i rifugiati e i ricongiungimenti familiari. Fintanto che in Germania ci sará lavoro e ci sará una forte immigrazione richiamata da questa offerta di lavoro, gli immobili potenzialmente non potranno che rincarare.
Questo in teoria.
In pratica, c’é da chiedersi quanto sostenibile sia un incremento di diversi percento all’anno a tempo indeterminato, in assenza di inflazione. La risposta é semplice: non lo é.
Senza l’inflazione a tenere gli stipendi agganciati al costo degli immobili, si arriverebbe ad un punto di stallo in cui nessuno, a parte Elite e grandi investitori, potrebbe piú permettersi di comprare casa in Germania.

Quindi secondo me, i prezzi saliranno ancora, massimo qualche anno, poi si devono per forza stabilizzare. Quindi chi deve comprare – meglio che compri ora.
Sempre che, ovviamente, non arrivi l’inflazione. In quel caso allora la risalita é pressoché garantita.

Insomma, puó essere che forse io abbia cambiato idea?
Seguite i prossimi articoli per scoprirlo…

BU-Versicherung, Haftpflichtversicherung e altre assicurazioni integrative in Germania

Nel precedente articolo sulle Krankenkasse ho parlato delle assicurazioni sanitarie, assolutamente obbligatorie e indispensabili se si vuole vivere in Germania.
In questo articolo voglio invece presentare alcune forme di assicurazione integrativa privata molto diffuse in nel Paese.

Haftpflichtversicherung

La Haftpflichtversicherung é una sorta di “RC Personale”. Il suo scopo é quello di coprire le sgradite conseguenze economiche che una piccola distrazione potrebbe crearvi.
Il classico esempio é la perdita delle chiavi di casa (Schlüs­sel­ver­lust) quando si vive in affitto, che non a caso é anche un parametro di benchmark usato per comparare le offerte di queste assicurazioni sui vari portali di confronto.
In Germania, in caso di perdita delle chiavi di casa, siete (giustamente) tenuti ad accollarvi per intero le spese di sostituzione di tutte le serrature coinvolte, non solo di quella della casa in cui vivete voi. Se, come talvolta accade, la chiave di casa é anche quella che apre il portone principale e il cancello, questa banale dimenticanza puó diventare un danno economico da svariate migliaia di Euro.
La Haftpflichtversicherung ha un costo contenuto (una copertura intermedia viene meno di 100 Euro all’anno) e puó potenzialmente evitarvi grossissimi casini. Consigliatissima!

Berufsunfähigkeitsversicherung

La Berufsunfähigkeitsversicherung, o BU-Versicherung, é una assicurazione contro l’inabilitá al lavoro, che va a corrispondere all’assicurato una rendita mensile in caso di sopravvenuta inabilitá lavorativa (Berufsunfähig = Inabile alla professione).
È necessario sapere che in Germania (come del resto anche in Italia…) il welfare pubblico ha il braccino molto corto nei confronti delle disabilitá, soprattutto quelle non totali. Le indennitá statali previste in questi casi sono delle “mancette” irrisorie, assolutamente insufficienti a vivere dignitosamente.
La pensione federale di invaliditá totale (Erwerbsminderungsrente o EM-Rente) viene corrisposta solo a chi é dichiarato inabile al lavoro (qualunque lavoro) per piú di tre ore al giorno. In questo caso viene corrisposta una pensione di circa 700 Euro al mese (dati aggiornati al 2015).
Per chi é invece puó lavorare piú di tre ore al giorno, ma meno di 6, viene corrisposta una pensione di invaliditá parziale, il cui importo é circa metá di quella di invaliditá totale.
Si tratta di cifre veramente basse, con cui non si copre neppure un affitto. Ecco perché una assicurazione contro l’inabilitá al lavoro é un’idea tutt’altro che balzana.
Il costo di questa assicurazione dipende da diversi parametri: lo stato di salute attuale dell’assicurato, la sua etá, e gli eventuali fattori di rischio tra cui ovviamente il tipo di lavoro svolto. Un impiegato d’ufficio avrá infatti in linea di principio un premio decisamente piú basso di quello di un muratore che lavora a grandi altezze o di un soldato della Bundeswehr. L’importo del premio puó essere poi modificato con alcuni parametri manovrabili per personalizzare la copertura: primo tra tutti l’ammontare della rendita mensile in caso di sopravvenuta disabilitá al lavoro, ma anche l’etá fino alla quale la copertura é valida (normalmente sarebbe buona cosa arrivare fino all’etá pensionabile di legge; ma si puó decidere di far terminare la copertura prima).
Un grande vantaggio della BU-Versicherung, rispetto alla EM-Rente, é quello che per avere accesso al pagamento della rendita pensionistica non é necessario diventare inabili a qualunque lavoro, bensí anche solo al lavoro per il quale é stata stipulata la polizza.
Per dare un’idea dei costi, una BU-Versicherung con i seguenti parametri:

