La svolta “green” tedesca mette la quarta al carovita in Germania

La CO2-Steuer, che ho introdotto nel mio precedente articolo, si propone di essere il primo di una serie di tasselli volti a segnare la grande svolta “green” della Germania e rappresenta una piccola (ma significativa) dichiarazione di guerra ai combustibili fossili: una tassa di 25 Euro per ogni tonellata di CO2 emessa nell’atmosfera, per “punire” tutte le attivitá inquinanti e tutti gli hobby nemici dell’ambiente. Usare l’auto, viaggiare in aereo e riscaldare la propria abitazione a gas sará d’ora in poi piú caro, in quanto inquinante.

Le conseguenze sono giá sotto gli occhi di tutti: allo scoccare del primo gennaio la benzina é aumentata di quasi 10 cent al litro (ieri sera stava a 1,34€ quando prima di Natale la facevo sempre intorno a 1,22€ / 1,24€), il gasolio di circa 8 centesimi, ed é in arrivo una super stangata sui riscaldamenti e sull’energia elettrica.
Stando ai calcoli di Die Welt, i tedeschi pagano, ad oggi, le tariffe piú alte del mondo per l’energia elettrica. Il perché é presto detto: chi opta per le tariffe piú economiche, legate alle classiche centrali a gas o a carbone, dovrá ora pagare la CO2-Steuer; mentre chi non vuole pagare suddetta tassa puó optare per le tariffe “Ökostrom“, le tariffe speciali con 100% di energie rinnovabili, che peró sono sensibilmente piú care.

La tassa sulle emissioni é progressiva e aumenterá nel tempo: se oggi il governo incassa 25 euro per ogni tonellata di anidride carbonica, tale cifrá aumenterá fino a 55 Euro nel 2026. Questo si tradurrá in ulteriori aumenti per riscaldamento e carburanti: tra pochi anni, benzina e gasolio potrebbero arrivare a costare piú che in Italia.

E questo potrebbe essere solo l’inizio.
I “Grüne“, il partito dei Verdi (che ha messo a segno un grande aumento di consensi negli ultimi 4 anni), si sono detti “delusi” da queste misure “assolutamente insufficienti” e chiedono a gran voce subito una super-tassa di almeno 60 Euro per tonnellata di CO2.
Facendo qualche conto delle serva, significherebbe avere la benzina a circa 1,6 euro al litro.
Ma non solo: tra le proposte dei Verdi si fanno largo anche misure piú nette e drastiche, quali un completo divieto di vendita di auto nuove con motore a combustione interna a partire dal 2025, un divieto di costruzione di case unifamiliari e il contingentamento dei viaggi aerei annuali per persona.
Misure in taluni casi estreme e invasive, ma che non hanno impedito al partito ambientalista di fare il pieno di preferenze nelle ultime regionali. I Verdi ad oggi viaggiano intorno ad un consenso stimato del 20% (in alcuni regioni anche piú del 30%) e una loro presenza nella futura coalizione di governo é data quasi per certa. Segno che il tema in Germania sta a cuore a una fetta importante dell’elettorato.
Tra i loro motti per la salvaguardia dell’ambiente, uno dei piú frequenti é “Auto fahren teuer und unattraktiv machen” (rendere l’automobile costosa e sconveniente) e delinea alla perfezione la loro strategia: combattere tutte le attivitá e le abitudini “inquinanti” a suon di divieti e tasse. Posizioni che trovano largo consenso nei giovani adulti e nelle nuove generazioni ecologiste e anti-establishment, senza contare i molti “insoddisfatti” di SPD (ma anche del CDU/CSU) che vedono nel partito dei Verdi il candidato perfetto per un voto di protesta.

Una ipotetica coalizione CDU/CSU/Verdi, da molti vista come il piú probabile outcome delle prossime elezioni in Germania, potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova era economica e industriale, segnata dalla riconversione verso la mobilitá a impatto zero e le energie rinnovabili, nonché dal perseguimento di una vera crescita sostenibile nel dopo-pandemia.

