6.30 del mattino, strada provinciale semideserta. Il grigio avvolge ogni cosa mentre i tergicristalli spazzettano una pioggerella fastidiosa che sollettica il parabrezza… è un martedì di aprile ma assomiglia più a una mattinata novembrina, il computer di bordo della Shiro dice che fuori ci sono 4,5 gradi e mentre sprofondo nell’abbraccio del sedile sportivo in alcantara alzo ancora un pò il riscaldamento e penso alla primavera.. che (si spera) prima o poi arriverà.
E’ quel periodo dell’anno in cui inizi a svegliarti dal torpore dell’inverno e le energie iniziano a fluire in te più insistenti; ritorna la voglia di fare, di uscire, di muoverti, di andare in giro.. peccato solo che da due settimane a questa parte il meteo non sia per nulla collaborativo.
Devo dire che da quando sono tornato da solo sto meglio. Ho ripreso a gestire la mia vita come piace a me.. metodicamente programmato nell’essere totalmente sregolato.. lavoro a più non posso, chilometri e chilometri in auto, cena tardissimo (o prestissimo, dipende..), allenamenti in piscina dalle 22.30 alle 23.30, birrette infrasettimanali al Pit Stop con rientro a casa alle 2 e sveglia alle 6 il giorno dopo.. sto anche lentamente ricominciando a vedere il telefono come un oggetto utile e piacevole e non più come un parto del demonio concepito per renderti la vita un inferno.
E’ bello incontrare periodi in cui stai bene, sei contento di te e di ciò che ti circonda e affronti tutto con positività. La vita è un’altalena e i momenti belli e brutti vanno e vengono, ma forse in questi ultimi anni, soprattutto dopo l’incidente, ho scoperto e affinato dentro di me una mentalità più sensibile e ricettiva ai momenti positivi.
Di solito tendiamo sempre a ingigantire tutte le cose che non ci vanno facendone un dramma e diamo per scontato tutto ciò che invece va bene, fino a dimenticarcene. E’ triste quando vedi gente che non ha un problema al mondo eppure riesce sempre a lamentarsi di tutto. Diventa addirittura irritante quando questa gente trasforma cavolate insulse in problemi enormi e se tu osi contraddirli dicendo che in realtà si stanno lamentando per nulla ti becchi pure le parolacce.
E’ così difficile essere positivi al giorno d’oggi. La negatività è ovunque, ci circonda, ci avvolge. Accendi la televisione e si parla di crisi. Poi arrivano quattro politicanti che si sparano addosso parole a vicenda senza dire nulla di costruttivo, poi chiusura in bellezza con una bella iniezione di cronaca nera, notiziacce e delitti. Un bel pieno di negatività e di atteggiamenti distruttivi.
Poi vai in giro e senti solo gente che si lamenta. Non c’è lavoro, non ho soldi, non ho la ragazza, va tutto male, sono triste… eccetera. Negatività ovunque. Se ti alzi la mattina e ti proponi di affrontare la giornata con un mood sereno e positivo, là fuori c’è un battaglione di musoni e di rompiballe che farà di tutto per impedirtelo.
E io onestamente mi sono stancato.
Ho deciso che da questa settimana avvierò l’operazione positività totale ovvero: assoluta astinenza da televisione e notiziari (tutta negatività allo stato puro), eliminazione dei personaggi tristi e negativi dalla mia vita (è ora di finirla di frequentare gente che si lamenta e basta), ottimizzazione del mio tempo libero (vale a dire dedicarlo interamente ad attività e persone che mi danno piacere).
Questo perchè purtroppo la positività è difficile da creare dentro di sè ed è ancora più difficile diffonderla e trasmetterla agli altri. La negatività invece “vende” tantissimo, è contagiosa, è un virus aereo facilmente trasmissibile. E non mi interessa se tutti si stanno ammalando.. io voglio rimanere sano. E positivo.