  • Professionista di 35 anni, in salute, lavoro d’ufficio
  • Copertura fino a 67 anni
  • Rendita di 2.000 Euro al mese in caso di disabilitá

ha un costo quantificabile in circa 1.000 Euro all’anno.
La BU-Versicherung é teoricamente scaricabile nella dichiarazione dei redditi (Steuererklärung). Dico “teoricamente” in quanto esiste un massimale previsto di importo scaricabile per la voce “Versicherungen” pari a 1900 Euro, all’interno del quale confluiscono giá la Rentenversicherung e la Pfgeleversicherung statali. Siccome giá con uno stipendio medio si arriva facilmente a superare questa cifra, una BU Versicherung é de facto non deducibile…

Schwere Krankheiten (Dread Disease) Versicherung

La Schwerekrankheit Versicherung, detta anche Dread Disease Versicherung, é un tipo di assicurazione relativamente recente, di impronta statunitense. È infati proprio in USA che é nato questo tipo di assicurazione, che ora sta diventando molto popolare anche un Europa.
L’assicurazione Dread Disease funziona in questo modo: alla diagnosi di una grave malattia (alla quale faccia seguito la sopravvivenza dell’Assicurato per almeno 14 giorni), viene pagata in soluzione unica una prestazione economica.
Le malettie coperte sono molteplici (tumori maligni e benigni, infarto, sclerosi multipla, SLA, perdita di vista/udito, politraumi invalidanti, ecc…) e possono variare leggermente da compagnia a compagnia. Generalmente una Dread Disease Versicherung copre tra le 50 e 60 diverse malattie.
Anche qui il costo dell’assicurazione é determinato da una serie di parametri personali (etá, stato di salute, fattori di rischio, lavoro svolto, ecc…) nonché, ovviamente, dall’importo della prestazione in caso di malattia. È possibile scegliere qualunque cifra.
È inoltre possibile scegliere una assicurazione che copra, oltre che la malattia grave, anche la morte.
Per dare un’idea dei costi, una Dread Disease Versicherung con i seguenti parametri:

  • Professionista di 35 anni, in salute, lavoro d’ufficio
  • Copertura fino a 67 anni
  • Prestazione economica Vollleistung di 200.000 Euro in caso di diagnosi di malattia grave

ha un costo quantificabile in circa 1.400 Euro al’anno.

Questa assicurazione prevede generalmente due livelli di rimborso: il primo livello é la cosiddetta prestazione parziale (Teilleistung) che viene erogata nel caso in cui sopravvenga una malattia di media gravitá. Questa prestazione é pari a circa il 20% della prestazione integrale (Vollleistung) che invece viene erogata per tutte le malattie piú gravi.
È interessante notare che l’erogazione di una (o piú) Teilleistung non pregiudica l’eventuale erogazione integrale della Volleistung se, un domani, dovesse presentarsi una malattia ancora piú grave.
Quindi é teoricamente possibile ricevere piú rimborsi da questo tipo di assicurazione (anche se, ovviamente, la speranza é di non prenderli mai!).

Quale assicurazione scegliere?

La Haftpflichtversicherung é un must assoluto, in Germania ce l’ha praticamente chiunque, il costo é talmente accessibile che non ha nessun senso rischiare di trovarsi a pagare potenziali gravi danni di tasca propria per risparmiare 100 Euro all’anno.

La BU-Versicherung e la Dread Disease Versicherung sono invece assicurazioni di una certa importanza, dai costi decisamente piú impegnativi. Possono essere viste come due prodotti complementari, entrambi hanno punti di forza e debolezze.