Tuttavia, la nuova era della lotta al cambiamento climatico rischia anche di trasformarsi in un pesante macigno sulle tasche della gente comune, soprattutto per tutti coloro che non possono permettersi auto elettriche, impianti fotovoltaici, biciclette elettriche family performance, elettrodomestici e appartamenti in classe energetica A++ e tutte quelle varie amenitá a impatto zero accessibili solo per chi gode di un certo benessere.
Per chi non ha grandi disponibilitá finanziarie rimangono oggi solo le alternative “inquinanti” e queste avranno, in futuro, costi sempre piú proibitivi per le classi meno abbienti.

Se davvero il futuro ci riserva questa svolta green e sostenibile, I prossimi anni ci vedranno di fronte ad un problema etico (e se vogliamo anche filosofico) di portata epocale: scegliere tra ecologia e impoverimento dei ceti medio/bassi.
Se da un lato é giusto prendere provvedimenti per salvare il pianeta, dall’altro é chiaro che questi provvedimenti daranno un ulteriore boost alle diseguaglianze sociali.
Non é certamente una questione facile. Anche io, onestamente, faccio fatica a prendere una posizione a riguardo.

Ma ho come l’impressione che la scelta a riguardo sia in qualche modo giá stata fatta.

Autovelox, multe e patente a punti in Germania – Alcune cose (importanti) da sapere

La Germania é famosa per le sue autostrade senza limiti di velocitá, ma non altrettanto famosa é la severitá e l’inflessibilitá (talvolta davvero subdola) con cui sono tenute sotto controllo le strade normali e, in generale, la disciplina degli automobilisti, soprattutto nei centri abitati.

Autovelox fissi e mobili sono la norma sulle strade tedesche, e non rispettare i limiti puó avere conseguenze poco piacevoli. Tanto piú che questi dispositivi sono piazzati strategicamente proprio per “beccarvi” senza alcuna pietá, e i ricorsi sono nelle maggior parte inutili.

Rispetto agli autovelox in Italia, vi sono difatti alcune differenze molto importanti da tenere in considerazione, sia che siate in Germania di passaggio sia che vi siate trasferiti qui.

1) Gli autovelox sono sempre attivi

Un Poliscan, sofisticato autovelox fisso molto diffuso in Germania

Gli autovelox (in tedesco detti “Blitzer“) in Germania sono odiati quanto in Italia se non forse anche di piú.

Il più famoso tra le postazioni fisse è il Poliscan, una torretta cilindrica con vari rilevatori che “spara” flash rossi senza alcuna pietá. Questo e molti altri dispositivi popolano le Bundesstraße germaniche e, a differenza dell’Italia, non si tratta di gusci vuoti, di dissuasori finti o di postazioni abbandonate, come spesso accade sulle strade del Bel Paese.

In Germania queste postazioni sono sempre attive. Sempre.

Il “flash” rosso brillante é il segnale inequivocabile che siete stati beccati. A quel punto, aspettatevi sgradite novitá nella cassetta della posta entro qualche settimana.

Se avete targa Italiana, puó essere che la multa non vi arrivi. Ma dipende dall’entitá. Se volete saperne di piú sulle multe, qui c’é un articolo sulle multe per eccesso di velocitá in Germania.

2) In Germania non esiste avvertimento per i rilevatori di velocitá

Ahh cari vecchi tempi della Milano-Meda… quando evitare i velox era facile

Noi Italiani siamo dei fantastici azzeccagerbugli (per non dire paraculi) e troviamo sempre il modo di farla franca, anche in sede legale. A partire dal 2014 a seguito di una sentenza della Cassazione tutti gli autovelox fissi e mobili devono essere segnalati “ad una distanza tale da garantire il tempestivo avvistamento della postazione, anche tenendo conto della velocità locale predominante”.
Il classico cartello “Controllo elettronico delle velocitá” che tutti ben conosciamo.

Un simile provvidimento in Germania verrebbe visto probabilmente come uno scherzo, o una presa in giro. Si dá il fatto che una postazione di controllo mobile o un Poliscan fisso in Germania non hanno alcun tipo di cartellonistica di avvertimento.
Il rilevatore é lí, generalmente ben piazzato e ben nascosto.

3) In Germania talvolta non ci sono neppure i cartelli con il limite di velocitá!

Il cartello giallo indica un centro abitato e – automaticamente – il limite diventa 50 !!!

Se avete a che fare con le strade tedesche da un po’, ormai li conoscete: sono i cartelli gialli che indicano l’ingresso in un centro abitato. Si chiamano Ortstafel.
Ecco, dovete badare bene che la presenza di un Ortstafel implica automaticamente l’abbassamento del limite di velocitá a 50 km/h.
Anche se il cartello dei 50 non c’é.

E il piú delle volte, in fatti, non c’é.

Non é un caso se una delle location preferite in cui i comuni piazzano i Poliscan sono strade a grande scorrimento, con limite a 70 o 80 prima dell’ingresso nella cittá. Il Poliscan é generalmente piazzato 150-200 metri dopo il cartello giallo che indica il centro abitato.
Se inoltre quelli del comune sono sgamati, piazzeranno strategicamente anche un bel cartello “70” 500 metri prima del cartello giallo dell’abitato (lo fanno, oh sí se lo fanno).
Insomma, una perfetta trappola per forestieri.
In Germania ci sono tantissime postazioni di rilevamento della velocitá strategicamente piazzate sfruttando questo escamotáge, per cui, soprattutto se non conoscete la strada, state attentissimi ai cartelli gialli che indicano l’inizio di un centro abitato e rallentate sempre, anche se il cartello dei 50 non c’é.

Io mi sono beccato giá due “flashate” con questa tecnica… di cui una con sospensione della patente. E io sono uno che sta abbastanza attento!

Sí, questa tecnica assomiglia molto ad una vigliaccata per fare cassa…. e in effetti probabilmente lo é. Ma resistete alla tentazione di opporvi con un ricorso: perderete.
La mentalitá tedesca sul rispetto delle regole é inflessibile e non ammette eccezioni. Nei Tedeschi non troverete (quasi) mai la flessibilitá e l’indulgenza che contraddistingue noi Italiani.
E forse é anche giusto cosí, sotto certi aspetti.
Altrimenti la Germania non sarebbe… la Germania.

Come difendersi dagli autovelox

Visto che ottenere vittoria in sede di ricorso attaccandosi a cavilli e ingarbugliamenti burocatici é assai meno agevole che in Italia, l’unica vera difesa é.. rispettare i limiti. E informarsi.

La carta degli autovelox fissi di Blitzer.de é un ottimo strumento per pianificare il proprio viaggio e informarsi prima.
Attenzione: usare apposite App sul proprio smartphone o altri strumenti di avvertimento della presenza di Autovelox mentre si é alla guida, é illegale in Germania (75 Euro di multa e 1 punto di penalitá).
Tuttavia informarsi prima di partire, oppure lasciare che il passeggero controlli sul proprio smartphone la presenza di eventuali autovelox é perfettamente legale.
Strano, ma vero!

La patente a punti in Germania

Se vivete in Germania, la patente a punti funziona in modo molto diverso dall’Italia.
Una patente linda e immacolata parte da ZERO punti. Se commettete delle infrazioni, possono esservi comminati dei punti di penalitá.
Infrazioni lievi non comportano nessun punto di penalitá: i punti sono assegnati solo per le infrazioni piú gravi. A seconda dell’infrazione commessa, possono essere comminati fino ad un massimo di tre punti per singola infrazione.
Ad esempio:

  • Superare il limite di velocitá da 21 a 30 km/h in cittá (fino a 40 km/h fuori cittá) comporta UN punto di penalitá
  • Superare il limite di velocitá oltre 31 km/h in cittá (oltre 41 km/h fuori cittá) comporta DUE punti di penalitá
  • Partecipare ad Autorennen (gare) su pubblica strada comporta TRE punti di penalitá. Attenzione: vale anche se semplicemente vi “ingarellate” con qualcuno in autostrada!

Ma ci sono anche molte altre infrazioni che possono costare punti di penalitá. Il sorpasso azzardato, il non rispetto della distanza di sicurezza, manovre perisolose nei confronti dei ciclisti, passare col rosso in cittá, ecc… (se vi interessa l’elenco completo, che é abbastanza corposo, lo trovate su Bußgeldkatalog).

Sulla patente si possono accumulare un massimo di OTTO punti di penalitá, dopo di che viene revocata.

I punti di penalitá in Germania vengono chiamati “Punkte in Flensburg” (punti a Flensburg) dal nome della cittá in cui si trova il registro della motorizzazione in cui sono annotate tutte le infrazioni e il saldo punti di dutti i conducenti aventi residenza sul suolo tedesco.