La BU-Versicherung é legata ad aspetti squisitamente lavorativi: deve sussistere una inabilitá al lavoro, indipendentemente dalla gravitá della diagnosi.
Per chi fa un normale lavoro d’ufficio, molte malattie gravi potrebbero non comportare una inabilitá al lavoro e quindi non prevedere nessuna prestazione con una BU-Versicherung. Per contro, una caratteristica interessante della BU-Versicherung é quella di coprire anche malattie psichiche (come esaurimento nervoso o burnout), che invece non sono contemplate in una Dread Disease Versicherung.

La Dread Disease Versicherung invece é completamente scollegata dall’aspetto lavorativo, e questo puó essere un vantaggio o uno svantaggio. Il pagamento della prestazione dipende esclusivamente dalla diagnosi.
Vi é inoltre il vantaggio di poter ottenere il pagamento di una prestazione anche in caso di malattie di gravitá intermedia : si distingue quindi tra Volleistung per malattie gravi e Teilleistung per malattie meno gravi.

Opinione squisitamente personale: la Dread Disease é la mia assicurazione preferita, quella che mi dá piú tranquillitá.
La Dread Disease nasce negli USA proprio perché le caratteristiche del sistema sanitario americano fanno sí che, nel malaugurato caso di una grave malattia, avere un importante volume di soldi da investire nelle cure é l’unica cosa che puó fare davvero la differenza.
Beh, duole ammetterlo, ma anche gli odierni sistemi sanitari Europei viaggiano ormai a gonfie vele nella stessa direzione.
Anche un sistema sanitario come quello Italiano, ammirato in tutto il mondo come uno dei migliori sistemi “pubblici” esistenti, richiede sfortunatamente un certo investimento di denaro per accedere alle migliori cure quando ci si ammala gravemente. È una lezione che ho imparato stando vicino a mia madre durante i suoi quattro anni di battaglia contro il linfoma. Se vuoi che il primario ti riceva subito, se vuoi che a seguirti sia il professore più quotato, se vuoi che il tuo caso venga preso in carico immediatamente, se vuoi gli esami diagnostici fatti con urgenza, se la TAC la vuoi fare subito e non tra quattro mesi, se non vuoi essere trattato come un numero… devi mettere pesantemente mano al portafoglio e pagare. Pagare, pagare, pagare. Solo cosí incrementi davvero le tue possibilitá di sopravvivenza.
Piaccia o no, le cose stanno cosí. Piú o meno in tutto il mondo.
In questo, la Dread Disease Versicherung, mettendoti subito a disposizione una importante somma di denaro per curarti e/o per coprire una temporanea inabilitá al lavoro, é a mio avviso il miglior aiuto possibile.

Personalmente ritengo che il top per stare tranquilli sia una combinazione Dread Disease Versicherung + BU-Versicherung. Si tratta di impegni economici importanti, ma a mio avviso, dovendo in futuro contare su molto meno welfare di quello che c’è oggi (questa é una certezza con cui la nostra generazione dovrá scontrarsi, di qui a non molto) investire in questi prodotti é assolutamente necessario. Soprattutto se si ha famiglia.

In Germania moltissimi hanno una BU-Versicherung, soprattuttto gli autonomi. La Dread Disease é meno diffusa, ma sta lentamente prendendo piede.
Queste sono assicurazioni che, se pianificate una vita in Germania e se le vostre finanze vi permettono di avervi accesso, consiglio assolutamente di fare. Almeno una delle due.

I portali internet per il confronto

Tra i principali portali internet per confrontare diverse polizze (Vergleichsportal) ci sono CHECK24 e VERIVOX.

Il vantaggio di rivolgersi ad un intermediario

La lingua tedesca e le complicate clausole di un contratto assicurativo tuttavia richiedono molta prudenza e molta attenzione. Un contratto per una assicurazione importante come una BU-Versicherung o una Dread Disease Versicherung deve essere analizzato a fondo prima di firmare!
Un intermediario competente puó essere di grande aiuto in questo, soprattutto per noi non madrelingua. Vi potrá illustrare diverse polizze e farvi vedere le piccole “fregature” che vi sono in alcune di queste, guidandovi verso la piú sicura e conveniente. Spenderete qualcosa in piú ma avrete la certezza di firmare qualcosa di valido. Io mi sono trovato benissimo con Alexander Bobrowski. Il suo ufficio é a Lipsia, ma offre consulenze online sul suo portale (giá da prima della pandemia) e il suo tedesco é molto chiaro e comprensibile, non avrete problemi a seguirlo.