A secondo del proprio saldo punti, vi sono diverse conseguenze:

  • Da 0 a 3 punti: nessun provvedimento
  • Da 4 a 5 punti: ammonimento scritto (“cartellino giallo”) con sanzione in denaro; possibilitá di partecipare ad un corso di recupero (in questo caso viene cancellato un punto)
  • Da 6 a 7 punti: ultimo richiamo (“cartellino rosso”) scritto con sanzione (pesante) in denaro; possibilitá di partecipare ad un corso di recupero (in questo caso viene cancellato un punto)
  • 8 punti: revoca della patente

Una nota interessante é che le infrazioni cosiddette “lievi” sono considerate come sanzioni amministrative, mentre invece tutte le infrazioni “gravi” che comportano l’assengazione di punti di penalitá (anche uno solo) sono considerate reati quindi verrete sottoposti a processo.
Non vi servirá un avvocato (a meno che vogliate fare ricorso) ma dovrete comunque dichiararvi colpevoli e pagare, oltre che la multa, il costo del processo.
Normalmente insieme alla multa vi viene inviato un link con user e password al quale potrete fare login e accedere all’aula “virtuale” di tribunale dove potrete ammettere la colpa (e fare eventuali dichiarazioni), avere in tempo reale la sentenza emessa automaticamente, dopo di che riceverete l’IBAN per pagare la multa (piú le spese processuali, generalmente pochi Euro visto che tutto é fatto online).

Tranquilli, non é nulla di grave e non vi sporcherá la fedina. Io sono giá stato “processato” due volte…

2020: Nuovo codice della Strada in Germania – Occhio alle multe!

Da Maggio 2020 sono in vigore in Germania alcune importanti modifiche al codice della strada. In particolare il capitolo infrazioni e multe presenta alcune novitá.

Le sanzioni per chi supera di poco (fino a 20 km/h) i limiti di velocitá in Germania erano, con il precedente Codice della Strada, decisamente basse.

Io stesso rimasi stupito, un paio di anni fa, di ricevere una contravvenzione di soli 10 € per essere stato immortalato da un autovelox su una Bundesstraße a 88 km/h laddove il limite era 80. Una multa assai limitata e, secondo me, tutto sommato equa: ad una infrazione poco grave deve seguire una sanzione commisurata.

Con il nuovo codice della strada 2020 purtroppo non é piú così: le multe per chi supera di parecchio i limiti sono rimaste circa invariate, mentre invece le sanzioni per le contravvenzioni meno gravi sono state raddoppiate.

Insomma, essere distratti diventerá molto piú salato, soprattutto in cittá.

Particolare attenzione serve ora nelle zone a 30 km/h, ormai sempre piú diffuse in tutti i centri abitati tedeschi (anche nei Dorf piú minuscoli): sará sufficiente esere rilevati a 46 km/h per beccarsi una multa di 70 € (con il vecchio codice della strada erano solo 35 €) mentre essere “beccati” a 51 km/h comporterá oltre a 80 € di multa anche il ritiro della patente per 1 mese e un punto di penalitá (se volete sapere come funziona la patente a punti in Germania, vi rimando a questo articolo).

Ecco il resoconto delle attuali multe per eccesso di velocitá in Germania:

Superamento limite velocitá fuori cittá (Strada a grande scorrimento o Autostrada)

ViolazioneMulta (nuovo codice 2020)Multa (vecchio codice)Ritiro patente
Fino a 10 km/h20 €10 €
11 – 15 km/h40 €20 €
16 – 20 km/h60 €30 €
21 – 25 km/h70 €70 €
26 – 30 km/h80 €80 €1 Mese
31 – 40 km/h120 €120 €1 Mese
41 – 50 km/h160 €160 €1 Mese
51 – 60 km/h240 €240 €1 Mese
61 – 70 km/h440 €440 €2 Mesi
Piú di 70 km/h600 €600 €3 Mesi
Sanzioni per il superamento del limite di velocitá sulle strade EXTRAURBANE in Germania – In rosso le sanzioni che sono state aumentate

Superamento limite velocitá in centro urbano

ViolazioneMulta (nuovo codice 2020)Multa (vecchio codice)Ritiro patente
Fino a 10 km/h30 €15 €
11 – 15 km/h50 €25 €
16 – 20 km/h70 €35 €
21 – 25 km/h80 €80 €1 Mese
26 – 30 km/h100 €100 €1 Mese
31 – 40 km/h160 €160 €1 Mese
41 – 50 km/h200 €200 €1 Mese
51 – 60 km/h280 €280 €2 Mesi
61 – 70 km/h480 €480 €2 Mesi
Piú di 70 km/h680 €680 €3 Mesi
Sanzioni per il superamento del limite di velocitá sulle strade URBANE in Germania – In rosso le sanzioni che sono state aumentate

Il Poliscan, l’occhio vigile che ti frega.

A Darmstadt ormai ce ne sono ad ogni angolo: il Poliscan, prodotto dalla Vitronic, é un versatile “occhio” elettronico che funge da sistema di rilevamento di velocitá.

Qualora vi capitasse di incrociare questo “Polifemo” cilindrico sappiate che é meglio muoversi con circospezione. A differenza delle torrette autovelox arancioni diffuse in Lombardia, che sono il piú delle volte dei semplici dissuasori senza alcun dispositivo funzionante al loro interno, i Poliscan sono invece quasi sempre attivi. I Poliscan sono diffusi non solo in cittá, ma anche su strade extraurbane.

Va detto che, se non conoscete la strada, il piú delle volte lo vedete quando é ormai già troppo tardi.
Quindi, in generale, su strade che non si conosce sarebbe meglio rispettare i limiti. Le postazioni di rilevamento della velocitá in Germania non sono corredate di cartellonistica di avvertimento e i rilevatori sono strategicamente ben piazzati.

Il “flash” rosso brillante é il segno distintivo e inequivocabile che il Poliscan vi ha beccati. Il rilevamento é frontale e il suo raggio di rilevamento parte da 75 metri, quindi lo si vede benissimo. Se l’avete visto, allora aspetattevi sgradite novitá nella cassetta delle lettere entro qualche settimana.

La multa arriva in Italia?

Ecco un tema a noi molto caro. Se si viene “pizzicati” da un autovelox in Germania, riceveremo una multa al nostro indirizzo in Italia? La risposta é: dipende.

Tra gli Stati vi sono accordi bilaterali per condividere i dati delle Anagrafi automobilistiche, per cui per la Polizia tedesca non é un problema risalire ai vostri dati. Tuttavia é ben noto ai tedeschi che l’esigibilitá di crediti in Italia puó essere problematica e ferragginosa, richiedendo l’ausilio di agenzie specializzate di recupero crediti.

Se avete commesso una infrazione da poche decine di Euro, é probabile che il Polizeipräsidium deciderá di lasciar perdere e di non rischiarsi l’apertura una (lunga e costosa) operazione di riscossione crediti internazionale per portare a casa cosí pochi soldi.
Ma se l’avete fatta grossa state pure certi che qualcosa arriverá.
Stando a Bußgeldkatalog.de, sono le multe dai 70 Euro in su quelle che generalmente vengono inoltrate anche all’estero. Per le altre si lascia perdere.
Si tratta tuttavia di una indicazione generica, in quanto ogni presidio di polizia puó fare come gli pare…

Lo stesso discorso vale se venite fermati dalla Polizia. Se vi faranno un verbale e voi deciderete semplicemente di non pagarlo e di rientrare in Italia ignorando l’accaduto, potreste passarla liscia se l’infrazione é piccola; ma se questa invece é di una certa rilevanza, allora quasi certamente vi arriverá in Italia un secondo verbale, maggiorato.
In Germania la Polizia non puó rititare patenti di altri Paesi, puó peró avvalersi della facoltá di raddoppiare la multa quale compensazione per il mancato ritiro del documento.

Attenzione ai Ciclisti – Multe salate per chi non sta attento

Un’altra norma nel Codice della Strada che é stata rivista riguarda il sorpasso delle biciclette: a partire da maggio 2020 nel sorpasso di una bicicletta una autovettura deve tenere una distanza minima di 1,5 metri (in cittá) e di 2 metri (fuori cittá). Qualora la bicicletta trasporti un bambino, va sempre osservata la distanza di 2 metri.

Questa regola é molto sentita in Germania visto l’altissimo numero di ciclisti, soprattutto nelle grandi cittá, e considerando anche la svolta “green” che si sta cercando di imprimere al Paese. Pertanto la Polizia vi sta prestando molta attenzione e sta sparando multe a raffica, soprattutto nei centri urbani.
Se non si dispone dello spazio necessario a superare una bicicletta, bisogna rimanergli dietro fin quando non si ha spazio. La multa per chi non rispetta questa regola va da 30 Euro a 100 Euro a seconda di quanto é stato messo in pericolo il ciclista (a discrezione del poliziotto).

In conseguenza di questa regola ora in caso di incidente auto-bicicletta, anche senza diretto contatto tra i due mezzi, l’automobilista avrá (quasi) sempre torto.
Quindi occhi aperti e attenzione massima alle biciclette!

Doppelparker: il tipico garage doppio in Germania. Grande idea o… grande seccatura?

Se vivete in una grande/media cittá tedesca sapete quanto lo spazio e il parcheggio siano problemi assolutamente critici. Se si va a guardare tra i vari annunci di appartamenti in affitto, quelli con garage/posto auto sono soltanto una frazione delle alternative disponibili e quasi sempre si tratta di Tiefgarages (in sostanza un parcheggio sotterraneo) oppure di Doppelparker.

Quest’ultima soluzione é in assoluto una delle piú diffuse, praticamente ovunque in cittá potete trovare queste curiose diavolerie meccaniche il cui scopo é semplice: mettere due auto dove normalmente ce ne starebbe una. Sicuramente il vantaggio in termini di ottimizzazione degli spazi é notevole, si fa anche abbastanza in fretta muovere il montacarichi per cambiare “piano” e non ci sono grossi problemi a infilarci auto di medie dimensioni.

Esistono diversi tipi di Doppelparker, una dalle Aziende produttrici piú celebri é la BeKa Parksysteme cui appartiene l’esemplare che vedete in foto. Esistono diverse soluzioni di Doppelparker, in alcune i due livelli di parcheggio traslano rigidamente mentre in altre il cinematismo é quello di un quadrilatero articolato e puó quindi esservi anche una lieve rotazione relativa tra i due piani di parcheggio.
Questo é uno dei casi piú critici e che spesso porta a problemi soprattutto con auto station wagon perché questa leggera rotazione tra i due piani va a schiacciare il tetto delle auto quando il Doppelparker viene messo in movimento! Ma anche nel caso di Doppelparker “rigidi” va tenuto conto dell’altezza del soffitto per evitare che la rotazione del piano di parcheggio porti l’auto parcheggiata al “piano di sopra” a toccare il soffitto all’estremitá!

Qualunque carrozziere o meccanico in Germania potrá confermarvi quanto gli incidenti da Doppleparker sono una delle evenienze piú diffuse e purtroppo con un tetto schiacciato e magari una antenna rotta (oggi quasi tutte le auto hanno antenne radio, GPS e magari anche UMTS integrate una calottina aerodinamica nella parte supriore) si fa presto a fare danni per migliaia di euro.

È quindi buona norma leggere attentamente le istruzioni e rispettare scrupolosamente le dimensioni indicate: se l’auto indicata nelle istruzioni é una berlina, vuol dire che parcheggiando una station wagon quasi certamente “toccherete” se qualcuno sposta il Doppelparker!

Insomma, gli svantaggi pratici di questa soluzione sono tutt’altro che trascurabili. Ergo, se si sta ponderando il trasferimento in una casa munita di Doppelparker, é assolutamente necessario prendere in consideazione le limitazioni del dispositivo di parcheggio e leggere molto bene le specifiche per capire se la nostra automobile ci sta. Il problema principale é l’altezza: la maggioranza dei Doppelparker ha 1,5 metri come altezza massima consentita e con la crescente popolaritá di SUV e Crossover (io li detesto, ma alla maggior parte della gente piacciono) questo diventa giá un problema non indifferente. Bisogna fare molta attenzione alla calotta dell’antenna radio/GPS che generalmente non é compresa nell’altezza dell’auto a libretto!

La lunghezza é una limitazione ma generalmente fino a 5 metri non ci sono problemi, tuttavia non bisogna fare l’errore di guardare solo lunghezza e altezza perché si puó restare fregati, come é successo al mio vicino: ha comprato una VW Passat Station Wagon per poi scoprire che.. dentro al Doppelparker non ci stava.
Se guardate l’immagine al centro dell’articolo (presa proprio da un Doppelparker BeKa) infatti si vede chiaramente che l’altezza massima consentita é sí 1,5 metri, ma si riduce a 1 metro sia davanti che dietro!!

Si tratta proprio dell’ “effetto poligono” del Doppeparker in movimento, che va a limitare la luce a terra alle estremitá del piano di parcheggio. Quindi per una berlina non ci sono grossi problemi, ma una SW .. tocca!
So che puó non risultare chiarissimo, ma sul sito della Beka si trovano illustrazioni che spiegano benissimo il problema:
https://beka-parksysteme.de/de/doppelparker.php

È inevitabile quindi che, anche durante l’acquisto di una auto nuova, il Doppelparker diventa una delle vostre principali limitazioni. Non a caso il mio ultimo acquisto a quattro ruote é stato “downsizato” proprio da questo requisito.
C’é anche un altro svantaggio, purtroppo, non indifferente: la natura “obliqua” e “mobile” di questo garage lo rende del tutto inadatto a ospitare una moto, a meno che ogni volta non vogliate legarla con le cinghie come se fosse su un carrello appendice… quindi anche se la vostra auto non é molto grande e una moto di traverso davanti o dietro potrebbe starci, dovrete putropppo desistere dal vostro proposito.

Non a caso ho deciso che, nella mia prossima casa, sará tassativo che il garage non deve essere un Doppelparker. È una soluzione intelligente, ma con troppe limitazioni e troppi casini.

Cos’altro aggiungere? Ah sí, anche il Doppelparker, come l’automobile, deve passare una revisione annuale al TÜV altrimenti non puó essere utilizzato. Generalmente voi non dovete occuparvi di nulla, pensa a tutto l’amministrazione di condominio, tuttavia in alcuni casi potrebbe essere necessario spostare l’auto per permettere al tecnico di ispezionare i martinetti. In questo caso dovrebbe essere l’amministrazione o la ditta di manutenzione stessa ad avvisarvi a tempo debito con una lettera.
Se vi dimenticate di spostare la macchina, come ha fatto il mio vicino (sí proprio lui, lo sveglione della Passat), l’intransigente operaio del TÜV disattiverá i martinetti e chiuderá il Dopperparker (si, lo ha bloccato a metá, cosí nessuno poteva entrare o uscire) per impossibilitá di effettuare l’ispezione di sicurezza di legge. Come ho giá avuto modo di scrivere qualche mese fa quando ho parlato di lavoro in Germania, i tedeschi, quando si tratta di normative di sicurezza, sono piú che intransigenti, sono drastici.

Winterreifen: l’obbligo di gomme invernali in Germania (e dintorni)

Pur non essendo tutta la Germania soggetta ad un clima propriamente freddo (molte zone del Sud hanno un clima simile alla Pianura Padana, ma con meno afa) vige in tutto il Paese l’obbligo di gomme invernali.

Qui peró l’obbligo non sussiste in un arco temporale ben definito, come accade ad esempio in Lombardia dal 15 novembre al 15 aprile. Esiste ciò che viene definito “obbligo situazionale” (Situative Winterreifenpflicht) ovvero: in caso di condizioni del manto stradale assimilabili al clima invernale quali: (traduco letteralmente dal sito dell’ADAC) ghiaccio, manto stradale innevato, poltiglia di neve e lastre ghiacciate, é fatto obbligo di circolare con gomme invernali.
Tenete conto che una temperatura dell’aria inferiore ai 5 gradi é giá considerata “situazione di ghiaccio”.

Cosa significa ciò? Praticamente non esiste nessuna data “di legge” ma sta alla persona valutare la situazione ed assicurarsi di avere le gomme appropriate montate sulla propria auto se ci si mette in viaggio in una delle sopra citate situazioni meteorologiche.
Questo si traduce, all’atto pratico, in una “regola non scritta” che i tedeschi chiamano “O bis O” ovvero “Oktober bis Ostern” (tradotto: “da Ottobre a Pasqua”). In sostanza, per chi usa l’auto con regolaritá, é buona norma montare le gomme invernali a fine settembre e montare le gomme estive dopo Pasqua.
Si tratta di una “best practice” molto usata, ma va tenuto ben presente che è una regola generale senza alcun valore legale.
Se ai primi di Maggio andate a farvi in weekend in Foresta Nera e beccate del freddo fuori stagione (a me é successo, ho beccato 4 gradi e ghiaccio sulla strada) qualora abbiate giá montato le gomme estive, siete a tutti gli effetti in contravvenzione.
La multa di per sé non é un granché (se si viene “beccati”, sono 60 euro e un punto della patente) ma il grosso problema é se fate un incidente: l’assicurazione non risponderá di eventuali danni provocati perché non avete rispettato l’obbligo situazionale previsto dalla legge. E lì possono essere dolori.
Si tratta quindi di un aspetto da non sottovalutare e bisogna stare molto attenti.

E a proposito di attenzione, vi é un particolare di cui in Germania bisogna assolutamente tenere conto ovvero quali caratteristiche deve avere un pneumatico per essere considerato invernale.
Con una disposizione di legge entrata in vigore il 1 Gennaio 2018 sono considerati pneumatici invernali, in Germania, solo le gomme che ripostano la dicutura M+S e il fiocco di neve a tre punte (simbolo Snowflake). Tutti gli altri pneumatici, anche se contrassegnati M+S, non sono considerati, ai fini di legge, pneumatici invernali.
Questa é una importante differenza (non solo rispetto all’Italia ma rispetto anche a Svizzera, Francia e Austria) e bisogna tenerne conto non solo se si vive qui, ma anche se si pianifica un viaggio in Germania perché tutti gli obblighi di legge, sul suolo tedesco, valgono anche per le auto con targa estera.

Il Simbolo Snowflake DEVE essere presente a fianco della dicitura M+S altrimenti la gomma NON é considerata invernale!

La ragione dell’entrata in vigore di questa ulteriore restrizione é da ricercarsi nell’invasione del mercato europeo da parte di gomme con dicitura M+S di fabbricazione asiatica, che erano considerate “Winterreifen” pur avendo, talvolta, performance e sicurezza assolutamente terribili. La Germania é stata il primo Paese a rendere obbligatorio il simbolo Snowflake e molto probabilmente nei prossimi anni anche gli altri Paesi Europei la seguiranno.

Considerata quindi questa “promiscuitá” della legge tedesca, che di fatto obbliga ad avere sempre gomme invernali montate salvo che in piena estate, stanno diventando molto popolari le gomme 4 Seasons. La tecnologie dei polimeri e della manifattura degli pneumatici hanno fatto enormi passi avanti, e permettono oggi di avere gomme 4 Seasons con prestazioni su ghiaccio e neve paragonabili alle gomme invernali di qualche anno or sono. Esse rappresentano quindi un ottimo compromesso per chi non ha velleitá di guida sportiva o grandi prestazioni, ma vuole poter usare l’auto con regolaritá senza avere il pensiero che una ondata di freddo fuori stagione ti possa mettere nei guai. Le migliori gomme 4 Season hanno tutte li simbolo Snowflake e sono quindi adatte a circolare in Germania in inverno.
È chiaro, d’altra parte, che se invece volete fare i tornanti del S.Bernardino a 80 all’ora con una GT86 (traffico permettendo) oppure volete darvi all’offroad sulla neve con un Land Cruiser, allora la scelta obbligata é montare gomme ottimizzate per la destinazione d’uso, e non lesinare sulla spesa.

Il sito dell’ADAC contiene tutte le informazioni precise al riguardo.
https://www.adac.de/rund-ums-fahrzeug/reifen/sicherheit/winterreifenpflicht-deutschland/
Un bel riassunto si trova anche sul sito del TCS Svizzero, con il vantaggio che é in Italiano.
https://www.tcs.ch/it/camping-viaggi/informazioni-turistiche/utile-da-sapere/norme-per-i-veicoli/obbligo-pneumetici-invernali.php

Per le informazioni sulle disposizioni in fatto di gomme invernali in Svizzera, aspettiamo il commento di Fabietto… 🙂